ponte morandi

CRONACA DI UN CROLLO ANNUNCIATO – LA CONCLUSIONE CHOC DEI PERITI SUL PONTE MORANDI: “C’ERANO MOLTI FILI COMPLETAMENTE CORROSI PRIMA DELLA ROTTURA” – SCARSA MANUTENZIONE E DIFETTI DI COSTRUZIONE: IL VIADOTTO MORANDI ERA UNA BOMBA PRONTA AD ESPLODERE, MA AUTOSTRADE MINIMIZZA: “I DIFETTI NON C’ENTRANO CON IL CROLLO…” – VIDEO

 

 

PONTE MORANDI - I RISULTATI DELLA PERIZIA

GENOVA, IL NUOVO VIDEO DEL CROLLO DI PONTE MORANDI
GENOVA, LA DEMOLIZIONE DEL PONTE MORANDI DA LAPRESSE
GENOVA, IL MOMENTO DEL CROLLO DI PONTE MORANDI, LE URLA: OH MIO DIO

 

Andrea Pasqualetto per il “Corriere della Sera”

 

IL REPERTO 132 DEL PONTE MORANDI DI GENOVA

«Il numero dei fili senza corrosione era praticamente trascurabile mentre vi erano molti fili completamente corrosi prima della rottura». Cioè, prima del crollo del ponte Morandi, 14 agosto 2018, 43 vittime e una città in ginocchio. Sono pesanti le conclusioni dei periti nominati dal giudice di Genova per analizzare le condizioni di conservazione e manutenzione del viadotto nell' ambito del primo incidente probatorio disposto dal gip Angela Maria Nutini (il secondo, sulle cause del disastro, è in corso). Soprattutto per quanto riguarda il reperto 132, considerato dalla procura il maggior indiziato del disastro, un po' la pistola fumante, già oggetto di valutazione da parte dei super esperti dei laboratori di Zurigo.

 

LA PERIZIA SUL PONTE MORANDI DI GENOVA

Si tratta della parte terminale di uno degli stralli, che aggancia nella parte superiore la pila crollata. Secondo i professori Gianpaolo Rosati, Massimo Losa e Renzo Valentini, che hanno firmato la perizia, un cavo su quattro di questa sezione è risultato completamente corroso. Mentre il 61% aveva subito una riduzione di spessore di almeno la metà. Solo «il 14% dei gruppi di fili primari e il 3% di quelli secondari sono risultati per nulla o poco corrosi».

IL CROLLO DEL PONTE MORANDI RIPRESO DA TERRA

demolizione ponte morandi 11

 

Così, la prova regina. Almeno secondo la procura, che per il crollo sta indagando 71 persone e due società, Autostrade per l' Italia e Spea. «Lo stato di conservazione delle selle Gerber (altro elemento importante della struttura, ndr) è caratterizzato da un livello non trascurabile di degrado generalizzato, che interessa calcestruzzo, armatura e cavi di precompressione», proseguono i periti, precisando che «non sono presenti interventi atti ad arrestare i fenomeni in corso».

La demolizione del Ponte Morandi vista dalle case

 

a sinistra della freccia si nota che lo spessore del cavo aumenta reperto ponte morandi genova

Il sospetto di una carente manutenzione strutturale è al centro dell' indagine penale ed è richiamato più volte nelle 72 pagine della perizia. «Nessun intervento recente». L' ultimo significativo «risale a circa 25 anni fa, successivamente sono stati eseguiti interventi di presidio con l' installazione di reti per i distacchi .... che non intervengono sullo sviluppo del processo corrosivo».

reperto 132 dell'indagine sul crollo del ponte morandi di genova

 

Sono stati poi riscontrati «fenomeni di ossidazione e corrosione nelle parti metalliche dei dispositivi di appoggio, probabilmente correlabili alla vita utile trascorsa in assenza di lavori funzionali alla durabilità dell' opera». Insomma, la perizia bacchetta chi doveva eseguire gli interventi. Senza trascurare il fatto che ci fossero pure dei difetti di costruzione del ponte, inaugurato negli anni Sessanta. «Numerose fessure si sono sviluppate tra i cavi, alcune delle quali di notevole entità e probabilmente legate alla fase costruttiva».

frame del video della guardia di finanza sul crollo del ponte morandi di genova

 

Corrosione, scarse manutenzioni ed errori di realizzazione, dunque. Per la procura il documento dei periti è un pilastro dell' accusa. Per gli esperti di Autostrade, invece, tutt' altro: «Non evidenzia situazioni di degrado che possano in alcun modo essere messe in relazione con una diminuzione della capacità portante del ponte.

il nuovo video del crollo di ponte morandi 4

 

L' analisi delle parti crollate ha messo in luce alcuni difetti solo localizzati che non sono in alcun modo connessi alla funzionalità dell' opera. Le parti non crollate hanno superato positivamente le prove di carico».

 

BRUNO VESPA DANILO TONINELLI CON IL PONTE MORANDI CROLLATO

Per quanto riguarda il reperto 132, «la relazione riporta soltanto la classificazione degli stati di corrosione dei fili di acciaio componenti i trefoli, classificazione determinata in modo sommario e quindi utilizzabile ai soli fini descrittivi. Consente comunque di escludere che sia stato lo strallo la causa primaria del cedimento». Insomma, tutto e il contrario di tutto, come da copione.

LA DEMOLIZIONE CONTROLLATA DEL PONTE MORANDIponte morandiPONTE MORANDI GENOVALA DEMOLIZIONE CONTROLLATA DEL PONTE MORANDIPONTE MORANDI FOTO PELLIZZA FLICKR ponte morandiponte morandiponte morandi genova 6BIRRIFICIO ADDA ANNUNCIA LE FERIE CON UN IMMAGINE DI PONTE MORANDIponte morandi genova 3ponte morandi genova 4giovanni toti marco bucci ponte morandiponte morandi genova 2un messaggio lasciato nel palazzo di via porro 10ponte morandi genova 1demolizione palazzo via porro 10, sotto ponte morandi 2demolizione palazzo via porro 10, sotto ponte morandi 3demolizione palazzo via porro 10, sotto ponte morandi 1demolizione palazzo via porro 10, sotto ponte morandi 4demolizione palazzo via porro 10, sotto ponte morandi 5demolizione palazzo via porro 10, sotto ponte morandila demolizione del palazzo in via porro 10 a genovala demolizione del palazzo in via porro 10 a genova 1la demolizione del palazzo in via porro 10 a genova 2PONTE MORANDI DEMOLITOPONTE MORANDI DEMOLITOPONTE MORANDI DEMOLITOponte morandi demolitoLA DEMOLIZIONE CONTROLLATA DEL PONTE MORANDIil nuovo video del crollo di ponte morandi 5

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…