davigo ermini davigo

IL CSM METTE NEL MIRINO DAVIGO SUI VERBALI SEGRETI DI AMARA - LO ACCUSA DI AVER VIOLATO LE REGOLE CON COMPORTAMENTI OPACHI QUALI LA "SOMMARIA COMUNICAZIONE" DEI CONTRASTI INTERNI ALLA PROCURA DI MILANO - TRATTANDOSI DI "ATTI NON IDENTIFICABILI" E FUORI DALLE "PROCEDURE CODIFICATE", FURONO VALUTATE COME "NOTIZIE IRRICEVIBILI" DAI VERTICI DEL CSM INFORMATI TRA MAGGIO E LUGLIO 2020 (IL VICEPRESIDENTE ERMINI, IL PG SALVI, IL PRESIDENTE DELLA CASSAZIONE CURZIO) - IL PM STORARI E LE DIECI MAIL INVIATE GRECO CHIEDENDO INDAGINI SULLA "LOGGIA UNGHERIA"

Giuseppe Salvaggiulo Monica Serra per "la Stampa"

 

piercamillo davigo al tg2 3

Nella guerra sui verbali sulla presunta loggia segreta Ungheria, il Consiglio superiore della magistratura fa blocco contro il suo ex componente Piercamillo Davigo. Lo accusa di aver violato le regole con comportamenti opachi quali la «sommaria comunicazione» dei contrasti interni alla Procura di Milano.

 

PAOLO STORARI

Trattandosi di «atti non identificabili» e fuori dalle «procedure codificate», furono valutate come «notizie irricevibili» dai vertici del Csm, informati tra maggio e luglio 2020: in ordine cronologico e di dettaglio conoscitivo il vicepresidente Ermini, il procuratore generale Salvi, il presidente della Cassazione Curzio (a fine luglio, molto sommariamente).

 

Il Csm non può nulla contro Davigo, magistrato in pensione (e nulla avrebbe potuto nemmeno se fosse rimasto in carica dopo il pensionamento, nell' ottobre 2020).

Ma può aprire una procedura per trasferimento d' ufficio del pm milanese Paolo Storari, che consegnò informalmente a Davigo i verbali nell' aprile 2020.

 

david ermini

Questa mattina il comitato di presidenza se ne occuperà per la prima volta. Nei prossimi giorni, il fascicolo sarà completato dalla relazione del procuratore di Milano Francesco Greco, che ieri ha commentato: «Vicenda che mi rattrista, ci sono tanti storytelling». Poi la prima commissione del Csm, competente sulle incompatibilità ambientali, convocherà Storari. Forse anche Davigo. Parallelamente, Storari sarà sottoposto a un procedimento disciplinare. Quanto all' inchiesta penale sul successivo invio dei verbali ai giornali, la Procura di Roma potrebbe convocare Davigo a breve, visto che la sospettata è la sua ex segretaria Marcella Contrafatto.

 

piercamillo davigo al tg2 2

Genesi e ragioni del conflitto nella Procura di Milano saranno ricostruiti dalla Procura di Brescia, che ha confermato l'imminente apertura di un'indagine anticipata ieri da «La Stampa». L'avvocato Amara comincia a verbalizzare le rivelazioni sulla presunta loggia segreta il 9 dicembre 2019. Due giorni dopo Storari chiede per la prima volta ai vertici della Procura di aprire un'inchiesta per verificarle.

 

Amara rende almeno cinque interrogatori fino a gennaio. E Storari manda mail a Greco - una decina - invocando investigazioni. Invano. All' inizio di aprile, Storari va a trovare Davigo. Gli chiede un consiglio. Fa un ultimo tentativo in Procura, avviando formalmente la procedura per l' iscrizione del procedimento con indagati Amara e altre cinque persone. Niente.

 

francesco greco

A quel punto, «per autotutelarsi», dà a Davigo il via libera per portare la questione al Csm. Cosa che Davigo fa con Ermini nel primo giorno in cui torna a Roma dopo il lockdown, il 4 maggio 2020. E con Salvi, qualche giorno dopo. E con Curzio, due mesi dopo. «Senza che nessuno mi abbia chiesto di verbalizzare alcunché», ha spiegato a chi lamentava l' irritualità della procedura: una formalizzazione della segnalazione avrebbe messo a rischio la riservatezza dell' indagine.

 

PIERO AMARA

Passano pochi giorni e il 9 maggio l' indagine a Milano viene formalmente aperta, come Storari chiedeva da cinque mesi. Possibile che la svolta sia stata determinata proprio dalla telefonata di Salvi a Greco, dopo il colloquio con Davigo.

 

La Procura iscrive tre persone nel registro degli indagati: Amara e i sodali Calafiore e Ferraro. Ma poco cambia: nemmeno nei mesi successivi risultano atti investigativi sia pure iniziali (tabulati telefonici), salvo una generica ricognizione anagrafica dei soggetti citati nei verbali e una serie di testimonianze raccolte da Storari in giro per l'Italia.

 

A settembre, dopo una riunione di coordinamento, Milano decide di mandare i verbali di Amara a Perugia. Dove arrivano a dicembre. A un anno di distanza dagli interrogatori, il procuratore Cantone avvia l' inchiesta per davvero. Ieri, proprio a Perugia, Palamara ha annunciato di voler acquisire tutti i verbali di Amara nel suo processo, «per capire fino in fondo». Nel frattempo la «Lista 101» dei magistrati chiedeva lo scioglimento del Csm.

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)