stupro nero bianca

E DACCI OGGI IL NOSTRO STUPRO QUOTIDIANO - IL SENEGALESE NELSON KADOWA, CHE HA VIOLENTATO LA POVERA SENZATETTO TEDESCA A PIAZZA VITTORIO A ROMA, HA NUMEROSI PRECEDENTI PER SPACCIO E CONTRO DI LUI C'È ANCHE UN PROVVEDIMENTO DI ESPULSIONE CON LA DATA DELL'ANNO SCORSO. UN OBBLIGO DI ALLONTANAMENTO ENTRO I CINQUE GIORNI MAI ESEGUITO…

1 - PIAZZA VITTORIO, CLOCHARD VIOLENTATA SOTTO I PORTICI ARRESTATO SENEGALESE

Fulvio Fiano per il “Corriere della Sera”

 

piazza vittorio

La si può guardare con gli occhi dei due turisti lussemburghesi, che rientravano in albergo dopo una serata nei luoghi più suggestivi di Roma e usciti dalla metro hanno assistito a uno stupro in diretta. La si può guardare con gli occhi degli abitanti dell' Esquilino, che si sono mobilitati per mantenere il livello di vivibilità nel quartiere al pari del suo impagabile fascino e vanno invece a letto con mille pensieri su una realtà ben più coriacea nel suo essere fonte di preoccupazioni.

 

E la si può ovviamente guardare con gli occhi dei protagonisti di questa ennesima violenza cittadina, quelli disperati della anziana clochard tedesca su cui si è avventato lo stupratore, e quelli famelici dell'aggressore senegalese, che non ha avuto remore e inibizioni ad approfittare di quella donna indifesa sotto i portici di piazza Vittorio. Comunque la si guardi, una ennesima pagina nera per la Capitale.

 

roma piazza vittorio

È l'1,30 della notte tra lunedì a martedì quando la coppia di turisti esce dal sottopasso della fermata Vittorio Emanuele della metro A e da via Carlo Alberto svolta su piazza Vittorio per percorrere, al riparo del colonnato, i pochi passi che li condurranno al loro albergo. Lì si è rifugiata, per la notte, anche Marion Ursula Kurz, 75 anni tra due mesi, senzatetto tedesca che si arrangia a vivere come può nel quartiere forse più ospitale di Roma. Da sotto l' ammasso di coperte che formano il suo giaciglio, i due lussemburghesi vedono spuntare un braccio e sentono una flebile voce.

 

La donna pronuncia qualcosa di incomprensibile. Quando si avvicinano per controllare, vedono sollevarsi dall'oscurità un ragazzo ben più grosso e possente, Nelson Kadowa, 31 anni, senegalese, che si riabbottona in fretta i pantaloni e fugge. Le grida dei due increduli testimoni della violenza attirano una pattuglia di carabinieri della stazione piazza Dante, che compiva la ronda di routine in zona. L'aggressore viene raggiunto e fermato poco distante dal luogo dello stupro. Il quadro è fin troppo chiaro e la flagranza consente l'arresto immediato. Già da ieri il 31enne è detenuto a Regina Coeli.

PIAZZA VITTORIO DSC

 

Kadowa risulta avere numerosi precedenti per spaccio, non solo in zona Esquilino, e ha spesso fornito date di nascita diverse, forse per provare a rendere più fumoso, senza successo, il suo curriculum criminale. Contro di lui c' è anche un provvedimento di espulsione con la data dell' anno scorso. Obbligo di allontanamento entro i cinque giorni, provvedimento mai eseguito come spesso accade.

 

La vittima non parla che poche parole di italiano. Visitata al pronto soccorso del San Giovanni, è stata accolta nella caserma di via Tasso e poi presa in carico dalla Sala operativa sociale del Campidoglio per l' assistenza fisica, logistica e psicologica. I vestiti di aggressore e vittima, così come le coperte, sono stati sequestrati per i prelievi su eventuali tracce biologiche a sostegno di un quadro accusatorio già solido.

 

stupro

L'uomo avrebbe detto di essere stato colto da un raptus, un impellente desiderio sessuale, sfogato sulla malcapitata donna. Non più tardi di domenica i comitati di quartiere, animati anche da attori e personaggi dello spettacolo che vivono in zona, avevano pubblicizzato la loro iniziativa di sorveglianza diurna contro il degrado. Un pacifico presidio anti pusher per riportare la storica piazza alla sua funzione di accogliente socialità per i cittadini.

 

Ancora ieri sera, mentre all' interno delle cancellate di piazza Vittorio ragazzi di tutte le etnie giocavano a basket nei campetti che affacciano sul luogo dello stupro, i marciapiedi si riempivano di cartoni di imballaggio del centro di telefonia cinese, delle bancarelle di abbigliamento bengalesi, dei pochi negozi italiani rimasti, dei sacchi di rifiuti dei condomìni babele, preparando la scenografia per un' altra nottata da terra di nessuno.

PIAZZA VITTORIO

 

2 - I RESIDENTI

Erica Dellapasqua per il “Corriere della Sera”

 

Di nuovo piazza Vittorio. Domenica l' occupazione simbolica dei residenti (anche «vip», Paolo Sorrentino con la moglie e l'attrice Carlotta Natoli). Lunedì il ritorno alla solita, degradata normalità: immondizia, spacciatori, siringhe, letti di cartone. E ieri notte lo stupro di quella senzatetto: «Sì, ho capito chi è, qua li conosciamo tutti, è gravissimo, gravissimo».

 

Daniela D'Antonio, della rete di residenti «Esquilino Vivo» che appunto ogni domenica «occupano» il roseto per cacciare via i pusher, vorrebbe trovare altre parole, ma alla fine, pensandoci, c' è poco da aggiungere: «Tutto ciò, lo stupro, il degrado, la condizione di questa piazza, è intollerabile, indegno di una Capitale come Roma».

 

Vogliono organizzare qualcosa, ancora non sanno cosa e quando. Tutti, però, hanno chiaro in testa che non si può andare avanti così. C' è solo il perché: «Bisogna far rivivere la piazza, riappropriarcene, strapparla all' incuria, ai fantasmi, all' indecenza».

 

stupro

Allora, cosa succede a piazza Vittorio? «Tutto come sempre, purtroppo stavolta ci è andata di mezzo quella poveretta». Ha uno sguardo sfiduciato Maria Rosaria detta Rosi che proprio l' altra mattina se l'è trovata addossata alla serranda del suo bar, ma come poteva sapere cosa sarebbe successo? «Non l'ho mandata via, se ne è andata da sola, chi poteva immaginare». Toni sinceramente dispiaciuti, sotto i portici sempre così sporchi, ma il fatto è che i senzatetto sono tanti.

 

La signora dell' uncinetto, l’altra coi capelli rossi e lo zuccotto, Giovanni dei magazzini Mas, alla fine non sono invisibili e non è vero che non vengono notati. «Ci sono persone che vivono qua da anni, certo, li conosciamo tutti - racconta il farmacista che non fa turni serali e no, se avesse una figlia non la lascerebbe al parco da sola -. Ci sono troppi problemi: questa piazza non era così 10 anni fa come non era così il quartiere Trieste. È tutto peggiorato». Lui parla e interviene una ragazza: «Io i giardini non li attraverso da un anno, per prendere il tram faccio tutto il giro della piazza». Il parco: indegno oggi come ieri, ieri come ogni giorno.

Ultimi Dagoreport

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….