keywords italy

DAGOGAMES BY FEDERICO ERCOLE - CHIUNQUE AMI VIDEOGIOCARE NON PUÒ CHE SOLIDARIZZARE CON I DIPENDENTI DI "KEYWORDS ITALY", AZIENDA ITALIANA CHE HA CONTRIBUITO ALLA REALIZZAZIONE DI TITOLI DEL CALIBRO DI "FORTNITE" E "CALL OF DUTY" - I LAVORATORI SONO IN SCIOPERO PER IL LICENZIAMENTO DI 31 COLLEGHI GRAZIE AL CUI TALENTO SI DEVONO MOLTI DEI SUCCESSI DELL’AZIENDA - L'AZIENDA DA' LA "COLPA" ALL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE, MA...

Federico Ercole per Dagospia

 

keywords italy 2

Crescono le società e le aziende in una smodata ambizione di grandezza fino a dimensioni smisurate, gonfie di capitale ma nutrendosi, dissennate e mostruose, dei loro lavoratori, fagocitandoli fino all’annientamento. Ma non si tratta di manager di alto livello, di dirigenti o di mega direttori generali astratti come entità fantozziane; a rimetterci sono sempre i dipendenti di medio e soprattutto basso livello nella scala gerarchica, coloro che quasi sempre sono stati responsabili, con il loro lavoro, della salute e del prestigio dell’azienda. 

 

Succede sempre più spesso nell’ormai terminale mondo dei videogiochi (forse, si spera, risorgerà dalle sue ceneri. Ma a quale costo?) che solo qualche anno fa, durante il COVID, si autocelebrava in uno stato di benessere che sembrava già sospetto, l’ultimo bagliore prima del crepuscolo e poi della notte, che soprattutto in realtà occidentali e anche in alcune giapponesi , parrebbe essere calata definitiva con la chiusura di studi di successo, ridimensionamenti, videogame cancellati e licenziamenti, a migliaia. L’ultimo è stato il falcidiamento dei dipendenti di Bungie, inventori di Halo e poi di Destiny. 

keywords italy 3

 

Sta succedendo anche in Italia e qui si tratta del brutto caso di Keywords Studios Italy SRL, ramo italiano d una grande società internazionale che si occupa di “analisi, progettazione e realizzazione di audio, di immagini e di programmi per i sistemi di informazione mediante l’utilizzo di avanzate tecnologie informatiche e relativo commercio”, quindi anche e soprattutto della localizzazione dei videogame e di altro attorno a questi.

 

Tanto per fare un esempio Keywords Italy si è occupata tra l’altro della localizzazione e traduzione italiana di successi clamorosi come Fortnite, Call of Duty e la saga di Borderlands. Dunque oggi niente gioco della settimana su Dagogames, anche perché se continua così rimarremmo senza cose di valore di cui scrivere e perché questi casi dovrebbero coinvolgere tutti quelli che amano i videogame e rispettano chi vi lavora, se non vogliamo un giorno non troppo remoto giocare solo immondizia e disumana robaccia dozzinale. 

keywords italy 6

 

Quindi: dopo mesi di dubbi, ansie e incertezze, il 27 di giugno, il CEO di Keywords Italy ha inviato al Ministero del Lavoro la richiesta di licenziamento di 31 persone. Da oggi Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno proclamato uno stato d’agitazione e di sciopero che durerà due giorni per protestare contro i licenziamenti di buona parte di un personale altamente qualificato al quale Keywords deve molti dei suoi successi, tra i quali un prestigioso premio internazionale per la migliore localizzazione videoludica ottenuto a luglio, proprio mentre già decine di dipendenti venivano fatti fuori in tutta Europa.  Keywords Studios Italy non ha rilasciato nessun commento sulla situazione. 

 

TUTTA COLPA DELLE IA? QUESTA VOLTA NO

keywords italy 4

Keywords Italy ha dichiarato per giustificare la richiesta degli esuberi che i 31 licenziamenti sono dovuti ad una sostituzione tramite IA dei lavoratori in questione, al fine di ottimizzare il processo lavorativo. Sembra tuttavia che nessuna Intelligenza Artificiale in possesso del gruppo sia in grado di sostituire queste figure professionali o di semplificare il loro lavoro al punto da giustificare questi tagli. Si tratta soprattutto di tester funzionali e linguistici, che sono stati estromessi del tutto dal loro lavoro a favore dell’apertura di un nuovo ufficio in Polonia.

 

keywords italy 1

Quindi l’azienda,  tirando in ballo una dura ma necessaria evoluzione tecnologica verso un “inevitabile” utilizzo delle IA,  una specie di scusa, penalizza invece proprio quei lavoratori del cui talento dovrebbe essere grata, solo per ridurre il costo del personale e aumentare i propri margini di profitto e inoltre, come sottolinea il comunicato sindacale: “consapevole di ridurre così facendo gli elevati standard di qualità offerti ai propri clienti”.

 

Ma questa non è una forma di suicidio? No, finché si massimizzano i profitti; anche una eventuale chiusura o un fallimento possono portare denaro agli investitori e ai manager di altissimo livello. Oggi la qualità è secondaria, non ce la meritiamo, pensa qualcuno.

 

L’OMBRA DI EQT

keywords italy 5

Il 20 di maggio è stato reso noto il processo di vendita del gruppo al fondo speculativo svedese EQT, un noto ente responsabile tra l’altro dell’acquisizione di una piattaforma di successo come Idealista, un diffusissimo portale spagnolo di annunci immobiliari utilizzato anche in Italia e Portogallo. Quella che quindi vuole essere passata dai vertici come una mossa improvvisa, necessaria e inevitabile per stare al passo coi tempi è invece una manovra finanziaria complessa a base di miliardi, il cui sviluppo e compimento devono essere stati in lavorazione, alle spalle dei lavoratori ignari, da innumerevoli mesi. La vendita sarà finalizzata durante i prossimi mesi. 

 

INTELLIGENZA ARTIFICIALE - PREVISIONI

Da quell’infausta notte cominciano i licenziamenti, da un giorno all’altro, gelidi e improvvisi: prima dieci persone in Spagna convocate in ufficio come se nulla fosse e poi “eliminate”, poi altre sessanta  in tutta Europa. Ora in Italia. Non resta che sperare che lo sciopero porti Keywords a rivalutare le proprie disumane decisioni, prese per alimentare un incasso immediato prima che il Blob esploda, distruggendo la vita a persone di talento che tanto hanno fatto per il gruppo, impoverendo ulteriormente il mondo dei videogiochi e dei loro appassionati ma arricchendo senza dubbio quei pochi che poi salperanno famelici verso altri lidi da annichilire per qualche miliardo in più. 

 

 

Ultimi Dagoreport

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...