soldato guerra ucraina russia

DALL’UCRAINA A GAZA FINO ALLA SIRIA, NEL MONDO SI COMBATTE MA GLI ITALIANI COSA PENSANO? – IL SONDAGGIONE BY GHISLERI: UN ITALIANO SU DUE TEME CHE GLI EVENTI BELLICI IN CORSO CI STIANO AVVICINANDO ALLA TERZA GUERRA MONDIALE MA IL 70% DEI GIOVANI SNOBBA I CONFLITTI E NON HA PAURA - I PIU’ PREOCCUPATI SONO GLI OVER 65 - TUTTI I DATI

Estratto dell’articolo di Alessandra Ghisleri per “la Stampa”

 

missile balistico ipersonico russo oreshnik

I conflitti internazionali stanno scuotendo e agitando gli animi delle persone in tutto il mondo. È un periodo turbolento che preoccupa per la situazione delle guerre e dei conflitti internazionali che stanno minando non solo la sicurezza nazionale, ma anche i sistemi economici, sociali e le stabilità politiche dell'intero globo. […] In tutto questo l'Italia, come parte della Nato e dell'Unione Europea, ha supportato l'Ucraina con sanzioni contro la Russia e aiuti militari e umanitari, ma questo nel tempo ha sollevato preoccupazioni riguardo a possibili escalation e impatti economici.

 

SONDAGGIO BY GHISLERI - GLI ITALIANI E LE GUERRE

Ad ogni comunicazione di Vladimir Putin l'opinione pubblica italiana sussulta. In parte lo «zar» russo ci ha abituato alle sue minacce nucleari, tuttavia, ad ogni suo richiamo si ha il tempo di riflettere sui diversi avvertimenti e comunque sempre un brivido percorre i nostri pensieri. Dopo il suo ultimo annuncio televisivo sull'utilizzo di altri razzi Oreshnik, un cittadino italiano su 2 (47,0%) ha affermato di essere molto preoccupato - sondaggio Euromedia Research per Porta a Porta […]

il missile balistico russo Oreshnik - la repubblica

 

Per il 15,5% si tratta di semplice propaganda e per il 12,2% non è il primo missile - e non sarà l'ultimo - utilizzato in questo conflitto. Il 10,3% sente che la minaccia è lontana, mentre il 6,0% trova esagerati gli allarmismi e le enfatizzazioni sull'accaduto. Appare uno spaccato curioso dove il 44,0% della popolazione ostenta una certa indifferenza, a tratti beffarda verso gli avvenimenti, come se fosse ormai assuefatta o disconnessa […]

 

VOLODYMYR ZELENSKY VLADIMIR PUTIN

In questo target si concentra il 76,2% della generazione Z. Molti giovani oggi tendono a percepire i temi della guerra nel mondo come più lontani e distanti dai loro interessi, dal loro «raggio di azione». Sebbene le informazioni sui conflitti siano facilmente accessibili, la loro trasmissione avviene attraverso una serie di filtri mediatici che spesso enfatizzano gli aspetti più sensazionalistici, […] Sui social, ad esempio, la frammentazione e la brevità delle notizie veicolate possono distorcere la percezione della realtà lontana non fornendo una connessione emotiva forte, rendendo più difficile […] una comprensione più profonda delle dinamiche della guerra.

 

Dalla generazione boomer in poi (i nati dopo il 1946), la guerra è un concetto che, nella maggior parte dei casi, non è mai stato sperimentato in prima persona, se non «per sentito dire». Non vivendo in un Paese in guerra e non essendo mai stati direttamente minacciati da conflitti […] risulta molto complicato apprendere appieno la realtà e le sofferenze che le guerre comportano. Sono appunto gli Over 65 i più sensibili alla preoccupazione (52,3%).

 

SONDAGGIO BY GHISLERI - GLI ITALIANI E LE GUERRE

Dall'ultimo rapporto Censis, presentato nella giornata di venerdì 6 dicembre, emerge come il 66,3% degli italiani incolpi l'Occidente (Usa in testa) dei conflitti in corso in Ucraina e in Medio Oriente e solo il 31,6% sia d'accordo con il richiamo della Nato sull'aumento delle spese militari fino al 2,0% del Pil.

 

L'opinione pubblica nazionale prende le distanze dalla guerra e dalle responsabilità, accusando le guerre di sottrarre risorse importanti alla nazione che potrebbero invece essere investite in maniera diversa e più utile per i cittadini.

 

volodymyr zelensky

[…] un italiano su 2 (48,0%) teme che gli eventi dei diversi conflitti nel mondo si stiano indirizzando verso una guerra Globale-Mondiale. Lo stesso Papa Francesco disse: «Viviamo in una Terza Guerra mondiale combattuta a pezzi». […] Tuttavia, anche in questo caso la percezione dei più giovani è distante dal dato nazionale. Infatti il 69,5% di coloro che hanno un'età tra i 18 e i 24 anni, a differenza di tutti gli altri, si dimostra più ottimista relegando i conflitti entro i limiti nazionali.

 

La loro percezione è sicuramente influenzata dalla distanza geografica, dalla mediazione delle informazioni, dalla mancanza di esperienze dirette e da una sensibilità emotiva che può essere ridotta dalla saturazione informativa […]

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…