elena livigni jimenez

DIETROFRONT, LA STUDENTESSA MORTA A IBIZA "ERA FELICE COL SUO RAGAZZO" - DOPO CHE LE AMICHE AVEVANO INSINUATO CHE FOSSE STATO IL FIDANZATO A SPINGERLA GIÙ DAL BALCONE DELL'HOTEL, PRIMA DI SUICIDARSI, ORA LA MADRE DELLA 21ENNE ITALO-SPAGNOLA ELENA DÀ UN'ALTRA VERSIONE: "POSSONO AVER LITIGATO, MA LUI NON ERA UN VIOLENTO. POTREBBE ESSERE STATO UN INCIDENTE" - QUEL MESSAGGIO NON VISUALIZZATO SU INSTAGRAM, LA CHAT CON L'AMICA DAL TERRAZZO...

Elisabetta Andreis e Andrea Galli per il "Corriere della Sera"

 

FOTO DI Elena Livigni Gimenez

Le parole delle amiche di Elena Livigni Gimenez che abbiamo raccolto tra sabato e ieri, respingono l'ipotesi non di un suicidio, anzi ritenuto assai improbabile parlando di una ragazza solare e responsabile, bensì, eventualmente, «suggeriscono» l'omicidio commesso dal fidanzato Kamil.

 

Ma nessuna delle due piste viene spinta con nettezza dal Cuerpo nacional de Policia che indaga sulla morte della 21enne con doppia cittadinanza italiana e spagnola, precipitata dal quarto piano dell'hotel «Torre del mar» di Ibiza nella notte tra mercoledì e giovedì, alle 4.30, poi seguita dallo stesso ragazzo.

 

Elena Livigni Gimenez

E adesso il Corriere, dopo aver dialogato con la mamma, la docente universitaria Maria del Carmen Gimenez Roman, introduce un terzo scenario: quello dell'incidente, con Elena caduta dal balcone per motivi ignoti e il fidanzato, di cinque anni maggiore, colto dalla disperazione, che si è lanciato nel vuoto.

 

La madre parla sulla base della ricostruzione relativa agli ultimi mesi e agli ultimi minuti di Elena. «Nel primo pomeriggio di mercoledì, mi arriva sul cellulare un messaggio: "Siamo atterrati!". Ed è un messaggio di gioia, carico di felici aspettative, dello splendido entusiasmo della gioventù».

 

ELENA LIVIGNI JIMENEZ

Verso le 16, un secondo messaggio, con la localizzazione di «Google maps», comunica l'indirizzo dell'albergo sull'isola spagnola. Alle 21, su Instagram, la mamma invia a Elena un saluto. La ragazza lo visualizza ma non rimanda una risposta. Una non-reazione per niente anomala, priva di avvisaglie: insomma sta festeggiando, chiamerà l'indomani mattina.

 

Intorno alle 3, sempre al telefono, un'amica comunica con Elena. «Le ha raccontato che erano in terrazzo a chiacchierare e rilassarsi... Che si stava benissimo, con un bicchiere, un po' di vento e la musica di sottofondo».

 

L'HOTEL TORRE DEL MAR

Ibiza non era una geografia casuale: «Avrebbe dovuto andarci l'anno scorso con le amiche, ma era saltato tutto per la pandemia. Invece, adesso che aveva terminato la prima sessione di esami, con il fidanzato si era concessa tre giorni di regalo e un po' di riposo... Mi ripeteva via Skype che con Kamil era felice, voleva assolutamente che andassi a Barcellona per presentarmelo. Si erano fidanzati a febbraio. Grazie a lui, alla sua presenza, la cupezza dei lockdown era ormai un lontano ricordo».

 

POLIZIA IBIZA COPPIA MORTA

A fine maggio, Elena aveva inviato alla mamma due fotografie del ragazzo. Con una didascalia: «Il migliore che mi potesse mai capitare, mi vuole moltissimo bene». Nei piani, dopo Ibiza, sarebbe tornata a Milano: l'ultima volta era stata in città a gennaio. Viveva a Barcellona, iscritta al rinomato ateneo Esade.

 

Gli studi, la lontananza. «Grazie a videochiamate e messaggi, questi figli all'estero ti sembrano vicinissimi. Negli ultimi tempi, comunicava anche di più, perché era contenta. Contenta di tutto... Ora... Ora quello che è successo ti inchioda a riconsiderare le distanze... Se non li vedi direttamente non sono mai vicini... Il dubbio che possano aver avuto bisogno di aiuto è un'ulteriore devastazione...».

 

L'HOTEL TORRE DEL MAR

Con Maria del Carmen, ci sono il marito e il secondogenito di 17 anni. Si abbracciano in silenzio. L'uomo, Massimiliano Livigni, è dirigente d'azienda. La famiglia aveva trascorso un anno e mezzo a Liverpool, quando Elena aveva pochi mesi, quindi quattro anni nel New Jersey.

 

Nata a Cartagena, in Spagna, la ragazza aveva frequentato le scuole inglesi in America, poi il liceo Setti Carraro a Milano; nel 2018 si era spostata a Barcellona per un corso di «double degree» (laurea doppia, Giurisprudenza e Relazioni internazionali Global governance): «Voleva diventare un avvocato di diritto internazionale e viaggiare anche per lavoro. Uno spirito libero, curioso, intelligente; le piaceva ballare, aveva lo straordinario dono della sintesi e una calligrafia perfetta. Prendeva gli appunti e i compagni di università glieli chiedevano sempre, quei testi facevano il giro dell'ateneo...».

 

ibiza

Elena parlava quattro lingue: italiano, inglese, spagnolo e francese. Kamil, nato a Casablanca, aveva studiato Business administration in Canada, Letteratura francese a Parigi e si era trasferito a Barcellona, entrando in un'università privata con una delle migliori amiche di Elena: «Così si sono conosciuti e piaciuti subito».

 

ibiza 1

Risulta insostenibile sopravvivere ai propri figli. E attendere. Attendere l'iter. Attendere l'autopsia. Attendere. Fonti incrociate ribadiscono le verifiche del Cuerpo nacional de Policia sull'ipotesi dell'omicidio/suicidio; un dato di cronaca, da registrare nel massimo rispetto dei genitori, i quali hanno chiesto a lungo ad amiche e amici: «No, Kamil non era un violento. Lui l'amava. Profondamente. Se hanno litigato? Fatichiamo a capire cosa sia successo».

 

Nell'immediato futuro di Elena, c'era l'arredo della nuova casa. «Una parete doveva avere una scritta, il titolo di una canzone, in colore verde: "Drip or drown", gocciolare o annegare».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…