arundhati roy narendra modi

IL DIO DELLE PICCOLE CAUSE – LA SCRITTRICE INDIANA ARUNDHATI ROY, AUTRICE DEL BESTSELLER “IL DIO DELLE PICCOLE COSE”, SARÀ PROCESSATA PER TERRORISMO E RISCHIA FINO A SETTE ANNI DI CARCERE – FINISCE ALLA SBARRA PERCHÉ NEL 2010, DURANTE UNA CONFERENZA, “HA PROMOSSO LA SEPARAZIONE DEL KASHMIR” – GLI OPPOSITORI DELL'ULTRANAZIONALISTA NARENDRA MODI DENUNCIANO CHE IL PROVVEDIMENTO È UNA “PROVA DI FORZA” DOPO LA VITTORIA ELETTORALE DIMEZZATA…

Estratto dell’articolo di Alessandra Muglia per il “Corriere della Sera”

 

Arundhati Roy

Tace, la scrittrice indiana più nota al mondo. Arundhati Roy resta in silenzio dopo aver appreso che sarà processata per terrorismo: tra le voci più critiche del governo, rischia sette anni di carcere, più il possibile periodo di custodia cautelare.

 

L’autrice de Il dio delle piccole cose , che le valse il prestigioso Booker Prize, finirà alla sbarra per le opinioni espresse 14 anni fa nel corso di un incontro pubblico sul separatismo in Kashmir. Ad autorizzare il procedimento è stato il presidente della regione di New Delhi, scelto dal partito del premier Narendra Modi.

 

La notizia è arrivata mentre il leader indiano era in Italia per il G7, pochi giorni dopo il suo giuramento per il terzo mandato: pur costretto a formare un governo di coalizione, per il numero ridotto di seggi ottenuto in parlamento dopo le elezioni, Modi ha voluto proiettare un’immagine di continuità e potenza mantenendo i suoi uomini di fiducia nelle posizioni chiave.

 

narendra modi giorgia meloni g7 borgo egnazia

E anche questa iniziativa contro Roy si può leggere come un segnale di forza che il nuovo esecutivo ha voluto dare dopo la sua vittoria dimezzata. La scrittrice sarà giudicata in base a una legge anti-terrorismo in vigore dal 1969, emendata in senso restrittivo nel 2019, dopo il trionfo elettorale dei nazionalisti indù del Bjp.

 

Senza entrare nel merito delle sue affermazioni, in sua difesa si è pronunciato un altro grande scrittore indiano, Amitav Ghosh: «La persecuzione di Arundhati Roy è assolutamente inconcepibile. È una grande scrittrice e ha diritto alla sua opinione. È necessaria una protesta internazionale per il caso che è stato intentato contro di lei per ciò che ha detto 14 anni fa». […]

 

Arundhati Roy

Nel mirino dichiarazioni risalenti all’ottobre del 2010, quando in una conferenza a New Delhi la scrittrice dichiarò che il Kashmir non aveva mai fatto parte dell’India prima di essere occupato dalle truppe indiane. Assieme alla Roy andrà a processo anche Sheikh Showkat Hussain, un ex professore di Diritto internazionale della Central University of Kashmir.

 

Entrambi, nella denuncia depositata nel novembre del 2010 da un attivista indù, vennero accusati di promuovere «la separazione del Kashmir dall’India». Tutto è rimasto fermo per tredici anni, fino allo scorso ottobre quando il caso è stato riesumato.

 

Arundhati Roy

Venerdì l’annuncio: Roy può essere perseguita ai sensi della legge anti-terrorismo, che consente di arrestare i sospettati preventivamente e senza possibilità di rilascio su cauzione. Tra le più controverse del codice giuridico indiano, la legge è stata invocata negli ultimi anni dal governo Modi contro gli attivisti studenteschi di New Delhi, i giornalisti del Kashmir e il sacerdote gesuita Stan Swamy, morto in carcere nel 2021. […]

 

Roy tace e per lei parla il suo avvocato, Rebecca John, che definisce il caso «motivato politicamente». «La polizia di Delhi ha impiegato 14 anni per indagare su una vicenda, in cui l’unica accusa contro la signora Roy è quella di aver tenuto un “discorso”, che certamente non ha portato ad alcuna violenza o altra “attività illegale”».

giorgia meloni narendra modi narendra modi festeggia la vittoria alle elezioni 2024ARUNDHATI ROYArundhati Roy

Ultimi Dagoreport

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…