FARDELLI D’ITALIA - GLI AUTORI DELLA STRAGE DI CARNEVALE A STREPY-BRACQUEGNIES, IN BELGIO, SONO DUE TRENTENNI DI ORIGINI ITALIANE: ALLA GUIDA DELLA BMW CHE SI È LANCIATA SULLA FOLLA C’ERA PAOLO FALZONE, ACCANTO A LUI SUO CUGINO NINO. POCHE ORE PRIME ERANO IN DISCOTECA E PROBABILMENTE ERANO UBRIACHI - E ANCHE LE SEI VITTIME ERANO TUTTE DI CITTADINANZA O ORIGINARI DEL NOSTRO PAESE

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Floriana Bulfon per www.repubblica.it

 

auto sulla folla a strepy bracquegnies, in belgio 8 auto sulla folla a strepy bracquegnies, in belgio 8

E' una tragedia soprattutto italiana quella della sfilata di carnevale a Strépy-Bracquegnies, nel comune vallone di La Louvière.

 

Lo sono le vittime, con cittadinanza o con origini del nostro Paese, nel solco della grande tradizione di emigrazione verso questa regione del Belgio.

 

E lo sono i due trentenni che a bordo di una Bmw serie 5 nera si sono lanciati a tutta velocità sulla folla uccidendo sei persone e lasciando a terra una dozzina di feriti gravi.

 

salvatore imperiale salvatore imperiale

 

 

Sono morti così, all'alba di una domenica mattina, mentre stavano preparandosi per assistere alla festa mascherata del "ramassage des Gilles", che si teneva per la prima volta dopo due anni pandemia.

 

Mario Cascarano, sua moglie Micaela e suo cognato Salvatore Imperiale si erano trasferiti in Belgio da Volturara Irpina, tremila anime alle pendici del monte Terminio.

 

Mario, che tifava Inter e amava andare a vedere le partite di calcio in patria come racconta il suo collega Rino Moscato, lavorava nello stabilimento dolciario Barry Callebaut (ex-Côte d'Or) di Hal.

 

 

mario cascarano micaela imperiale mario cascarano micaela imperiale

Con lui c'era la moglie Micaela, impiegata nel centro per l'assistenza sociale del comune, mentre suo fratello Salvatore era dipendente di un ipermercato e attivista sindacale: "Un uomo con un sorriso contagioso, e un grande cuore!

 

Un vero tifoso del Raal e del Napoli, mi mancheranno le nostre discussioni sul calcio" dice il suo amico Laurent Darquenne. Erano partiti dall'Irpinia con i genitori negli anni Settanta e avevano mantenuto un legame forte con Volturara, dove tornavano ogni estate.

 

Tra le vittime ci sono anche altri belgi con cognomi che evocano origini italiane. Frédéric 'Fred' Cicero era collaboratore dell'associazione dei club di calcio francofoni e vice direttore dell'Institut Saint-Luc; Frédéric D'Andrea invece era steward della squadra locale, il Raal La Louvière.

 

Con loro è morta anche Laure Gara, di Havre, volontaria e responsabile del bar di ristoro del club Rae Mons. Sarebbero italo-belgi anche due dei feriti, tra i quali l'assessore di La Louvière Antonio Gava.

 

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Alla guida della Bmw c'era Paolo Falzone, seduto accanto a suo cugino Nino. Due trentenni originari dell'agrigentino che vivono a La Louvière. Paolo, appassionato di corse, sui social sfoggia la sua Bmw nera e mostra le foto del tachimetro che superano ogni limite. Sfreccia a forte velocità e si vanta delle imprese spericolate.

 

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Poche ore prima di fare strage sul carnevale, i due cugini erano in discoteca: di sicuro avevano bevuto, i risultati dei test tossicologici ci saranno oggi. All'inizio si è temuta una replica degli attentati islamici ma gli investigatori escludono la pista terroristica.

 

Lo ha dichiarato il sostituto procuratore di Mons Damien Verheyen, aggiungendo che non è neppure chiaro se sia stato un gesto volontario o meno.

 

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Come nella tradizione di questa festa, dall'alba in poi una sfilata in maschera passa di casa in casa ballando e cantando. "Il corteo del carnevale era formato da 150-200 persone - ha raccontato il sindaco di La Louvière Jacques Gobert - e stava percorrendo rue Saint-Julien quando si è diviso in due per raggiungere il centro.

 

In quel momento un'auto è arrivata da dietro ad alta velocità e ha travolto tanta gente. E' stata una catastrofe". Il re Philippe e sua figlia la principessa Elisabeth sono accorsi per testimoniare la solidarietà dell'intero Belgio. "Avrebbe dovuto essere una festa dopo un periodo difficile - ha detto il premier Alexander De Croo -. Si è trasformato in un giorno di lutto".

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