giorgia meloni sergio mattarella magistrati magistratura giudici csm toghe giustizia

PER GIORGIA È L'ORA DI BALLARE IL TOGA TOGA – IL TEMA MIGRANTI HA FATTO ESPLODERE UNA GUERRA APERTA TRA GOVERNO E MAGISTRATURA: I PRESIDENTI DELLE CORTI D’APPELLO HANNO INVIATO UN APPELLO "DISPERATO" AL QUIRINALE, CHIEDENDO A MATTARELLA DI SCONGIURARE “IL DISASTRO ANNUNCIATO” CHE DERIVERÀ DAL TRASFERIMENTO DI COMPETENZE SUI TRATTENIMENTI DEI MIGRANTI AI GIUDICI DI SECONDO GRADO – L'ULTIMO ROUND: IL CSM HA APPROVATO LA RISOLUZIONE PER LA TUTELA DEI GIUDICI DI BOLOGNA, FINITI SOTTO IL TIRO INCROCIATO DELLA MAGGIORANZA PER AVERE RINVIATO ALLA CORTE EUROPEA DI GIUSTIZIA IL DECRETO SUI PAESI SICURI: “SONO STATI TRAVALICATI I LIMITI DI CRITICA”

LE TOGHE LANCIANO UN SOS A MATTARELLA – I PRESIDENTI DELLE CORTI D’APPELLO SCRIVONO AL QUIRINALE, A MELONI E A NORDIO CHIEDENDO DI SCONGIURARE “IL DISASTRO ANNUNCIATO” CHE DERIVERÀ DAL TRASFERIMENTO DI COMPETENZE SUI TRATTENIMENTI DEI MIGRANTI A QUELLE CORTI – UNA RIFORMA CHE PER I MAGISTRATI FARÀ “LIEVITARE GLI ARRETRATI”, RENDENDO IMPOSSIBILE RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI FISSATI DAL PNRR – LA REPLICA GELIDA DEL GUARDASIGILLI: “NON CI SARÀ NESSUN AGGRAVIO”

https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/toghe-lanciano-sos-mattarella-ndash-presidenti-corti-415316.htm

 

MIGRANTI: RISOLUZIONE CSM TUTELA GIUDICI BOLOGNA, 'TRAVALICATI LIMITI CRITICA'

CSM

(Adnkronos) - ''Il Consiglio ritiene di dover affermare che, nel caso in esame, sono stati travalicati i limiti di cronaca e di critica dei provvedimenti giudiziari, così determinando un possibile indebito condizionamento dell'esercizio della funzione giudiziaria oltre che dei singoli magistrati, in violazione delle imprescindibili condizioni di autonomia, indipendenza ed imparzialità. L'auspicio è quello di un dialogo sereno tra le Istituzioni, nel rispetto della reciproca autonomia''.

 

E' quanto si legge nella risoluzione approvata a larga maggioranza dal plenum del Csm, con 25 voti a favore, e non 26 come scritto precedentemente, e cinque contrari, a tutela dei giudici di BOLOGNA che hanno rinviato alla Corte europea di giustizia il decreto legge sui Paesi sicuri.

 

CARLO NORDIO GIORGIA MELONI

''Tale provvedimento è stato oggetto di dure dichiarazioni da parte di titolari di alte cariche istituzionali, non correlate al merito delle argomentazioni giuridiche sviluppate nell'ordinanza - si legge - Dette dichiarazioni, inoltre, sono state accompagnate dall'esposizione mediatica, da parte di alcune testate giornalistiche nazionali, di fatti e atti della sfera intima e della vita privata e familiare del Presidente del Collegio giudicante, non limitati ai suoi interventi pubblici e non attinenti alla questione sottesa all'ordinanza.

 

Le sopra citate dichiarazioni e le esposizioni mediatiche non si soffermano sui profili tecnici della pregiudiziale eurounitaria e sugli argomenti posti a suo fondamento, ma adombrano un'assenza di imparzialità dell'organo giudicante priva di riscontri obiettivi e fondata su elementi personali alieni al contesto del giudizio. Conseguentemente - si sottolinea - esse appaiono lesive del prestigio e dell'indipendente esercizio della giurisdizione e tali da turbare il regolare  svolgimento e la credibilità della funzione giudiziaria nel suo complesso''.

 

CSM, È SCONTRO SUL CASO MIGRANTI "TOGLIERE LE COMPETENZE CREA CAOS"

Estratto dell’articolo di Francesco Grignetti per “La Stampa”

 

sergio mattarella - intitolazione della sede del Csm a Vittorio Bachelet

Psicodramma dal finale scontato: oggi al Consiglio superiore della magistratura si discuterà (e litigherà) sul caso dei magistrati di Bologna autori del ricorso sui Paesi sicuri alla Corte europea di Giustizia e perciò presunti «nemici» del governo, vittime di dileggio personale e di critiche scatenate, in primis quelle di Giorgia Meloni e di Matteo Salvini.

 

Gli schieramenti sono chiari. Da una parte ci saranno tutti i membri togati, a prescindere delle correnti di appartenenza, più i tre membri laici riferibili alle opposizioni, schierati a tutela dei colleghi. Dall'altra, i sei membri laici di centrodestra. Mistero sulle posizioni del vicepresidente del Csm, l'avvocato Fabio Pinelli, di area leghista, sul quale il Quirinale è freddo.

 

MAGISTRATI

Sosterranno i magistrati eletti al Csm, come è scritto nel testo che va in votazione, che le critiche rivolte ai colleghi bolognesi erano «non correlate al merito delle argomentazioni giuridiche sviluppate nell'ordinanza»; che è stata evocata «un'assenza di imparzialità dell'organo giudicante» del tutto «priva di riscontri obiettivi»; infine che «sono stati travalicati i limiti di cronaca e di critica dei provvedimenti giudiziari, così determinando un possibile indebito condizionamento dell'esercizio della funzione giudiziaria oltre che dei singoli magistrati».

 

SERGIO MATTARELLA E CARLO NORDIO AL CSM

Giova qui ricordare a chi si fa riferimento.  A Giorgia Meloni, per esempio, che a caldo definì la decisione del collegio bolognese pari a «un volantino di propaganda». Oppure a Matteo Salvini che ebbe a dire: «Mi sembra evidente che qualche magistrato faccia politica con la bandiera rossa in camera».

 

La discussione al plenum si preannuncia incandescente. Anche per la mossa in senso contrario di due consigliere laiche, Isabella Bertolini della Lega e Claudia Eccher di FdI, che hanno chiesto all'opposto l'apertura di una pratica contro il segretario di Magistratura Democratica, Stefano Musolino, per alcune sue frasi «antigovernative».

 

giorgia meloni e matteo salvini in senato foto lapresse

Tutta benzina sul fuoco di uno scontro, quello tra politica e giustizia, che si sta avvitando sempre più su se stesso. Al plenum del Csm, per dire, arriverà quanto prima anche la lettera dei 26 presidenti di Corte d'Appello che due giorni fa è stata recapitata al Quirinale, ai presidenti delle Camere, ai ministri Carlo Nordio e Giancarlo Giorgetti, e al vicepresidente Pinelli.

 

È un disperato grido di allarme dopo che hanno visto come in Parlamento si stanno modificando in corsa le competenze delle sezioni specializzate sull'immigrazione dei tribunali, trasferite alle Corti di Appello con un tratto di penna. Vi si legge che le modifiche «verrebbero attuate in via d'urgenza, ad organici invariati e senza risorse aggiuntive. In tali condizioni, è facile prevedere che la riforma costituirà un disastro».

 

migranti ALBANIA

Con mirati colpi di bisturi, il governo sta reintroducendo il reclamo in Corte di Appello sulle decisioni di primo grado in materia di protezione internazionale (abolito nel 2017) e attribuisce alle stesse la competenza sulle convalide dei trattenimenti dei richiedenti asilo (vedi Protocollo Albania).

 

I presidenti delle Corti di Appello perciò «auspicano che il Parlamento eviterà simili gravi esiti». Si aggiunge la voce del presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Giuseppe Santalucia: «La confusione regna sovrana. Le sezioni specializzate sono formate da magistrati che fanno solo quello e conoscono sia la normativa che le tecniche di esame. Vengono tolti, messi in un angolo, nel momento della convalida dei trattenimenti in favore della Corte d'Appello che non ha le risorse per farlo. È una scelta sostanzialmente irragionevole, che ha il solo sapore di dire alle sezioni specializzate "cambiate registro"».

 

CSM

Ma la vera battaglia, quella che sta infuocando il campo, è la separazione delle carriere su cui il governo e la maggioranza stanno spingendo a tutta forza. I magistrati non intendono tacere. «I temi della giustizia – ribadisce il presidente dell'Anm – non devono essere riservati solo a chi fa politica per mestiere. È un modo per deprimere la qualità della democrazia. La politica decide, ma devono partecipare tutti coloro che hanno qualcosa da dire».  […]

ALBANIA QUI NON E HOLLYWOOD - MEME

Ultimi Dagoreport

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT