ravanusa

IN ITALIA È SEMPRE LA SOLITA STORIA: A TRAGEDIA AVVENUTA, SI SCOPRE CHE SI POTEVA EVITARE - A RAVANUSA SI SENTIVA PUZZA DI GAS DA GIORNI, MA NON SOLO: NEL 2014 FURONO RAVVISATE ALCUNE DIFFORMITÀ NELLA RETE DELL’AREA DI AGRIGENTO. COSA È STATO FATTO DA ALLORA PER METTERE A NORMA IL SISTEMA? - LO STESSO ANNO LA COMMISSIONE ANTIMAFIA SENTÌ GLI AMMINISTRATORI DI ITALGAS PER CHIARIRE I RAPPORTI CON LA FAMIGLIA CAVALLOTTI (VICINA A PROVENZANO) - CONTINUANO LE RICERCHE DEGLI ULTIMI 2 DISPERSI, CALOGERO E GIUSEPPE CARMINA

esplosione a ravanusa 2

1 - RAVANUSA: ANCORA NESSUNA TRACCIA DEGLI ULTIMI 2 DISPERSI

(ANSA) - Non sono ancora stati trovati i corpi di Calogero e Giuseppe Carmina, padre e figlio, gli ultimi due dispersi dell'esplosione avvenuta a Ravanusa sabato sera in cui sono morte sette persone.

 

I vigili del fuoco hanno lavorato tutta la notte rimuovendo le macerie di quello che era l'appartamento del padre, dove il figlio era andato per un saluto veloce, ma dei corpi dei due non c'è traccia. Si continuerà dunque a scavare per rimuovere le macerie e arrivare al livello della strada: non è escluso infatti che i due potessero trovarsi proprio lì al momento dell'esplosione.

esplosione a ravanusa 5

 

Parallelamente alle ricerche si è iniziato a portare via le macerie anche perché, senza spostare parte delle tonnellate di cemento e pietre provocate dall'esplosione diventa impossibile proseguire le operazioni di soccorso.

 

2 - IL DISASTRO ANNUNCIATO DI RAVANUSA I TECNICI NEL 2014: "INTERVENTI URGENTI"

Fabio Albanese e Fabrizio Goria per "la Stampa"

 

Il dissesto idrogeologico della zona, la vetustà e le possibili carenze della rete del metano, gli appalti e i subappalti per il controllo degli impianti. Di elementi su cui fare luce per capire cosa abbia provocato la disastrosa esplosione di sabato sera a Ravanusa, con un bilancio di sette morti accertati e due dispersi, i periti e la procura di Agrigento ne hanno tanti.

LUIGI PATRONAGGIO A RAVANUSA

 

L'inchiesta per disastro e omicidio plurimo colposi aperta poche ore dopo l'incidente è ancora alle fasi iniziali e, come sottolineano ancora una volta gli investigatori, solo dopo la fine delle operazioni di soccorso potrà procedere più spedita: «Gli elementi verranno fuori non appena l'area sarà sequestrata», dice un investigatore. Ieri sono state acquisite le mappe della rete cittadina e in Comune è stata prelevata altra documentazione.

 

esplosione a ravanusa 1

Si è appreso che appena cinque giorni prima dell'esplosione, Italgas (la società che ha in gestione la rete) aveva effettuato dei controlli ordinari che non avrebbero rivelato alcuna anomalia e che, ha fatto sapere l'azienda, «sono stati svolti in zone distanti da quella dell'esplosione».

 

Anche le relazioni di servizio di quell'intervento verranno acquisite. Capire che cosa è accaduto è fondamentale per accertare le responsabilità; l'ipotesi principale resta quella di un tubo rotto a causa di movimenti del terreno con la creazione di una grossa sacca di gas nel sottosuolo, che è poi esplosa.

 

carmela scibetta

Come è strutturata la rete nel sottosuolo di Ravanusa costruita tra il 1984 e il 1986 - con la zona di Masci Minici dove è avvenuta l'esplosione da tempo dichiarata a rischio idrogeologico tanto che sono in corso lavori di consolidamento di un costone - lo dovrà accertare il perito nominato dal procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio. Il tecnico aspetta di poter compiere il sopralluogo appena le ruspe e i soccorritori potranno lasciare l'area di via Trilussa.

 

Prima, bisogna trovare gli ultimi due dispersi, Calogero e Giuseppe Carmina, padre e figlio, dopo che ieri mattina un cane molecolare dei vigili del fuoco aveva individuato i corpi di altre quattro persone che fanno salire a sette il numero delle vittime. Sotto il profilo delle responsabilità oggettive, la situazione è in divenire.

 

Quello che è certo è che mercoledì 22 ottobre 2014 gli amministratori giudiziari di Italgas - Andrea Aiello, Sergio Caramazza, Marco Frey, Luigi Giovanni Saporito - furono ascoltati dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie, all'epoca presieduta da Rosy Bindi. Proprio per chiarire i rapporti intrapresi con due società, Comest ed Euroimpianti plus riconducibili ai fratelli Cavallotti e ai loro familiari.

giuseppe carmina nella foto insieme a selene pagliarello

 

I Cavallotti, sotto inchiesta perché considerati vicini al boss Bernardo Provenzano, furono poi assolti e i loro beni dissequestrati. Riguardo a questo, Italgas ha comunicato che «Euroimpianti plus non ha mai lavorato a Ravanusa».

 

C'è altro. Secondo quanto emerso nella giornata di ieri, i quattro manager nominati dal tribunale di Palermo nel procedimento di prevenzione che interessò Italgas avevano controllato la rete del metano in gestione dalla società.

 

Verifiche che erano state condotte su larga scala nel territorio nazionale e anche nella provincia di Agrigento. In base proprio a quest' ultima zona, si evidenziavano significative criticità, come nel perimetro di Agrigento.

pietro carmina

 

«Il 76% delle tratte di rete indagate deve essere sottoposto con urgenza a un intervento di risanamento», è scritto nel documento, che fu trasmesso dalla procura di Palermo a tutte le procure e le Prefetture italiane. Che non riguardava solo l'agrigentino o la Sicilia, ma anche altri parti del Paese.

 

Le difformità ravvisate nel 2014 nell'area di Agrigento furono diverse. Come il passaggio di tubature «in adiacenza alle pareti dei pozzetti di ispezione senza alcuna protezione creando rischiose interferenze con tubi corrugati dentro ai quali sarebbe necessario che le tubazioni fossero protette con sistema dotato di sfiati per evitare che il gas fugante trovi nei cavidotti una via preferenziale di movimento».

 

esplosione a ravanusa 3

O come la non conformità nella profondità di interramento, elemento che avrebbe potuto avere ripercussioni sulla staticità dell'impianto. Allo stesso tempo, Italgas ha fatto sapere che la rete di Ravanusa «non è stata oggetto di indagine e rilievi nel periodo di amministrazione giudiziaria del 2014».

esplosione ravanusa 8esplosione ravanusa 5esplosione ravanusa 6esplosione ravanusa 7esplosione a ravanusa 4

Ultimi Dagoreport

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DIGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…

giorgia meloni giampaolo rossi antonino monteleone laura tecce antonio preziosi monica giandotti pierluigi diaco

PRIMA O POI, AFFONDE-RAI! - MENTRE IN CDA SI TRASTULLANO SUGLI ASCOLTI DECLINANTI DI “TG2 POST”, SI CHIUDONO GLI OCCHI SULLO STATO ALLA DERIVA DI RAI2 E DI RAI3 - UN DISASTRO CHE NON VIENE DAL CIELO. LA TRASFORMAZIONE DELLA PRODUZIONE DEI PROGRAMMI DALLE TRE RETI A DIECI DIREZIONI IN BASE AL "GENERE" (INTRATTENIMENTO, INFORMAZIONE, FICTION, ECC.), AVVIATA DA FUORTES NEL 2021 MA IMPLEMENTATA DALL’AD GIAMPAOLO ROSSI (CON LA NOMINA DELLA DIREZIONE DEL "COORDINAMENTO GENERI" AFFIDATA A STEFANO COLETTA), HA PORTATO ALLA PERDITA DI IDENTITÀ DI RAI2 E DI RAI3 MA ANCHE AL TRACOLLO DEGLI ASCOLTI (E DELLE PUBBLICITÀ) - LO SCIAGURATO SPACCHETTAMENTO HA PORTATO A UNA CENTRALIZZAZIONE DECISIONALE NELLE MANI DI ROSSI E A UN DOVIZIOSO AUMENTO DI POLTRONE E DI VICE-POLTRONE, CHE HA FATTO LA GIOIA DEI NUOVI ARRIVATI AL POTERE DI PALAZZO CHIGI - PURTROPPO IL SERVILISMO DI UNA RAI SOTTO IL TALLONE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI NON PAGA. LE TRASMISSIONI CHE DOPO UNA MANCIATA DI PUNTATE FINISCONO NEL CESTINO ORMAI NON SI CONTANO PIÙ. TANTO CHE I DUE CANALI SONO STATI RIBATTEZZATI ‘’RAI2%’’ E ‘’RAI3%’’...