ali khamenei hassan nasrallah

PER KHAMENEI LA CAUSA PALESTINESE È SOLO UNA SCUSA PER ANNIENTARE ISRAELE – “LA STAMPA”: “HAMAS SARÀ ANNIENTATO MA ALLA GUIDA SUPREMA ALI KHAMENEI INTERESSA SFRUTTARE IL TRAINO POLITICO E PROPAGANDISTICO. AGLI AYATOLLAH INTERESSA SOPRATTUTTO MANTENERE LA PRESA SU BEIRUT E APPROFONDIRE IL CONTROLLO SUL SIRIA E IRAQ, CON L'OBIETTIVO DI SPINGERE AL RITIRO LE POCHE TRUPPE AMERICANE RIMASTE. PER QUESTO NON HA APPETITO PER UNA GUERRA APERTA CON ISRAELE. DEVE SALVARE LA FACCIA. MA SENZA ESCALATION INCONTROLLATE…”

1. PARTITA CHIUSA PER ORA MA A NOVEMBRE TUTTO POTRÀ ACCADERE

Estratto dell’articolo di Giordano Stabile per “La Stampa”

 

hassan nasrallah deejay meme

Al di là delle roboanti dichiarazioni del leader Hassan Nasrallah, Hezbollah considera chiusa questa fase dello scontro con Israele. Dopo l'uccisione dell'alto dirigente Fouad Shukr il partito sciita libanese era obbligato a ribattere, pena la perdita della "deterrenza" […].

 

Ha ritardato la risposta per permettere ai negoziatori arabi di continuare a trattare sulla tregua a Gaza e lo scambio dei prigionieri. Ma allo scadere dell'Arabaeen, i quaranta giorni di commemorazione per la morte dell'imam Hussein, e con i colloqui al Cairo ancora in stallo, si è aperta la finestra per la rappresaglia. I segnali erano talmente evidenti che le forze israeliane hanno avuto facile gioco a smorzare la portata dei raid con bombardamenti preventivi.

 

Fuad Shukr

Il messaggio che arriva adesso […] va invece nel verso di uno stop all'escalation […]. Dietro ci sono le valutazioni dell'Iran, il creatore e protettore delle milizie sciite in tutto il Medio Oriente. Il primo elemento che la guida suprema iraniana Ali Khamenei mette in conto sono le elezioni americane e l'influsso di Washington su Benjamin Netanyahu.

 

L'Amministrazione democratica esercita un'enorme pressione sul premier perché non apra un nuovo fronte al Nord e si renda disponibile a una tregua di un mese e mezzo a Gaza che potrebbe garantire una campagna più tranquilla, sulla questione palestinese, a Kamala Harris.

 

biden netanyahu 2

[…]  Se vince Donald Trump Netanyahu avrà mano libera nel regolare i conti con Hezbollah e pure nell'annessione della Cisgiordania, come minimo la zona di confine lungo la Valle del Giordano. Con Harris presidente i margini di manovra saranno più ridotti ma va detto che il 7 ottobre ha posto la questione della sicurezza alle frontiere in maniera ineludibile.

 

"King Bibi" e i suoi alleati vogliono risolverla così. Rioccupazione della Striscia con la creazione di un'ampia fascia di sicurezza attorno a tutto il perimetro, più due, tre grandi corridoi all'interno, presidiati in permanenza dall'esercito. A questo dovrebbe seguire l'annessione della zona di confine tra Cisgiordania e Giordania. Infine, invasione del Libano fino al fiume Litani per dare un colpo mortale alle milizie sciite.

 

raid israeliano su beirut

Teheran ha chiaro il quadro. Considera un suicidio il blitz del 7 ottobre di Hamas e sa che, anche se ci saranno una serie di tregue, alla fine il gruppo verrà annientato e la Striscia diventerà una sorta di mini Cisgiordania, con piccole aree urbane lasciate in mano a una qualche amministrazione locale disarmata.

 

La sorte della resistenza palestinese è segnata ma alla guida suprema Ali Khamenei interessa per prima cosa sfruttare il traino politico e propagandistico del sostegno alla "causa". Invece la sorte dell'Asse della resistenza sciita è importantissima.

 

Hezbollah può sopravvivere all'invasione del Sud del Libano e sta già spostando asset a Nord, nella Valle della Bekaa. Agli ayatollah interessa soprattutto mantenere la presa su Beirut e approfondire il controllo sul Siria e Iraq, con l'obiettivo di spingere al ritiro le poche truppe americane rimaste. Per questo non ha appetito per una guerra aperta con Israele. Deve salvare la faccia. Ma senza escalation incontrollate.

 

jet israeliano intercetta i razzi di hezbollah.

2. NASRALLAH EQUILIBRISTA VENDICA IL SUO VICE MA CERCA DI EVITARE LO SCONTRO TOTALE

Estratto dell’articolo di Gabriella Colarusso per “la Repubblica”

 

Ferito al cuore dall’uccisione del suo braccio destro Fuad Shukr, Hassan Nasrallah prova a ristabilire le regole del gioco e dal suo nascondiglio segreto parla ai libanesi: possiamo colpire Israele e possiamo farlo in profondità — il senso del suo discorso — ma non vogliamo una guerra aperta che costerebbe al Libano e dunque a Hezbollah un prezzo altissimo.

 

SALEH AL AROURI, ZIAD AL NAKHALAH E HASSAN NASRALLAH - VERTICE TRA HAMAS, JIHAD ISLAMICO E HEZBOLLAH

Il chierico fattosi comandante militare sa di poter contare su una potenza di fuoco che è decisamente più forte di quella del 2006, l’anno dell’ultimo conflitto con Israele, ma è consapevole che dopo undici mesi di guerra d’attrito sul confine Sud, quasi 100mila sfollati, interi villaggi distrutti ed ettari di terreni coltivabili bruciati, l’economia è ferma, e i libanesi vogliono una via d’uscita, pena un’ulteriore perdita di consenso per il partito di Dio.

 

la difesa israeliana e l'arsenale di hezbollah

«Valuteremo l’impatto dell’operazione di oggi. Se i risultati non saranno sufficienti, risponderemo un’altra volta», promette, ma sembra più il tentativo di tenere il grilletto retorico puntato sulla testa del nemico che il preludio di una nuova escalation. Perché per ora «il paese può tirare il fiato» e anzi, gli abitanti del Sud possono tonare nelle loro case, dice.

 

Nasrallah parla alle 6 del pomeriggio, dopo 340 missili e decine di droni piovuti sul Nord e sul Centro di Israele, in gran parte intercettati dalle difese aeree israeliane, e spiega che questa è la risposta vera, non sceneggiata, del movimento, ma che altre arriveranno: dall’Iran — per l’uccisione di Haniyeh — e dagli Houti yemeniti, per il bombardamento sul porto di Hodeida.

 

discorso di hassan nasrallah 1

Il cosiddetto Asse della Resistenza ha deciso di evitare un attacco simultaneo da più fronti, che significherebbe guerra aperta e totale con Israele e gli Stati Uniti schierati in forze nella regione. Ed è questo il presupposto da cui partire: Hezbollah vuole evitare un conflitto regionale, ma deve ripristinare la sua capacità di deterrenza dopo che Israele ha ucciso oltre 300 tra suoi comandanti e operativi ed è arrivato al vertice della piramide con l’omicidio di Shukr in pieno giorno a Beirut Sud.

 

jet israeliano intercetta i razzi di hezbollah

L’obiettivo […]  era la base di Glilot, un centro del Mossad al quale è annessa l’unità 8200, responsabile di operazioni di intelligence e sorveglianza. Nasrallah rivendica così la capacità di colpire Israele in profondità: questa base dista «110 km dal confine libanese e un km e mezzo da Tel Aviv». L’operazione è stata organizzata in due tempi: il lancio dei razzi Katiusha serviva a “distrarre” l’Iron dome per consentire ai droni di bucare poi lo scudo aereo israeliano.

jet israeliano intercetta i razzi di hezbollah 2

Gonfia i muscoli, Nasrallah, dice che i combattenti hanno tenuto fermi i pezzi pregiati, i missili balistici a lungo raggio. E per la prima volta, rivela che i droni sono stati lanciati dalla valle della Bekaa: è un messaggio politico, significa che il movimento libanese può colpire Israele anche ritirandosi a Nord del f iume Litani, la soluzione […] che gli israeliani considerano necessaria per proteggere il Nord e che da 10 mesi è l’oggetto del negoziato discreto tra americani, francesi e libanesi.

 

raid israeliano in libano

Ma la manifestazione di forza militare rivela anche la fragilità politica. Nasrallah ripete più volte che il movimento ha scelto di non colpire obiettivi civili e le infrastrutture […] perché teme una rappresaglia israeliana che affossi le già disastrate infrastrutture libanesi e con esse il declinante consenso per il movimento. Nonostante la diffusa solidarietà con Gaza, la maggioranza dei libanesi non vuole essere coinvolta nel conflitto. Lo ammette lo stesso Nasrallah quando dice che Hezbollah non poteva più ritardare la risposta. […]

razzo di hezbollah distrutto dalla contraerea israelianaJOE BIDEN - BENJAMIN NETANYAHU - MOHAMMED BIN SALMAN razzi di hezbollah neutralizzati dall iron dome razzo di hezbollah distrutto dalla contraerea israelianarazzi di hezbollah neutralizzati dall iron domeraid israeliano in libano 2raid israeliani in libano RAZZI DI HEZBOLLAH NEUTRALIZZATI DALL IRON DOMErazzi di hezbollah raid israeliano in libano 1raid israeliano in libano

Ultimi Dagoreport

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO