green pass obbligatorio per lavorare

LAVORATORI FUORI CONTROLLO – IN ITALIA CI SONO ALMENO UN MILIONE DI PERSONE SENZA GREEN PASS CHE OGNI GIORNO VANNO AL LAVORO - SONO PERLOPIÙ LIBERI PROFESSIONISTI E PARTITE IVA CHE SONO IMPOSSIBILI DA CONTROLLARE, RICEVONO CLIENTI NEI LORO STUDI O VANNO A CASA PER UN INTERVENTO SAPENDO CHE LE FAMIGLIE NON SONO TENUTE A VERIFICARE IL CERTIFICATO VERDE – È LA ZONA GRIGIA IN CUI MUOVONO IDRAULICI, MA ANCHE BADANTI CHE STANNO A STRETTO CONTATTO CON GLI ANZIANI E…

Francesco Malfetano per “Il Messaggero”

 

controllori di green pass 8

C'è chi li chiama fantasmi del Green pass e chi, più semplicemente, li identifica come gli incontrollabili. Sono i cittadini italiani che, nonostante l'obbligo imposto dal governo a partire dal 15 ottobre scorso, lavorano ogni giorno senza esibire il proprio Qr code. Delinearne precisamente l'entità e l'identità è impossibile, ma proiezioni e stime alla mano, sono almeno un milione, forse due. Principalmente autonomi, ditte individuali o liberi professionisti che in qualche modo stanno sfuggendo all'obbligo del pass.

no pass milano 18

 

I DATI L'evidenza si annida nei numeri. Ad oggi gli italiani in età lavorativa non ancora vaccinati - ricorrendo alla suddivisione in fasce del monitoraggio vaccinale, quelli dai 20 fino ai 65 anni - sono circa 5 milioni. Con un calcolo per forza di cose poco accurato, si può incrociare questo numero con quello del tasso di occupazione in Italia che secondo l'Istat ad agosto era del 58,1 per cento. In questo modo è possibile stimare che i lavoratori senza pass ottenuto per la vaccinazione anti-Covid oggi sono circa 2,9 milioni.

controllori di green pass 7

 

Depurando poi questo dato - per eccesso - con chi ha il pass perché guarito dal Covid, chi è in malattia, in ferie o in maternità si può prendere per buono un 2,3-2,5 milioni di lavoratori. A questi però vanno sottratti ovviamente coloro che si recano al lavoro con Green pass ottenuto attraverso un tampone. Negli ultimi due giorni di cui sono disponibili i dati - il 20 e il 21 ottobre, mercoledì e giovedì - i tamponi effettuati e validi per 48 ore sono però circa 1,4 milioni. Vale a dire che restano fuori dal conteggio di chi ha o meno il pass almeno un milione di lavoratori. Cittadini che continuano quindi a lavorare senza Qr code. Data la facilità del controllo in fabbrica piuttosto che in uffici o in grandi aziende, è improbabile che questi lavoratori siano dipendenti del settore pubblico o di quello privato.

 

no pass3

LE CATEGORIE Più facilmente si tratta di quelle categoria che già alla vigilia dell'entrata in vigore della misura si temeva sarebbero state impossibili da controllare. E quindi liberi professionisti o partite Iva che magari ricevono clienti nel proprio studio professionale. A loro, magari commercialisti o avvocati, il Green pass viene controllato solo se si recano in qualche ufficio pubblico. Ma il discorso è valido anche per lavoratori di ditte individuali, quali elettricisti o idraulici.

 

controllori di green pass 6

Il proprietario di casa che ne ha richiesto l'intervento è un cliente, e non è tenuto a controllarne la certificazione (anche se è nelle sue facoltà). Il risultato è che - a meno che non prestino la propria opera all'interno di un'altra azienda - il Qr code non viene mai controllato. Lo stesso vale anche per una colf o una badante che lavora in casa di anziani: siamo certi che il datore di lavoro abbia le competenze digitali necessarie al controllo?

controllori di green pass 5

 

Ma «gli esempi al limite sono tanti» spiegano dall'Ispettorato del lavoro, una delle autorità che si occupa dei controlli su input delle prefetture, «e su di questi c'è oggettivamente un'attività minore dettata dal non poter controllare ogni singolo lavoratore».

 

controllori di green pass 4

Specie se il riferimento sono alcune categorie che «stanno tra la libera professione» e «la difficoltà di individuazione dell'accesso al luogo di lavoro». Basti pensare, appunto, ad un idraulico. Anche fermandone qualcuno in strada bisognerebbe provare che si sta recando proprio sul posto di lavoro. E lo stesso vale per un camionista piuttosto che un architetto, o decine di altre figure professionali. Il ragionamento è estendibile a tutti coloro che formalmente sono titolari di se stessi e quindi dovrebbero controllarsi da soli il Green pass. Ma è evidente che il vincolo di fiducia non può sempre essere considerato una rassicurazione sufficiente e quel milione di lavoratori ballerini del Qr code ne sono la dimostrazione plastica.

controllori di green pass 2controllori di green pass 1controllori di green pass 3

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…