eruzione tsunami tonga

“IL BUIO CI HA AVVOLTI. PIOVEVANO CENERE E SASSOLINI"; "L’ACQUA ENTRAVA IN CASA A ONDE, MENTRE SENTIVAMO ESPLOSIONI TUTT'INTORNO. ERAVAMO CONVINTI CHE FOSSERO BOMBE!” - LE DRAMMATICHE TESTIMONIANZE DELLA GIGANTESCA ESPLOSIONE DEL VULCANO SOTTOMARINO A TONGA, NEL CUORE DELLA POLINESIA - LO TSUNAMI VISTO IN DIRETTA - LA POPOLAZIONE LUNGO LA COSTA È FUGGITA QUANDO… - VIDEO

 

 

ANNA GUAITA per il Messaggero

 

 

tonga eruzione vulcano

Le immagini catturate dai satelliti fanno pensare a un'esplosione nucleare. Nel cuore della Polinesia, ieri, a scuotere le profondità oceaniche e le isole di quei mari cristallini è stato invece un vulcano, l'Hunga Tonga-Hunga Haapai, da settimane irrequieto e ieri nel pieno della sua rabbia.

 

La forza dell'eruzione ha creato un serio rischio tsunami in numerosi Paesi che si affacciano sul Pacifico, a partire dalle altre isole della Polinesia, fino all'Australia e la Nuova Zelanda a ovest e a est su tutte le coste dell'America del sud e del nord oltre che alle Hawaii.

 

Si temevano anche forti correnti anomale, che potevano mettere a rischio anche imbarcazioni. Onde di almeno un metro si sono infrante sulla costa delle isole Tonga, hanno invaso le strade della capitale Nakù Alofa e sono arrivate anche alle Samoa, fin dento la città di Pago Pago.

 

Nel pomeriggio piccole inondazioni si registravano in vari dei Paesi affacciati sul Pacifico, con onde di 30 centimetri in Alaska e in California, ma si aspettava l'arrivo di una seconda serie di onde che poteva essere più pericolosa. Il vulcano era tornato attivo a dicembre e la popolazione era già in stato di allerta. A dicembre ad esempio era stato diramato un allarme sul rischio che l'acqua delle coste fosse diventata acida per via delle eruzioni subacquee del vulcano.

 

tonga tsunami dopo eruzione vulcano

Ma l'eruzione di ieri è stata di entità anomala, almeno sette volte più grande di quelle precedenti. Solo risalendo indietro nel tempo al dicembre del 2014 si trova un'eruzione quasi altrettanto grave e allora la nuvola di fumo e detriti fu tale che per oltre una settimana i voli sul Pacifico dovettero essere deviati.

 

Secondo i vulcanologi dell'Università di Aukland, l'attività vulcanica di ieri rappresenta la più severa degli ultimi dieci anni. La scossa ha generato una colonna di fumo, vapore e cenere alta quasi 20 chilometri, con un diametro di oltre 200 chilometri. La nuvola ha coperto e oscurato le isole dell'Arcipelago, accompagnata anche da una pioggia di sassolini e detriti. Nella nazione di Tonga la situazione rimane ancora grave, manca la luce elettrica e non ci sono collegamenti telefonici.

 

eruzione a tonga vista dal satellite

NESSUNA VITTIMA Finora non si hanno notizie di vittime, ma le comunicazioni si sono interrotte circa un'ora dopo l'inizio dell'eruzione, quando il cavo che unisce l'arcipelago a Fiji è saltato.

 

Ci sono immagini su Twitter e altri social che provengono dall'isola principale dell'Arcipelago, Tongatapu, nelle prime fasi dell'eruzione, che dimostrano la forza dell'acqua che penetra in case e costruzioni, e anche in una chiesa, nella città dì Nakù Alofa.

 

eruzione e tsunami a tonga

La popolazione lungo la costa è fuggita quando sono suonate le campane dell'allarme, e molti sono stati evacuati dall'esercito, incluso il re, Tupou VI, il cui palazzo reale è vicino all'acqua, che è stato scortato da una colonna dell'esercito e della polizia.

 

Le isole sono in gran parte piatte quindi l'unica salvezza è stata di addentrarsi verso l'interno. I militari hanno distribuito acqua minerale, nel timore che la fuliggine e la cenere avessero inquinato le riserve idriche. Il regno di Tonga è una nazione di rara bellezza, composta di 169 isole, poco sfruttate dal turismo, a est dell'Australia e a 1800 chilometri a nord della Nuova Zelanda. E' formata da tre gruppi di isole, di cui il più popoloso è quella a sud, raggruppato intorno a Tongatapu. Il vulcano si trova a 65 chilometri da quest' isola, la principale di tutto l'arcipelago di Tonga. L'eruzione di ieri è durata 8 minuti.

tsunami dopo l'eruzione a tonga 2

 

Un gruppo di scienziati dei Tonga Geological Services hanno registrato «massicce esplosioni, tuoni e lampi intorno al vulcano dopo che era cominciata l'eruzione». Secondo la testimonianza di un abitante dell'isola, il dottor Faka' iloatonga Taumoefolau, che ha postato immagini su Twitter: «Si può letteralmente sentire il rumore del vulcano che erutta, ed è un rumore ben violento. Piovono cenere e sassolini, il buio ci ha avvolti». Una signora residente di Tongatapu, Mere Taufa, ha descritto l'acqua che entrava nella sua casa: «Entrava a onde, mentre sentivamo esplosioni tutt' intorno. Mio fratello era convinto che fossero bombe!»

tsunami dopo l'eruzione a tonga

 

eruzione a tonga vista dal satellite eruzione a tonga vista dall alto

tsunami dopo l'eruzione a tongaeruzione a tonga vista dal satellite 2eruzione a tonga vista dal satellite 1

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…