infermiere

“LE CONDIZIONI DI LAVORO SONO INSOSTENIBILI: STIPENDI PIÙ BASSI RISPETTO AL RESTO D'EUROPA, TURNI MASSACRANTI, NESSUN TURN OVER E AGGRESSIONI CONTINUE” - NELL’ULTIMO SEMESTRE DEL 2021 SI SONO DIMESSI CIRCA 600 INFERMIERI, LA MAGGIOR PARTE DI CUI TRA I 30 E 50 ANNI - “NEGLI ULTIMI 13 ANNI ABBIAMO VISTO SOLTANTO UN AUMENTO DI 80 EURO LORDI AL MESE. COME SI PENSA DI TRATTENERE CHI GIÀ SVOLGE LA PROFESSIONE E DI ATTRARRE I GIOVANI?”

Francesco Pacifico per "il Messaggero"

 

stanchezza negli operatori socio sanitari

Seicento sono già andati via alla fine dello scorso anno. Altrettanti, se non di più, dovrebbero seguirli a breve. È in corso la grande fuga dagli ospedali da parte degli infermieri. E a lasciare non sono soltanto quelli che, prossimi all'età di ritiro, optano per il prepensionamento: nell'ultimo semestre del 2021 si sono licenziati tanti operatori tra i 30 e i 50 anni, che non riescono più a reggere la pressione. 

 

medico sotto stress per il covid

«Ma quest' anno - nota Stefano Barone, segretario del Nursind del Lazio - i numeri sono destinati solo ad aumentare». Sì, perché stando alle stime del principale di categoria, già negli ultimi mesi del 2021 «oltre 600 infermieri regolarmente assunti hanno deciso di dimettersi. Perché? Perché le loro condizioni di lavoro sono diventate insostenibili: stipendi più bassi rispetto al resto d'Europa, con lo Stato che non ha nemmeno erogato loro l'indennità straordinaria Covid da 75 euro, turni massacranti, nessun turn over e aggressioni continue, decine e decine al giorno soprattutto nei pronto soccorso». 

medici e infermieri sotto stress

 

Una situazione precedente al Covid, con la pandemia che però ha fatto da detonatore, come dimostra la decisione della categoria di scioperare venerdì prossimo, garantendo soltanto i servizi minimi. Seicento infermieri che si dimettono sono poco meno del 2 per cento dei 40mila iscritti nel Lazio all'ordine di categoria. 

 

Ma la percentuale, presa da sola, può essere fuorviante: anche perché negli ospedali della Capitale e dalla Regione mancavano già prima del Covid 5mila addetti, oltre 8mila sono quelli che quest' anno matureranno i requisiti per la pensione, senza dimenticare che mentre i malati e la domanda di sanità crescono (e non solo per il coronavirus) è molto difficile trovare nuovi infermieri sul mercato. Anche provandoli a reclutare all'estero, come si faceva in passato. 

infermiere stanco per il covid

 

Aggiunge Barone: «A licenziarsi è stata gente tra i 30 e i 50 anni. Soprattutto nel pubblico, ma anche nel privato. E tantissimi abbandonano dopo essere stati stabilizzati da poco, anche a fronte di uno stipendio che in entrata è sui 1.400 euro al mese. Non vorrei che qualcuno li accusasse di essere degli scansafatiche, perché parliamo di persone che ogni giorno fanno turni massacranti, non hanno alcun supporto (in primis psicologico), per non parlare dei rischi di natura sanitaria». Soltanto nell'ultimo mese, stando alle stime del Fnopi, la federazione che raccoglie tutti gli ordini, nel Lazio si sono contagiati in 3mila. 

 

infermieri 7

LE SOLUZIONI 

Come detto, è difficile trovare infermieri sul mercato. Per provare a frenare il problema la Regione ha concordato con i sindacati di scorrere gli ultimi posti ancora disponibili nella graduatoria del concorso per il Sant' Andrea - sono un migliaio - iniziando in questi giorni a chiamare gli idonei e a destinarli nelle strutture. A breve dovrebbe essere lanciato dall'Asl Roma2 un bando per reclutare altro personale, ma non è detto che basti.

CORONAVIRUS - INFERMIERI IN CORSIA

 

 «Intanto - fa notare Barone - negli ospedali di secondo livello, quelli che garantiscono ancora più specializzazioni, si fa fatica a fare i turni. E parlo del San Camillo, Tor Vergata, San Giovanni, Sant' Andrea o del Policlinico Umberto I. In ognuno di questi servirebbe almeno un migliaia di uomini e donne in più». 

le foto di medici e infermieri che lottano con il coronavirus

 

Venerdì mattina si terrà nei pressi di Torre Argentina un presidio della categoria, che per quel giorno ha proclamato 24 ore di sciopero. Andrea Bottega, leader del Nursind, nota che «la situazione di Roma è lo specchio di quanto accade in tutta Italia. Ovunque la categoria è sempre più demotivata. Il nostro è un lavoro usurante e sottopagato: le buste paga degli infermieri pubblici sono sostanzialmente ferme: negli ultimi 13 anni abbiamo visto soltanto un aumento di 80 euro lordi al mese. Come si pensa di trattenere chi già svolge la professione e, nel contempo, di riuscire ad attrarre i giovani?».

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...