bill gates

“IL COVID FINIRÀ SOLO TRA DUE ANNI” – BILL GATES METTE DA PARTE L’OTTIMISMO E PROSPETTA UN AUTUNNO DURO IN ATTESA DI UN VACCINO: “SE NON AVREMO INTERVENTI IL NUMERO DEI MORTI, ANCHE NEGLI USA, TORNERÀ AI LIVELLI DELLA PRIMAVERA. LA NOTIZIA BUONA È CHE ABBIAMO DIVERSI VACCINI PROMETTENTI” – “TRUMP? GESTIONE DISASTROSA DELLA PANDEMIA. MOLTE SUE DICHIARAZIONI HANNO FATTO PERCEPIRE IL VACCINO COME UNA QUESTIONE POLITICA” – E SUI NO VAX…

Paolo Mastrolilli per "La Stampa"

 

BILL GATES

Stavolta Bill Gates mette da parte il suo abituale tatto: «È increscioso che molte dichiarazioni del presidente Trump abbiano fatto percepire il vaccino contro il Covid come una questione politica». Poi boccia la risposta americana alla pandemia, disastrosa, e avverte che l'autunno minaccia di riportarci ai drammi della primavera, se non ci saranno gli interventi necessari.

 

Però è ottimista sui vaccini, prevedendo che almeno tre saranno autorizzati entro la fine dell'anno, anche se per vedere la vera fine del virus dovremo aspettare il 2022. Gates ci parla dal suo ufficio, durante una video conferenza con cinque media europei, tra cui La Stampa in esclusiva per l'Italia.

 

 

bill gates

L'occasione è il «Goalkeepers report», rapporto che la sua Fondazione prepara ogni anno alla vigilia dell'Assemblea Generale dell'Onu, per monitorare la realizzazione dei 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile: «Tristemente, quest' anno parliamo degli arretramenti provocati dalla pandemia.

 

L'impatto sulla salute è un passo indietro di 25 anni, e la povertà estrema è cresciuta del 7%. Dobbiamo fermare il virus, ma serve la collaborazione globale. Lavorare insieme per creare il vaccino, condurre i trial, produrlo, distribuirlo. L'accesso farà la differenza. Secondo gli studi dalla Northeastern University, se i primi due miliardi di dosi andranno solo ai Paesi ricchi, avremo il doppio dei morti».

 

BILL GATES

È ottimista o pessimista sullo stato della pandemia?

«Pessimista su come sarà l'autunno nell'emisfero settentrionale. Se non avremo interventi il numero dei morti, anche negli Usa, tornerà ai livelli della primavera. La notizia buona è che abbiamo diversi vaccini promettenti, e potrebbero ricevere l'autorizzazione all'uso di emergenza dalla Fda o dalla Mhra entro fine anno, o certamente all'inizio del prossimo.

 

bill gates

Mi aspetto che due o tre l'avranno. Alcuni pensano prima di novembre (data delle presidenziali Usa, ndr), però non è probabile. La Pfizer è l'unica che potrebbe riuscirci, ma molti altri dovrebbero avere i dati dei test entro l'inizio dell'anno prossimo. Il primo vaccino potrebbe non essere quello definitivo, servirà altro lavoro sui secondari. La Gates Foundation è concentrata su quelli che possono essere prodotti in grande scala, con un costo basso, fra 2 e 3 dollari a dose.

BILL GATES

 

Ciò include AstraZeneca Oxford, Novavax, Johnson & Johnson e Sanofi. Cerchiamo di vedere se funzionano, e costruiamo una capacità di produzione globale, per oltre un miliardo e mezzo di dosi all'anno. Lavoriamo con produttori nei Paesi in via di sviluppo, tipo il Serum Institute in India. Se saranno efficaci, anche con un livello di vaccinazione del 60% fermeremo la diffusione esponenziale della malattia. Il prossimo anno porteremo giù il numero dei morti, e nel 2022 la pandemia finirà».

 

Non c'è il rischio del «nazionalismo dei vaccini»?

bill gates

«Gli Usa sono contraddittori. In termini di ricerca hanno dato più soldi di tutti gli altri messi insieme, moltiplicati per due; per la produzione nei Paesi poveri non si sono mossi. Io spero ancora che questa amministrazione, o un'altra che verrà, lo faccia, dedico molto tempo affinché succeda. Intanto gli europei e altri ci sono. Il beneficio è enorme, sono miliardi spesi per risparmiare trilioni. Anche i Paesi che hanno risposto meglio, tipo Giappone e Corea de Sud, hanno capito che evitare il ritorno dell'infezione è difficile, se la pandemia non finisce su base globale».

bill gates da giovane

 

 Avremo più morti dirette o indirette?

«Dirette nei Paesi ricchi, indirette in quelli poveri. Nel 2022 finiranno i decessi, ma serviranno fra 2 e 3 anni per sanare i danni alla salute globale. Per sanare quelli economici, i Paesi che non possono aumentare il debito avranno bisogno di un decennio».

 

 Cosa risponde ai No vax che l'attaccano?

«Mi chiedo come abbiano scoperto il mio complotto.. ».

Sul serio.

«Questa storia è così bizzarra, che quasi dovresti trattarla con umorismo. Però è un problema molto grave, perché se ci accusi di fare cose diaboliche limiti il nostro lavoro. Poi la gente non mette le maschere o rifiuta il vaccino. Per raggiungere l'immunità servirebbe che lo facesse almeno il 60% della popolazione, ma sarebbe meglio l'80 o il 90%.

 

bill gates sul lago di como

Negli Usa, però, il 40% della popolazione non è convinta. Ironicamente, in maggioranza sono elettori repubblicani. Per superare il problema dobbiamo garantire che il processo di approvazione dell'Fda non sia influenzato politicamente, essere super trasparenti, scegliere il rimedio migliore, guardare tutti gli effetti collaterali. I vaccini sono miracolosi, hanno eliminato malattie come vaiolo, morbillo, ora la polio. Il messaggio positivo non è interessante come la paura, sempre esistita, ma queste teorie cospirative sono un fatto nuovo, perché combinano la pandemia ai media digitali».

 

Gli argomenti razionali possono prevalere?

bill gates

«Quali altre opzioni abbiamo? Non posso contrastarli con follie alternative, ho solo la scienza. Il fatto che alcuni politici stiano denigrando pesantemente i media è un fenomeno pauroso. Anche Fox News ha aiutato a diffondere queste voci. I digital media cercano di tagliarle, ma non hanno successo: un video folle sulla presunta cura del Zithromax è stato visto da oltre dieci milioni di persone, prima di essere bloccato».

 

Gli Usa hanno rifiutato di partecipare all'iniziativa Covax.

no vax

 «L'amministrazione non collabora con l'Oms. Sono in disaccordo, lo considero un errore, partecipo a discussioni intense per fare in modo che i soldi ci siano. Se non avverrà sarà increscioso, ma il resto del mondo dovrà farsi avanti, perché il ritorno economico è enorme. L'idea che l'investimento su un rimedio, che costa 6 dollari per le due dosi necessarie, sia bloccato perché gli Usa si comportano in modo singolare non ha senso. Le discussioni con gli europei sono avanzate, il vaccino sarà finanziato».

 

donald trump

Trump lo vuole prima delle elezioni, ma i ceo di 9 aziende farmaceutiche si sono impegnati a distribuirlo solo se sicuro.

«Due vaccini potrebbero avere i dati per fine ottobre, Pfizer e Moderna, ma è improbabile. La nostra fondazione ha investito molto sulla tecnologia rna, però per questa pandemia la possibilità di produrla su larga scala è bassa. Perciò ci siamo concentrati su AstraZeneca Oxford, Novavax, Johnson & Johnson e Sanofi.

 

Per almeno tre di questi vaccini l'autorizzazione d'emergenza arriverà entro fine anno, e se dovessero fallire speriamo che altri funzionino, perché il livello di anticorpi visto nella fase 2 dei trial è molto buono. Non è una questione politica. È increscioso che molte dichiarazioni di Trump l'abbiano fatta percepire così, ma l'annuncio dei 9 ceo è stato appropriato».

bill gates con un barattolo pieno di cacca

 

Perché proprio gli Usa, e altri Paesi sviluppati come Regno Unito e Italia, hanno avuto così tanti problemi?

«Tutti si aspettavano che noi avremmo dato la risposta migliore, perché mettiamo più soldi di chiunque altro nella sanità. I CDC erano i migliori al mondo. È ironico che uno chieda: c'è qualche Paese che influenza l'Oms nei corridoi? Certo, gli Usa. Se vai a vedere la percentuale di dipendenti stipendiati dai CDC, non esiste un altro organismo Onu più associato ad un singolo Paese.

bill gates

 

Ed è una cosa buona. Per quanto poi riguarda gli Usa, la situazione dei tamponi è ancora un disastro completo. I CDC hanno preparato esami che non funzionavano, bloccando gli altri. I risultati che arrivano dopo 24 ore non andrebbero rimborsati: non è una cosa logisticamente difficile, si può fare anche a casa. Poi si parla tanto del blocco dei voli dalla Cina, ma dopo che è stato imposto sono arrivate almeno 40.000 persone senza controlli: ha avuto un impatto zero.

 

Nel frattempo l'epidemia veniva dall'Europa, ma nulla è stato fatto abbastanza rapidamente per fermarla. È una storia molto triste. Ora c'è confusione anche con le terapie. Il plasma era incoraggiante, ma nessuno sa quanto sia davvero efficace. Siamo sorpresi da quanto siano andate male le cose. Quando sarà finta, gli Usa dovranno fare un esame molto approfondito, per capire come prepararsi alla prossima pandemia».

BILL GATESBILL GATESbill gatesBILL GATES donald trumpbill gates 2

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…