vito crimi giuseppe conte luigi di maio alessandro di battista davide casaleggio enrica sabatini

“FINCHÉ CI SARÀ VITO CRIMI LE POSSIBILITÀ DI ACCORDO SARANNO ZERO” – LA SOCIA DI ROUSSEAU ENRICA SABATINI METTE ZIZZANIA NEL M5S: “SERVE UN INTERLOCUTORE SERIO E LEGITTIMATO. PROBABILMENTE L’UNICO POTREBBE ESSERE LUIGI DI MAIO, UN DECISIONISTA, A DIFFERENZA DI TANTI PROCRASTINATORI SERIALI” – “NON POSSIAMO DARE I DATI DEGLI ISCRITTI PERCHÉ VIOLEREMMO LA LEGGE. IL VOTO PER IL COMITATO DIRETTIVO È L'UNICO MODO PER FARE LE COSE GIUSTE NEL MODO GIUSTO” (E SEGARE LE GAMBE ALLA LEADERSHIP DI CONTE, GIÀ AZZOPPATA)

Emanuele Buzzi per il “Corriere della Sera”

 

enrica sabatini 4

Enrica Sabatini, c'è una trattativa in corso tra il M5S e Rousseau. È possibile un accordo?

«Fino che ci sarà Vito Crimi saranno zero. Da 10 mesi, fa saltare ogni possibile serena collaborazione. Purtroppo se cerchi autorevolezza politica in un foglio di un tribunale, si arriva alla situazione imbarazzante che viviamo oggi».

 

Si possono evitare le vie legali?

LUIGI DI MAIO ENRICA SABATINI

«È necessario un interlocutore serio e legittimato. Probabilmente oggi l'unico potrebbe essere Luigi Di Maio che è il fondatore, insieme a Davide Casaleggio, dell'associazione Movimento 5 Stelle, conosce Rousseau perché ha guidato il M5S con il suo supporto e, inoltre, è un decisionista a differenza di tanti procrastinatori seriali».

 

Quali sono gli ostacoli in questa fase?

VITO CRIMI GIUSEPPE CONTE

«Gli stessi vissuti per tutta la reggenza di Crimi: forzature di regole, promesse vuote e tradimenti di principi. Dal non votare il capo politico, come da statuto, perché avrebbe vinto Di Battista, al tradire le decisioni degli iscritti agli Stati generali, dal far votare quesiti faziosi fino alla richiesta, pochi giorni fa, di consegnare l'elenco degli iscritti violando la normativa sulla privacy».

 

Avrete avuto anche voi delle responsabilità in questi quindici mesi di gestione ...

enrica sabatini davide casaleggio max bugani

«Sì, abbiamo fatto l'errore di non andare via subito, visto che era chiaro l'obiettivo di azzerare la democrazia interna eliminando anche Rousseau e di usarlo come foglia di fico per tutti i problemi.

 

Ancora oggi si mantiene la controversia alta con Rousseau solo perché serve l'innesco cognitivo per creare il nemico comune utile a compattare il gruppo parlamentare e per giustificare ritardi e inadeguatezza politica».

 

Avete ventilato un voto per il comitato direttivo: ma non è già stata superata questa fase?

BEPPE GRILLO E GIUSEPPE #CONTE

«Il voto per il comitato direttivo è l'unico modo per fare le cose giuste nel modo giusto. Garantirebbe un rappresentante legale, il rispetto delle scelte degli iscritti e dello Statuto e darebbe vita a un organo legittimato che possa dare impulso al percorso politico.

 

Nulla vieta di immaginare, poi, un nuovo ruolo che consenta a Giuseppe Conte di portare il suo valore nel Movimento. Tutto questo senza violare regole o fare forzature».

 

Riconoscete Conte come leader del M5S? Trattereste con lui?

DAVIDE CASALEGGIO ALESSANDRO DI BATTISTA

«Abbiamo parlato anche con Conte. Ma mentre lui garantiva, anche pubblicamente, che i debiti sarebbero stati onorati, Crimi inviava email per dire che il M5S non li avrebbe invece riconosciuti. Capisce che una modalità di dialogo così schizofrenica è insostenibile?».

 

Conte intanto vi chiede di restituire al M5S i dati degli iscritti: perché non lo fate?

ARTICOLO DI ALESSANDRO DI BATTISTA SUL BLOG DELLE STELLE

«Perché violeremmo la legge non avendo oggi il M5S un rappresentante legale. Quando sarà definito e potremo operare, quindi, nel rispetto della legge e a tutela degli iscritti, lo faremo sicuramente. La gestione dei dati è anche un onere enorme per Rousseau che deve garantire i servizi per legge e deve anche pagarli visto il M5S si rifiuta di farlo. Oltre al danno, anche la beffa».

 

Si parla di un futuro partito di Rousseau. Qualcuno accosta anche Alessandro Di Battista a voi.

«Rousseau sarà uno spazio aperto, laico e sempre più decentralizzato e ognuno potrà costruire il proprio progetto politico. Siamo nell'era della Platform Society e le nuove generazioni andranno oltre i partiti, ma anche oltre i movimenti.

grillo enrica sabatini

 

Saranno le piattaforme digitali a definire le strutture sociali e politiche del futuro e a promuovere le relazioni e le idee che nasceranno dal basso. Il futuro della politica e della partecipazione civica nei prossimi dieci anni è questo, e noi saremo sicuramente lì per costruirlo».

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