tiziano pellonara

“UN GRATTINO MI HA CAMBIATO LA VITA” - A JESI UN MENDICANTE VINCE 300 MILA EURO CON UN GRATTA E VINCI DA 5 EURO: "NIENTE LUSSI, OFFRO UNA CENA AGLI AMICI" - PER TRE ANNI E MEZZO L’UOMO, RIMASTO DISOCCUPATO DOPO UNA VITA DA OPERAIO, HA RACCOLTO 20 EURO AL GIORNO CON PICCOLI SHOW AI SEMAFORI - "LA PRIMA COSA CHE HO FATTO CON I SOLDI? UNA..."

Franco Giubilei per la Stampa

 

tiziano pellonara

Se è vero che «la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo», come teorizzava "Freak" Antoni, la storia di Tiziano Pellonara sembra fatta apposta per dimostrare il contrario: sessantenne, rimasto disoccupato dopo una vita da operaio, si era inventato un piccolo one-man show che andava in scena tutti i giorni a un semaforo di Jesi per mettere insieme la cifra necessaria a pagarsi pranzo, cena e sigarette.

 

È andata avanti così per tre anni e mezzo finché, un mese fa, un Gratta e vinci da 5 euro acquistato alla tabaccheria delle Logge, nella sua cittadina, gliene ha regalati 300 mila in una botta sola (anche se col 20% di tasse la somma effettiva è scesa a 240mila).

 

tiziano pellonara

Incredulo e felice, si è tagliato barba e capelli che lo avevano trasformato in una riedizione vivente di Babbo Natale, è andato a ringraziare la tabaccaia con un assegno e stasera offrirà la cena a una cinquantina di amici che in questi anni non gli hanno mai voltato le spalle, compresi gli automobilisti habitué del semaforo che ogni giorno gli davano qualche moneta per i suoi spettacoli.

 

Ora che la Dea bendata gli ha cambiato la vita, la sua gioia è incontenibile: «È tutto vero! Il 16 agosto scorso ho preso un "grattino" da 5 euro, un miliardario, il classico, e ho vinto 300mila euro. Non lo facevo d'abitudine, prendevo sempre quello da un euro, non è che avessi molti soldi Diciamo che quei cinque euro li ho investiti bene».

 

tiziano pellonara

Da quando ha perso il lavoro, Tiziano è tornato a vivere con la madre 88enne, che soffre di demenza senile e ha bisogno di essere accudita. Le sue vicende lavorative somigliano a quelle di tanti altri rimasti prigionieri nelle maglie della crisi economica: «Per vent' anni ho fatto l'operaio alla Angelini a Jesi, producevamo pannolini Lines e Pampers, ma lo stabilimento ha chiuso e mi sono dovuto spostare alla sede di Pescara, dove sono rimasto cinque-sei anni. Poi la fabbrica ha chiuso anche lì e mi sono ritrovato disoccupato».

 

Qualche lavoretto sempre più saltuario, poi il ricorso a piccoli prestiti e infine, «stufo di chiedere soldi agli amici e di raccattare cicche in terra», ecco l'idea di intrattenere la gente ferma al rosso a un incrocio di Jesi: «È stato tre anni e mezzo fa, ho iniziato lanciando un normale cappellino in aria, poi facevo il giro fra le macchine e chi voleva mi dava qualcosa. I bambini piccoli ne andavano matti, erano loro i miei finanziatori. Tutti i giorni riuscivo a raccogliere 20 euro, quanto mi bastava per mangiare, caffè e sigaretta, e mi fermavo».

 

Col tempo, lo spettacolo è diventato un cabaret volante: «Dal lancio del cappello sono passato a un foglio bianco con battute sui politici e sul calcio, come quella sul triplete mai vinto dalla Juve, che mi garantiva le offerte di interisti e milanisti, o quelle su "Giggino" e il Capitano. Gradivano soprattutto le donne, mi dicevano che le facevo ridere. I bimbi invece mi prendevano per Babbo Natale».

 

La pioggia inaspettata di quattrini che gli hanno improvvisamente gonfiato il portafogli sembra non avergli dato alla testa: «La prima cosa che ho fatto con i soldi della vincita? Mi sono comprato un paio di scarpe, dei pantaloni, una cintura, mi sono fatto barba e capelli, ho anche acquistato un orecchino. Mi sono reso conto che non avevo più niente Penso che andrò qualche giorno al mare, qualche giorno in montagna, cose normali che si fanno in una vita normale.

tiziano pellonara

 

Di certo non andrò a comprarmi un'auto di lusso, invece prenderò una bicicletta, che per me è come una Ferrari. Non ho grandi ambizioni, voglio arrivare preparato alla pensione a 67 anni». Ma siccome gli amici non si dimenticano, stasera ne inviterà qualche decina al ristorante a festeggiare l'evento che gli ha raddrizzato l'esistenza: «Il proprietario è un mio amico, ci saranno i titolari della tabaccheria e quelli che in questi tre anni e mezzo mi hanno sempre dato qualcosa al semaforo, quelli che mi hanno aiutato. Era il minimo che potessi fare per ringraziarli».

tiziano pellonara

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…