putin zelensky guerra mafia russo ucraina

“LA GUERRA HA UNA SUA VOCAZIONE MAFIOSA DIETRO IL MASCHERAMENTO DEL CONFLITTO CON NATO E EUROPA” – SAVIANO SI CHIEDE SE LA STORICA ALLEANZA TRA MAFIA RUSSA E UCRAINA SI STIA ROMPENDO – I TRAFFICI COMUNI DI GAS E DROGA SUL MAR NERO EVITAVANO IL CONFLITTO. IL TENTATIVO DEGLI UCRAINI DI SFILARSI DALL'EGEMONIA RUSSA HA ROTTO L'EQUILIBRIO - DIETRO LE PAROLE DI PUTIN SUGLI UCRAINI “DROGATI” C’E’ IL RIFERIMENTO AL NARCOTRAFFICO CHE HA LE BASI NEL PAESE INVASO DALLA RUSSIA. MA "MAD VLAD" FINGE DI IGNORARE CHE È LA MAFIA RUSSA AD ORGANIZZARLO…

Roberto Saviano per il "Corriere della Sera"

 

putin

Quando nel marzo 2016 chiesi a Garry Kasparov, uno dei più grandi scacchisti della storia, il ruolo della mafia russa, lui rispose: «Tanto, sulle questioni fondamentali agiscono sempre su ordine del vertice».

 

E chi è il vertice? «Ovviamente, Vladimir Putin», mi rispose Kasparov. Mi chiedo come sia possibile che nel dibattito internazionale sia del tutto assente la domanda fondamentale: qual è il ruolo delle organizzazioni mafiose in questa guerra? Ciò che per decenni ha tenuto unite Ucraina e Russia è la mafia. E questa guerra è una guerra che ha la sua vocazione mafiosa dietro il mascheramento geopolitico del conflitto con la Nato e l'Europa. Guardare come si stanno comportando i clan mafiosi significa capire la guerra. La criminalità organizzata russa e ucraina da sempre sono state gemelle.

 

Sergej Michajlov

La più importante organizzazione mafiosa russa, la Solncevskaja bratva , è governata da una diarchia: il russo Sergej Michajlov, detto «Michas», e l'ucraino Semyon Mogilevich, detto «The Brain».

 

Per comprendere la loro potenza economica riporto alcuni dati da studi condotti fra il 1996 e il 2011 dall'Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine: 1 miliardo di dollari è il guadagno annuale dall'esportazione di eroina in Cina, 8 miliardi i proventi della mediazione della vendita dell'eroina afghana, 620 milioni di dollari il profitto ricavato dal legname russo tagliato illegalmente per il mercato cinese delle costruzioni.

 

semyon mogilevich

Il gas Cos' è che ha permesso nei decenni passati che si creasse la grande alleanza politica russo-ucraina delegandola alle mafie? La risposta unica è: il gas. La società di intermediazione di gas, RosUkrEnergo (che ha sede in Svizzera e il cui 50% delle azioni è del colosso russo Gazprom), fu creata nel 2004 dall'ex presidente ucraino Leonid Kuchma e da Vladimir Putin: trasportava il gas dal Turkmenistan alla Naftogaz, la società nazionale ucraina di petrolio e gas;

 

Naftogaz doveva comprare da questa società di intermediazione russa e doveva vendere solo in Ucraina il gas. La RosUkrEnergo che vendeva gas agli ucraini lo vendeva a un prezzo più alto rispetto a quello di mercato, e obbligando tra l'altro a darlo gratuitamente alle zone filorusse di Crimea e Donbass. I tre pilastri L'alleanza si basava sui tre pilastri: Mogilevich, il boss ucraino ai vertici della mafia russa, l'appoggio di Vladimir Putin e quello di Dmytro Firtash. Quest' ultimo era l'intermediario tra Gazprom e il primo ministro ucraino (dal 2002 al 2007 e poi dal 2010 al 2014) Viktor Janukovyc.

 

zelensky

L'alleanza mafiosa sotto il potere della Solncevskaja bratva non garantiva solo la distribuzione dei dividendi della RosUkrEnergo (dal 2005 al 2007, 1.753 miliardi di dollari) ma rubando il gas in transito attraverso l'Ucraina verso altri Paesi permetteva alle varie bratva mafiose di venderlo di contrabbando alle società di importazione gas di mezzo mondo. Guadagnavano dal gas legale e dal gas rubato (a carico dei contribuenti ucraini che dovevano pagarlo). L'Ucraina era trattata come una colonia da cui estrarre grandi rendite senza pagare le tasse; i fondi venivano depositati in paradisi fiscali offshore. Firtash è fuggito dall'Ucraina, rifugiandosi in Austria per evitare l'estradizione, ed è accusato negli Stati Uniti di corruzione per 500 milioni di dollari. Era legato al presidente della campagna di Trump, Paul Manafort. È Firtash stesso ad aver svelato che l'alleanza russo-ucraina si basava su un accordo mafioso, lo sappiamo grazie ai preziosi documenti pubblicati da Wikileaks: in un incontro riservato con l'ambasciatore Usa William Taylor, nel 2008, ammise che era Mogilevich il vero potere della società di intermediazione.

 

vladimir putin.

L'«imprevisto» Maidan Cosa ha interrotto questo schema del gas mafioso che ingabbiava l'Ucraina? L'imprevisto che persino Solncevskaja bratva non poteva prevedere è stata la rivoluzione di piazza Maidan del 2014. L'inaspettata insurrezione del popolo ucraino legato al desiderio europeista fece saltare il banco dell'accordo mafioso. L'Europa, sotto il ricatto del gas russo, lasciò sola l'Ucraina in questa nuova stagione di indipendenza ma soprattutto di liberazione dal potere mafioso. I vory (padrini) stanno approfittando della tensione al confine tra Ucraina e Russia per aumentare il proprio potere.

roberto saviano

 

La Crimea è il centro del contrabbando tra Europa e Russia. Il Mar Nero e Odessa sono i grandi spazi in cui circolano la benzina venduta di contrabbando, tonnellate di carbone venduto illegalmente caricato su navi pronte a dirigersi in mezzo mondo, eroina, oro. Tutto ciò che può evadere il peso del fisco in cambio di una tassa ai vory mafiosi passa per qui. La giornalista russa Yuliya Polukhina fa una sintesi chiara: «I beneficiari di questa guerra sono i politici, gli oligarchi e i gangster. Carbone, oro, benzina e tabacco. Questo è ciò per cui si battono nell'Ucraina orientale».

 

vladimir putin

La conquista del Donbass e della Crimea è servita soprattutto a proteggere gli affari mafiosi. Gli affiliati hanno innescato un'insurrezione per poter creare repubbliche autonome a Donetsk e Lugansk, ma non sono altro che repubbliche di mafiosi, governate per procura da Mosca. L'ombra della scissione Putin nell'accusa alle autorità ucraine le definisce «banda di drogati e neonazisti». Quel passaggio sui «drogati» è chiaramente riferito al ruolo che l'Ucraina svolge nell'economia del narcotraffico ma finge di ignorare che è la mafia russa ad organizzarlo. Ma potrebbe esserci di più, forse i cartelli ucraini si stanno sfilando dalla storica alleanza con le bratva di Mosca? La mafia ucraina è in scissione come il Paese? Ha deciso di non sottostare ai gruppi crimeani? Di sottrarsi al dominio delle famiglie di Donetsk? Questo è il vero tema da comprendere nelle prossime ore.

VLADIMIR PUTIN RIDEvladimir putinVLADIMIR PUTINvladimir putin

Ultimi Dagoreport

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)