julian assange all assemblea del consiglio d europa a strasburgo

“HO PATTEGGIATO IL REATO DI GIORNALISMO” - JULIAN ASSANGE HA SCELTO L’ASSEMBLEA DEL CONSIGLIO D’EUROPA, A STRASBURGO, PER IL SUO PRIMO DISCORSO DA UOMO LIBERO: “HO SCELTO LA LIBERTÀ PIUTTOSTO CHE UNA GIUSTIZIA IRREALIZZABILE, DOPO ESSERE RIMASTO DETENUTO PER MOLTI ANNI E CON LA PROSPETTIVA DI RISCHIARE UNA CONDANNA A 175 ANNI. NON SONO LIBERO PERCHÉ IL SISTEMA HA FUNZIONATO. PER ME C’È STATO UNO SFORZO GLOBALE SENZA PRECEDENTI, BISOGNA AIUTARE CHI HA MENO VISIBILITÀ. IL MONDO? MI STO RIABITUANDO A MIA SUOCERA…”

Estratto dell’articolo di Stefania Maurizi per “Il Fatto Quotidiano”

 

julian assange all assemblea del consiglio d europa a strasburgo 5

“Il mio riadattarmi al mondo comporta anche alcune novità positive, ma cose complicate: diventare di nuovo padre, di nuovo marito e riavere a che fare con una suocera… (ride), no è una persona deliziosa”.

 

A Strasburgo, assemblea del Consiglio d’Europa, Julian Assange riesca anche a scherzare. […] “Tutti gli sforzi fatti nel mio caso (quelli dei parlamentari, dei capi di Stato, dei primi ministri, del papa, dei funzionari delle Nazioni Unite, dei diplomatici, dei sindacati, di professionisti legali, medici, accademici, attivisti) non avrebbero dovuto essere necessari.

 

julian assange all assemblea del consiglio d europa a strasburgo 3

Nessuna dichiarazione, risoluzione, rapporto, film, articolo, evento, raccolta fondi, proteste e lettere avrebbero dovuto essere necessarie. Eppure sono state necessarie, perché senza di esse, io non avrei mai rivisto la luce del sole.

 

Questo sforzo globale senza precedenti è stato necessario perché le protezioni legali esistenti, in molti casi esistono solo sulla carta o non sono efficaci in nessun periodo di tempo anche remotamente ragionevole. Alla fine, io ho scelto la libertà piuttosto che una giustizia irrealizzabile, dopo essere rimasto detenuto per molti anni e con la prospettiva di rischiare una condanna a 175 anni, senza alcun rimedio.

 

julian assange all assemblea del consiglio d europa a strasburgo 4

La giustizia per me è preclusa, perché il governo americano, nello scrivere l’accordo di patteggiamento, ha insistito sul fatto che io non potrò presentare appello alla Corte europea dei Diritti dell’Uomo e neppure presentare una richiesta Foia [per scoprire cosa il governo americano, ndr] mi ha fatto nel corso del procedimento di estradizione. Voglio essere completamente chiaro: io non sono libero perché il sistema ha funzionato.

 

Sono libero oggi perché, dopo anni di prigionia, ho patteggiato il reato di giornalismo. Spero che questa mia testimonianza oggi serva a mettere in evidenza la debolezza del sistema di protezione oggi esistente e ad aiutare coloro che hanno casi che godono di meno visibilità del mio, ma che si trovano in condizioni di uguale vulnerabilità”.

julian assange all assemblea del consiglio d europa a strasburgo 1

 

Una saga legale, quella di Assange, che, dal 2010 – quando WikiLeaks ha iniziato a pubblicare i documenti segreti del governo americano – è andata avanti per 14 anni, tra detenzione arbitraria e carcere. […]

[…] È il suo primo discorso pubblico da quando è stato rilasciato il 24 giugno scorso, dopo un accordo di patteggiamento con il governo americano, che gli ha permesso di lasciare la prigione di Belmarsh a Londra, dove era rimasto incarcerato per cinque anni e due mesi.

[…]

 

julian assange all assemblea del consiglio d europa a strasburgo 2

Il fondatore di WikiLeaks ha testimoniato a Strasburgo su richiesta della Commissione affari legali e diritti umani dell’Assemblea del Consiglio d’Europa. La relatrice per i prigionieri politici, Thórhildur Sunna Ævarsdóttir – islandese e membro del gruppo Socialisti, democratici e verdi – ha lavorato molti mesi a un rapporto sull’impatto del caso Julian Assange sulla libertà di stampa. Il report verrà discusso e votato oggi e con onde d’urto che arriveranno a Washington e Londra. “WikiLeaks ha pubblicato e rivelato raccapriccianti esempi di crimini di guerra – dichiara ieri in aula la relatrice –. Purtroppo, invece di perseguire i responsabili dei crimini rivelati, gli Stati Uniti hanno deciso di perseguire il whistleblower Chelsea Manning e il giornalista Assange, e invece di mettere in galera i criminali di guerra, hanno messo in galera il whistleblower e il giornalista. Dobbiamo affrontare questa ingiustizia e imparare da essa, in modo che non si ripeta di nuovo”. Per questo Ævarsdóttir e la commissione Affari legali hanno chiamato a testimoniare Assange.

JULIAN ASSANGE IN AEREO

 

Con il suo rapporto sul caso Julian Assange, la relatrice Thórhildur Sunna Ævarsdóttir riconosce che la condizione del fondatore di WikiLeaks negli ultimi 14 anni è stata quella di un prigioniero politico e chiede la riforma dell’Espionage Act, in modo che non venga mai più usato contro i giornalisti. Ma Washington e Londra, che tanto hanno collaborato proprio per usarlo contro i giornalisti, come reagiranno?

julian assange dopo il patteggiamento a saipan, nelle isole marianne 3julian assange dopo il patteggiamento a saipan, nelle isole marianne 1julian assange dopo il patteggiamento a saipan, nelle isole marianne 4julian assange in aereojulian assange dopo il patteggiamento a saipan, nelle isole marianne 5julian assange dopo il patteggiamento a saipan, nelle isole marianne 6julian e stella assange in aereojulian assange entra nel tribunale di Saipanjulian assange entra nel tribunale di Saipanjulian assange atterra in australia 1

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?