claudio graziano

“HO PERSO LA STRADA” - NEL BIGLIETTO RITROVATO (INSIEME ALLA PISTOLA) VICINO AL CORPO DI CLAUDIO GRAZIANO, IL PRESIDENTE DI FINCANTIERI MORTO NELLA SUA CASA DI ROMA, C’ERA UN RIFERIMENTO ALLA MOGLIE, SCOMPARSA NELL’APRILE 2023 PER UN CANCRO - UN LUTTO CHE HA SEGNATO L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE – L’EFFETTO SUGLI ASSETTI DI FINCANTIERI: IL GOVERNO DOVRÀ A BREVE INDIVIDUARE IL SUO SUCCESSORE PER IL RUOLO DI PRESIDENTE (LE DELEGHE SONO PASSATE AD INTERIM ALL'AD FOLGIERO)…

Andrea Ducci per corriere.it - Estratti

Claudio Graziano

 

L’allarme lo ha dato un carabiniere della sua scorta che aveva la copia delle chiavi dell’appartamento dove abitava il generale Claudio Graziano, nominato due anni fa alla presidenza di Fincantieri.

 

Nella notte tra domenica e lunedì nella palazzina, a pochi passi dall’ospedale militare del Celio, nessuno pare avere udito rumori o colpi particolari, ma è in quelle ore che Graziano avrebbe deciso di togliersi la vita con la pistola trovata vicino al suo corpo.

 

A spiegare, almeno in parte, quanto accaduto è un biglietto lasciato dal generale ex capo di stato maggiore dell’Esercito italiano ed ex capo di stato maggiore della Difesa, nato settanta anni fa a Torino. Poche righe per esplicitare di avere «perso la strada» dopo la morte della moglie avvenuta nell’aprile del 2023.

 

Un lutto che ha segnato lo stato d’animo di Graziano, rimasto vedovo e senza figli [...]. La cerimonia verrà fissata nei prossimi giorni, non appena la procura di Roma, che ha aperto come atto dovuto un fascicolo di indagine per istigazione al suicidio, darà il via libera.

claudio graziano

 

Nel frattempo nelle ore successive alla scomparsa di Graziano è stato un susseguirsi di messaggi che rendono merito alla sua lunga e prestigiosa carriera militare: oltre che capo di stato maggiore ha guidato la missione delle Nazioni Unite in Libano e, più di recente, il Comitato militare dell’Unione europea.

 

(…)

La scomparsa di Graziano ha un inevitabile effetto sugli assetti di Fincantieri, dove il governo dovrà a breve individuare il suo successore per il ruolo di presidente (le deleghe sono passate ad interim a Folgiero). Nei prossimi giorni la partita nomine, relativa al rinnovo dei vertici di Cdp, Rai e Fs, è probabile che si soffermi anche sul profilo più adatto, stabilendo se sarà ancora una volta un militare o meno.

 

MEZZO SECOLO IN MISSIONE DA ALPINO E DIPLOMATICO IL DOLORE DEI SUOI «SOLDATI»

Fabrizio Caccia per corriere.it - Estratti

 

Claudio Graziano

Al gabinetto della Difesa, ieri mattina, sono arrivate decine di telefonate, dal Libano e da Israele, perché laggiù a Naqoura dove il generale Claudio Graziano, da capo dell’Unifil, tra il 2007 e il 2010, aveva il suo quartier generale, ancora oggi in tanti, militari e civili, non l’hanno dimenticato.

 

(...)

 

E grande è il dolore adesso tra i militari italiani, semplici e graduati, che hanno lavorato con lui in 50 anni di carriera e che, in un ideale gigantesco picchetto d’onore, andranno a salutarlo al funerale, che dovrebbe celebrarsi venerdì nella Basilica di Santa Maria degli Angeli, a Roma, la chiesa degli addii solenni ai caduti di Nassiriya e dell’Afghanistan.

 

(...)

Da due anni Graziano aveva lasciato le Forze armate, era il presidente di Fincantieri e chi gli ha voluto bene racconta che «continuava a lavorare a 70 anni giorno e notte come aveva fatto da militare, anche se adesso aveva un motivo in più», quello di cercare di combattere l’enorme nostalgia che a ogni istante l’assaliva ripensando a Marisa, sua moglie, morta di cancro nell’aprile 2023 e sepolta al Verano, dove il generale Graziano per essere certo di starle sempre vicino aveva già comprato un loculo anche per sé. Finché ieri, forse stanco di tanta lotta, ha deciso di arrendersi.

CLAUDIO GRAZIANO

 

«Una coppia simbiotica, una storia d’amore degna di un film», la raccontano gli amici di una vita. «Le corse pazze dal McDonald’s di piazza di Spagna come due adolescenti per mangiarsi insieme un panino dopo il lavoro».

 

Lei, Marisa Lanucara, che l’ha sempre seguito dappertutto e si curava pure della sua dieta; lui che la chiamava da ogni angolo di mondo, che fossero le alture pericolose del Gulistan o il suo comodo ufficio a Bruxelles di capo del comitato militare dell’Ue (l’ultimo incarico prima di Fincantieri). «Non avevano figli ma per tanti soldati italiani in Libano fecero loro due da genitori», raccontano gli amici con le lacrime agli occhi. E poi l’amore per gatti e cagnolini, la passione di lui per la montagna, i libri di storia e il fumetto di Dylan Dog.

claudio graziano foto di bacco

 

Graziano era figlio di un dirigente delle Ferrovie, poteva fare altro e invece da ragazzo scelse proprio la vita militare. «Un visionario, uno che già molti anni fa parlava di esercito europeo, di pericolo cibernetico, uno che quando scoppiò la guerra in Ucraina disse subito che sarebbe durata a lungo», ricorda il tenente colonnello Paglia.

 

«Un duro ma con una sensibilità fuori dal comune — dice il generale Bettelli —. E con un grande carisma: faceva sentire al sicuro i suoi militari. E come fanno solo i veri leader era in grado di valorizzare i bravi, ne riconosceva il talento».

 

 

FINCANTIERI, ALL'AD FOLGIERO LE DELEGHE DI GRAZIANO

(ANSA) Le deleghe del presidente di Fincantieri sono state conferite all'ad e dg Pierroberto Folgiero, ad interim, fino alla sostituzione del presidente, dopo la morte di Claudio Graziano.

PIERROBERTO FOLGIERO CLAUDIO GRAZIANO

 

Lo ha deciso il consiglio di amministrazione riunito ieri in forma totalitaria. In applicazione del piano di successione del presidente del consiglio di amministrazione e dell'amministratore delegato approvato il 16 febbraio 2023, a Folgiero sono state conferite le deleghe su supervisione e coordinamento del sistema di controllo interno della società e delle sue controllate e inoltre supervisione e coordinamento delle attività di sviluppo e governo del sistema di security aziendale, anche in materia di tutela amministrativa del segreto di Stato e delle informazioni classificate e la gestione di rapporti e relazioni in materia di sicurezza industriale con l'Autorità nazionale per la sicurezza.

CLAUDIO GRAZIANO

 

Invece, la supervisione e il coordinamento della funzione internal audit rimangono in capo al cda. Il Generale Claudio Graziano non deteneva alcuna azione della società e inoltre non sono previsti indennità o altri benefici conseguenti alla cessazione della carica. (ANSA).

CLAUDIO GRAZIANO joachim gauck giorgio napolitano claudio grazianoCLAUDIO GRAZIANOJOSEP BORRELL CLAUDIO GRAZIANO

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…