giovanni angelo becciu

“HO DEI SOSPETTI SU QUALCUNO, SU CHI HA ORCHESTRATO TUTTO” - L’EX CARDINALE BECCIU SI SENTE VITTIMA DI UNA CONGIURA: I SOSPETTI DI TANTI, FUORI E DENTRO LE STANZE D'OLTRETEVERE, RICADONO SU UN LAICO GIÀ IN SERVIZIO IN VATICANO E CHE SI OCCUPAVA DI QUESTIONI FINANZIARIE E SU UN MONSIGNORE CHE ATTUALMENTE RISIEDE DENTRO LE MURA LEONINE… - IN SETTIMANA TORNA IL CARDINALE AUSTRALIANO GEORGE PELL CHE DOVREBBE AVERE SUBITO UN FACCIA A FACCIA CON IL PAPA…

Fabio Marchese Ragona per “il Giornale”

 

MONSIGNOR ANGELO BECCIU

«Ho dei sospetti su qualcuno, su chi ha orchestrato tutto, ma per il momento taccio, è il momento di pregare e sperare che tutto si risolva». Il cardinale Angelo Becciu si affida alla preghiera e all'affetto dei suoi più stretti amici in questo momento «di grande difficoltà» in cui, a dire di chi lo ha sentito nelle ultime ore, «spera di poter chiarire tutto col Papa, al quale rimane sempre e comunque fedele».

 

L'accusa di peculato non è stata ancora formalizzata e comunicata dalla magistratura vaticana al porporato sardo, che dal canto suo vorrebbe parlare «il prima possibile» con i magistrati di tutto ciò che Francesco gli ha contestato nella drammatica udienza del 24 settembre scorso: «Spero che, se qualche avviso deve arrivare, arrivi presto, già in settimana, per poter dire tutto ciò che so in modo da potermi difendere, ne ho diritto», dice il cardinale. In effetti, già in conferenza stampa, il porporato, aveva invocato il diritto all'innocenza, parlando di possibili «manipolazioni» e di «equivoci» da chiarire, in particolare col Papa.

 

Giovanni Angelo Becciu

Sullo sfondo rimane, però, l'identità della gola profonda, ma forse sono in due, che ha in qualche modo indirizzato le indagini degli investigatori papali sui flussi di denaro che da Roma hanno raggiunto la diocesi d'origine di Becciu, Ozieri, in Sardegna, per finanziare, con i soldi dell'Obolo di San Pietro, dei progetti benefici della cooperativa sociale del fratello del cardinale: i sospetti di tanti, fuori e dentro le stanze d'Oltretevere, ricadono su un laico già in servizio in Vaticano e che si occupava di questioni finanziarie e su un monsignore che attualmente risiede dentro le mura leonine.

 

Nel mirino degli inquirenti ci sarebbero, oltre alle vicende legate alla cooperativa del fratello e all'affare del palazzo di lusso a Londra, anche altre operazioni, contatti con uomini d'affari di vari Paesi europei e altri finanziamenti a società umanitarie con sede all'estero.

 

angelo becciu papa francesco

E poi c'è anche la partita che sta giocando il cardinale australiano George Pell che da Ministro delle Finanze del Vaticano, prima di far rientro in patria, nel 2017, per difendersi dalle accuse di pedofilia, aveva messo sotto la lente d'ingrandimento altre transazioni vaticane e aveva avuto degli scontri proprio con Becciu, tanto da aver sottoposto l'allora Sostituto della Segreteria di Stato ad una sorta di «interrogatorio» nel proprio ufficio e in presenza del suo segretario.

 

Da uomo libero il «ranger» australiano ha riallacciato i rapporti col Papa che, subito dopo la scarcerazione gli ha chiesto di raggiungerlo a Roma per incontrarlo in udienza. Il faccia a faccia, secondo persone vicine al porporato, potrebbe avvenire già nel corso di questa cruciale settimana, con le sacre stanze sempre più in fibrillazione e un'atmosfera che sembra aver riportato il Vaticano ai tempi del primo Vatileaks; «si fa ormai la conta degli amici e dei nemici del Papa - sussurrano dalle logge - il pontificato sembra perder ancora pezzi».

George Pell

 

Il «licenziamento» del cardinale Becciu, in effetti, complica, ancor di più, la vita di Francesco, che va avanti per la sua strada fidandosi ormai soltanto di pochi intimi (per lo più gesuiti o vecchi amici cardinali) per fare le nomine e risolvere i problemi: da un lato la riforma della Curia che ancora non decolla, tra dicasteri da accorpare e altri porporati da salutare e dall'altro la diffidenza sempre più crescente dei fedeli, con relativo calo esponenziale delle offerte. Con questo nuovo scandalo che riguarda l'Obolo di San Pietro, a una settimana esatta dalla giornata della colletta, il prossimo 4 ottobre, le casse per la carità del Papa, questa volta, potrebbero soffrire più del solito.

Ultimi Dagoreport

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)