laura ziliani

“LAURA ZILIANI SAPEVA DEL TRIANGOLO AMOROSO TRA LE FIGLIE E MIRTO MILANI” – A “QUARTO GRADO”, UN’AMICA DELLA VIGILESSA UCCISA SGANCIA LA BOMBA: LA DOPPIA RELAZIONE DEL RAGAZZO CON PAOLA E SILVIA SPAVENTAVA LA VITTIMA CHE AVREBBE CONFESSATO LE SUE PREOCCUPAZIONI A UNA PERSONA A LEI VICINA – IL SINDACO DI TEMÙ: “LAURA GIUDICAVA MIRTO UN CATTIVO PARTITO. DICEVA CHE STAVA MANIPOLANDO LE SUE FIGLIE” – MA PER GLI INQUIRENTI IL MOVENTE DELL’OMICIDIO RIMANE IL PATRIMONIO…

Giorgia Venturini per "www.fanpage.it"

 

LAURA ZILIANI E LE FIGLIE

"Laura Ziliani sapeva del triangolo amoroso tra le due figlie Paola e Silvia e Mirto Milani, ufficialmente il fidanzato della maggiore. Lo aveva confessato a un'amica". È l'ultimo colpo di scena del giallo sull'omicidio dell'ex vigilessa di Temù rivelato nella puntata di ieri di "Quarto Grado". A confessare il triangolo sentimentale erano stati gli stessi tre protagonisti, ora tutti in carcere con l'accusa di omicidio, agli investigatori.

 

MIRTO MILANI, IL FIDANZATO DELLA FIGLIA MAGGIORE DI LAURA ZILIANI

Sia la 19enne Paola Zani che il 26enne originario del Lecchese, spiegando ai militari perché il loro cellulare era stato consegnato ripulito da qualsiasi contenuto, avevano precisato che si vergognava all'idea che altre persone potessero venire a sapere che avevano una relazione segreta all'insaputa della sorella. Relazione che però, stando a quanto emerge nel programma tv, era accettata dalla sorella maggiore: le due sorelle infatti sono sempre apparse complici e mai rivali in amore.

 

le figlie di laura ziliani

Il movente dell'omicidio non sarebbe legato al triangolo amoroso

Questa doppia relazione di Mirto con entrambe le sue figlie però spaventava Laura tanto da avrebbe confessato le sue preoccupazioni a un'amica. Di certo per gli inquirenti un ruolo chiave nella vicenda è affidato a Mirto: "Le due sorelle sono state in parte manipolate da Milani", così scrive il giudice per le indagini preliminari Alessandra Sabatucci nell'ordinanza di custodia cautelare che ha disposto l'arresto dei tre con l'accusa di omicidio e occultamento di cadavere.

mirto milani

 

Per gli investigatori questo stretto rapporto tra gli arrestati ha contribuito a creare una forte complicità ma non sarebbe il movente dell'omicidio: le cause che hanno spinto figlie e genero a uccidere sarebbero da ricercare tutte sulla questione dell'eredità e divisione del patrimonio. Da tempo infatti Mirto, con i suoi genitori, si intrometteva negli affari di famiglia.

 

I sospetti sul doppio viaggio in discarica la mattina della scomparsa

Ora gli inquirenti stanno cercando le risposte alle ultime domande. Le prove dell'omicidio sarebbero da cercare anche in quel doppio viaggio in discarica la mattina dell'8 maggio, giorno in cui le due sorelle hanno chiamato i soccorsi per denunciare la scomparsa della madre. Le figlie infatti hanno raccontato che avevano appuntamento con la Ziliani, che era uscita per una passeggiata, per le 10 di mattina ma non si era presentata all'appuntamento.

 

laura ziliani 2

Così dopo 15 minuti Paola, Silvia e Mirto erano usciti di casa per andare in discarica e buttare due materassi: i tre hanno fatto due viaggi. I sospetti sono concentrati proprio su quei materassi che potevano contenere il Dna della donna e che Paola, Silvia e Mirto avevano così tanta fretta di buttare: purtroppo i materassi sono andati distrutti e non è stato possibile analizzarli. Al vaglio degli inquirenti ci sono anche i minuti impiegati nel tragitto da casa alla discarica: durante quei pochi minuti i tre avrebbero potuto spostare il corpo. Tracce del Dna invece potrebbero emergere dalla analisi del bagagliaio della macchina di Mirto, utilizzata per il trasporto in discarica e ora messa sotto sequestro.

una delle figlie di laura ziliani

 

I messaggi tra Laura e una sua amica e quel ritardo nella risposta

Resta riservato l'interrogatorio in Procura tra gli inquirenti e il sindaco di Temù Giuseppe Pasina, ascoltato come persona informata dei fatti. Intervenuto a Quarto Grado il primo cittadino non rivelano sulla sua conversazione con i magistrati ma tiene a ribadire ancora una volta che "Laura Ziliani giudicava Mirto un cattivo partito e che stava manipolando le sue figlie". La famiglia frequentava poco il paese ma i cittadini di Temù non hanno mai creduto all'ipotesi dell'incidente in montagna. Qui però Laura aveva delle amiche.

laura ziliani 3

 

E lo scambio di messaggi tra di loro potrebbe portare altri indizi: ad aprile un'amica di Laura le aveva chiesto se era andata in bici. L'ex vigilessa aveva risposto con un secco: "No, riposo". Poche ora dopo l'amica aveva riscritto ma Laura ha impiegato un giorno per rispondere: il ritardo nella riposta forse era stato dovuto alla famosa tisana preparata dalle figlie e che avrebbe narcotizzato la donna. Laura avrebbe dormito per circa 36 ore.

cadavere trovato in val camonicalaura ziliani 5laura zilianilaura zilianiscomparsa laura zilianilaura ziliani 1laura ziliani 6laura ziliani 4

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…