venditori ambulanti

I “LAZZARI” NON SONO FELICI - AL SUD IL RISCHIO DI RIVOLTE, INNESCATE DALLA CRIMINALITÀ O DALLA POVERTÀ È ALTISSIMO - A PALERMO ALCUNE PERSONE HANNO RIEMPITO I CARRELLI DELLA SPESA E PRETENDEVANO DI NON PAGARE. A NAPOLI SI MOLTIPLICANO GLI SCIPPI DELLE BUSTE DELLA SPESA E LE VITTIME SONO SOPRATTUTTO ANZIANI. LE SEDI DELL'INPS SONO PRESE D'ASSALTO - CI SONO 3,7 MILIONI DI PERSONE IMPIEGATE NEL SOMMERSO E NEL “MONDO DI SOTTO”...

Andrea Bassi per “il Messaggero”

 

LEOLUCA ORLANDO

La rivolta del pane. La storia, si dice, non si ripete mai. Eppure il clima che si inizia a respirare in alcune aree del Mezzogiorno somiglia molto a quello raccontato da Alessandro Manzoni nei Promessi Sposi, quando Renzo arriva a Milano alla vigilia dell'assalto al forno delle Grucce. È qualcosa più di una sensazione se, persino i servizi di informazione, gli 007, hanno scritto una dettagliata nota inviata al Viminale per avvisare dei rischi. L'intelligence ha parlato senza mezzi termini di un «potenziale pericolo di rivolte e ribellioni, spontanee o organizzate».

 

de magistris

A Palermo alcune persone hanno riempito i carrelli della spesa e pretendevano di non pagare. A Napoli si moltiplicano gli scippi delle buste della spesa e le vittime sono soprattutto anziani. Le sedi dell'Inps sono prese d'assalto. Ieri, intervistato da Lucia Annunziata nella trasmissione In Mezz'Ora, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha detto senza mezzi termini che «i soldi servono subito», altrimenti si creano «false aspettative» con il rischio che «il disagio diventi rabbia e la rabbia diventi violenza».

 

Il Sud è una polveriera. Non ci sono soltanto i lavoratori forzati alla cassa integrazione dalla chiusura delle fabbriche che ancora non hanno ricevuto i soldi (il governo ha promesso che saranno erogati entro il 15 aprile). Il fuoco che cova sotto la cenere della segregazione domiciliare è un altro. E potenzialmente esplosivo. Sono i lavoratori di quella che l'Istat definisce con un eufemismo «l'economia non osservata».

 

venditori ambulanti spiaggia

I lavoratori irregolari, quelli totalmente in nero, quelli che vivono di illegalità. L'ultimo rapporto dell'Istituto di statistica spiega che ci sono 3,7 milioni di persone impiegate nel sommerso e nel mondo di sotto. Che fine hanno fatto gli immigrati che fanno la questua davanti ai bar di Roma, i venditori dei panini di milza di Palermo, i piazzatori di calzini di Napoli? Come si mantengono e come si sfameranno?

 

I CONFRONTI

Non si tratta di poche persone. Certo, probabilmente una parte di loro è già tra i percettori del Reddito di cittadinanza e per adesso magari è sfuggita ai controlli. Ma una buona fetta è probabile che sia senza alcuna copertura. Del resto, basta confrontare i numeri ufficiali. Oggi a percepire il Reddito sono circa 1 milione di famiglie all'interno delle quali ci sono 2,5 milioni di persone. Secondo le statistiche i nuclei in povertà assoluta sono quasi 1,8 milioni per quasi 5,6 milioni di persone.

LAVORO NERO

 

Scoperti, senza mezzi di sussistenza, insomma, ci sarebbero 800 mila nuclei familiari e 2,5 milioni di soggetti. Un milione di questi sono nel Mezzogiorno. Non solo. A questo milione di persone andrebbero sommati anche i lavoratori del sommerso che non rientrano nelle statistiche della povertà (sono basate sui consumi, e chi ha un lavoro in nero è possibile che abbia consumi che lo tengano sopra la soglia di povertà).

 

Quanta gente nei prossimi mesi avrà difficoltà a mettere insieme il pranzo con la cena? «Nel Mezzogiorno - dice Luca Bianchi, direttore generale della Svimez - è plausibile ipotizzare che ci possa essere più di un milione di persone in questa situazione. Penso - aggiunge - a tutti coloro che sono impiegati in quella che definisco la street economy».

 

NODI DA SCIOGLIERE

LAVORO NERO

Basteranno i 400 milioni per i buoni spesa distribuiti dalla Protezione civile? «L'importante - spiega Antonio Decaro, presidente dell'Anci, l'associazione dei Comuni - è che quei soldi arrivino subito e possano essere distribuiti senza nessun laccio burocratico». I Comuni sono diventati, dopo gli ospedali, la prima linea del fronte dell'emergenza. «Non ci sono solo i pasti da distribuire - aggiunge ancora Decaro - dobbiamo far fronte ad una serie lunga di richieste. Pensi», dice, «a chi è in quarantena e non può uscire nemmeno per buttare la spazzatura. Chi vuole che chiami? Il Comune». Una pressione crescente alla quale i sindaci devono fare fronte. Ed impedire che qualcuno, come sostengono i servizi d'informazione, possa far detonare la rabbia.

Ultimi Dagoreport

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...