regeni al sisi

“LIBERO” E L’AMARA VERITÀ SU REGENI: “L'UNICA COSA CHE POSSIAMO RIMPROVERARCI È DI NON AVERLO DIFESO QUANDO ERA IN VITA E, GIÀ IN EGITTO, AVEVA CHIESTO AIUTO ALL'AMBASCIATA ITALIANA. LA NOSTRA DIPLOMAZIA NON È RIUSCITA A CHIARIRE ALLA DITTATURA CHE LO STUDENTE DI CAMBRIDGE NON ERA DEI SERVIZI MA UN GIOVANE STRUMENTALIZZATO DALLA SUA PROFESSORESSA, LA BRITANNICA MAHA MAHFOUZ ABDELRAHMAN. UNA FIGURA AMBIGUA CHE DICHIARÒ DI AVER MANDATO GIULIO AL MASSACRO…”

Pietro Senaldi per “Libero quotidiano”

 

augias

Sull'esempio di Corrado Augias, anche l'ex ministra dem Giovanna Melandri ha restituito al mittente la Legione d'Onore, uno dei massimi riconoscimenti dello Stato francese.

Il gesto è una risposta polemica alla decisione del presidente Macron di insignire della medesima onorificenza il dittatore egiziano Al Sisi.

 

Il comportamento dell'Eliseo è giudicato poco rispettoso nei confronti di Giulio Regeni, e di riflesso del nostro Paese. L'omaggio è infatti avvenuto negli stessi giorni in cui si è avuta la certezza definitiva delle torture perpetrate dalle autorità egiziane contro lo studente, probabilmente scambiato per una agente dei servizi segreti inglesi.

 

giovanna melandri foto di bacco

Il gesto di Augias e Melandri è nobile, e nessuno ne può sindacare la legittimità, anche se, da attenti osservatori della politica mediorientale, i due avrebbero potuto rinunciare alla Legione d'Onore già quando Sarkozy, per perseguire gli interessi economici di Parigi ai danni dei nostri, ha scatenato una guerra in Libia che ha destabilizzato l'intero Medio Oriente e l'Africa Sahariana.

 

La coppia però si concentra su un bersaglio minore, forse perché è il più facile. La stessa sorte di Regeni, in Egitto, toccò tre anni prima, nel 2013, al professore francese Eric Lang e non ci si può aspettare che Macron, il quale celebrando Al Sisi tradisce il suo connazionale e disonora la Francia, abbia rispetto per noi. Per una volta, non possiamo neppure prendercela troppo con l'Italia.

giulio regeni

 

La Procura di Roma ha fatto un'indagine straordinaria, riuscendo a provare, attraverso tabulati e cellule telefoniche, che Regeni è stato torturato e ucciso perché i suoi studi sull'opposizione dei sindacati al regime davano fastidio, e a incriminare quattro ufficiali egiziani. Il Cairo ha cercato a lungo di depistare le nostre indagini, provando a far passare l'assassino del giovane friulano per un tentato rapimento finito male, con tanto di sequestratori - ben cinque - trovati casualmente morti.

 

Ma, grazie alla perseveranza dei nostri magistrati e dei nostri servizi di sicurezza, siamo riusciti ad arrivare a quella che l'opinione pubblica ha chiesto a lungo, ovverosia la verità per Regeni. Forse, l'unica cosa che possiamo rimproverarci è di non aver difeso abbastanza il ragazzo quando era in vita e, già in Egitto, aveva chiesto più volte aiuto all'ambasciata italiana.

Maha Mahfouz Abdelrahman

 

La nostra diplomazia infatti non è riuscita a chiarire alla dittatura che lo studente friulano di Cambridge non era un uomo dei servizi di Sua Maestà, che nelle università inglesi sono di casa, ma un giovane strumentalizzato dalla sua professoressa, la britannica Maha Mahfouz Abdelrahman. Una figura ambigua che, prima di iniziare un anno sabbatico che diventerà più lungo di un lustro, dichiarò di aver mandato Giulio al massacro.

 

La cosa drammatica oggi però è che, ora che siamo venuti a conoscenza della verità per Regeni, il nostro Stato non sappia cosa farsene; o meglio, ne risulti imbarazzato. Se c'è un pezzo di carta da restituire non è la Legione d' Onore ma il passaporto dell'Italia, un Paese imbelle.

 

emmanuel macron riceve al sisi all eliseo 4

L'indifferenza di Al Sisi alle nostre proteste, così come la decisione di eliminare selvaggiamente un cittadino italiano come se fosse un capo di bestiame, è la prova di quello che stiamo da tempo sperimentando: in quello che fu il Mare Nostrum, ormai non contiamo più nulla. Lo stanno imparando a loro spese anche i 18 pescatori italiani di Mazara del Vallo, da 105 giorni prigionieri in Libia di Haftar, un generale sconfitto che utilizza i nostri uomini come prova vivente che conta ancora qualcosa in Medio Oriente. In realtà, riesce solo a provare di contare più di noi, ma giustamente non gli basta, e infatti ci tiene ancora al guinzaglio.

 

Maha Abdel Raman

Estrema umiliazione, dopo che il Pd ha rifiutato la proposta della Ue di nominare commissario speciale per la Libia Minniti, ritenuto dalla sinistra troppo poco ortodosso, per riavere i nostri pescatori dovremo chiedere aiuto alla Bulgaria, da dove proviene l'attuale commissario. A raccontarlo ieri, sarebbe sembrata una barzelletta. Oggi, è una drammatica realtà.

AL SISI GIUSEPPE CONTE emmanuel macron riceve al sisi all eliseo 5

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...