kyriakos mitsotakis recep tayyip erdogan kastellorizo

“MEDITERRANEO” AGITATO – ERDOGAN PROVOCA ATENE E MANDA LE NAVI TURCHE ATTORNO A KASTELLORIZZO, L’ISOLA GRECA DEL FILM DI SALVATORES – I DUE ESERCITI SONO MOBILITATI, SI TEME UN’ESCALATION MILITARE ED È INTERVENUTA ANCHE LA MERKEL –UFFICIALMENTE IL MOTIVO È L’ORGOGLIO NAZIONALISTA, MA IN REALTÀ I DUE PAESI SI CONTENDONO LE ENORMI RISERVE DI GAS E IL CONTROLLO DELLE ROTTE COMMERCIALI

 

 

Giordano Stabile per “la Stampa”

 

kastellorizo

Da avamposto sperduto e dal dubbio valore strategico, a parte la bellezza mozzafiato, Kastellorizo si è ritrovato di colpo al centro di una «battaglia navale» che ha riportato le lancette indietro di quasi un secolo.

 

Attorno all'isola dell'indimenticabile «Mediterraneo» si sono concentrate le flotte di Grecia e Turchia, i tamburi di guerra hanno risuonato assordanti, tanto che nella tarda serata di mercoledì è dovuta intervenire la cancelliera tedesca Angela Merkel, appena reduce dell'estenuante maratona per il Recovery fund, con due telefonate al primo ministro ellenico Kyriakos Mitsotakis e al presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Un colpo di reni provvidenziale che ha evitato il peggio, l'incidente, l'imprevisto che poteva dar fuoco alle polveri. In ballo c'è l'orgoglio nazionalista, soffiato a pieni polmoni da due leader che amano sollecitare i loro cittadini su questo tasto.

mediterraneo salvatores

 

Ma c'è anche tanta sostanza. Riserve enormi di gas. Rotte strategiche dove transiteranno le future arterie energetiche e fiumi di merci. Erdogan ha trascinato la Turchia in un riassetto geopolitico tumultuoso. Ha aperto quattro fronti in meno di due anni. Siria, Iraq, Libia, adesso la Grecia.

 

la nave turca yavuz1

Sembra il caos, ma dietro ci sono considerazioni concrete. Con l'ascesa della Cina e di altri giganti asiatici come l'India, le rotte commerciali subiranno cambiamenti come non si erano visti dalla scoperta dell'America. Il Mediterraneo tornerà centrale. Ed ecco che l'isoletta greca diventa importante.

 

kyriakos mitsotakis recep tayyip erdogan 1

Da «Fortezza Bastiani» dimenticata da tutti, anche dal nemico, a postazione da difendere a tutti i costi. Fra martedì e mercoledì Atene e Ankara hanno mobilitato decine di navi, forze speciali, F-16, Mirage 2000, droni e aerei da trasporto.

 

kastellorizo1

Era dall'invasione di Cipro del 1974, o addirittura dalla cosiddetta guerra d'indipendenza turca, terminata nel 1923 con la sconfitta degli ellenici, che le due nazioni, entrambe nella Nato, non si confrontavano così a muso duro. Tutto è cominciato con l'invio da parte dei turchi della nave esplorativa Oruc Reis, a caccia di giacimenti nelle acque fra Kas e Kastellorizo.

 

ERDOGAN MERKEL

 Era scortata da due fregate, segno che Ankara si aspettava una reazione. Per Atene quel tratto di mare fa parte della sua zona economica esclusiva, e quindi di sua pertinenza. Ma Ankara non ha mai accettato la delimitazione. Rivendica l'ampliamento della sua zona, e vuole la smilitarizzazione di oltre una dozzina di isole nel Mar Egeo, a ridosso delle sua costa continentale.

 

Sono i confini segnati dal Trattato di Losanna del 1923, che ha dato alla Turchia moderna le sue attuali dimensioni. I nazionalisti turchi hanno da subito cercato di «allargarli», nel 1939 hanno ottenuto dalla Francia un pezzetto di Siria, nel 1974 si sono presi con la forza un terzo di Cipro. Erdogan è andato ancora più in là, ha parlato di «nazione che sta nei nostri cuori» e che include molte terre perdute dell'impero ottomano, «Aleppo» in Siria come «Misurata» in Libia.

mediterraneo salvatores 1

 

È da prendere sul serio perché finora ha fatto seguire i fatti alle dichiarazioni. Per questo il premier Mitsotakis ha reagito subito. Ha messo le forze armate in allerta massima, ha chiamato il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas, lo ha avvertito che il rivale aggiungeva «un altro anello alla catena di azioni aggressive contro la Grecia, Cipro e l'intera Ue».

kyriakos mitsotakis recep tayyip erdogan

 

 Mitsotakis ha chiesto l'intervento di Angela Merkel, presidente di turno dell'Unione. La cancelliera ha disinnescato il conflitto. Ma la partita è lungi dall'essere terminata. Mitsotakis ed Erdogan si stuzzicano da oltre un anno. Il premier greco ha accusato il leader turco di «cinismo», di usare i profughi siriani «come un'arma», ha denunciato «l'occupazione» di una piccola fetta di territorio lungo il fiume Evros, forgiato un'alleanza con Francia, Egitto, Cipro ed Emirati per lo sfruttamento dei giacimenti nel Mediterraneo orientale.

la nave turca oruc reis

 

Anche Erdogan ci è andato giù pesante. Ha accusato le guardie di frontiera greche di comportamenti «nazisti», il premier di non saper «mantenere le promesse» perché non gli ha consegnato gli ufficiali coinvolti nel tentato golpe del 15 luglio 2016 e fuggiti in Grecia. La lista è lunga e include anche la riconversione di Santa Sofia in moschea.

 

la nave turca oruc reis

Per i cristiani ortodossi è «una ferita». I giornali greci hanno ricordato come l'ultima messa è stata celebrata nella basilica nel dicembre 1919, quando Istanbul, cioè Costantinopoli, era tornata sotto controllo greco per un breve periodo. Il vento sovranista soffia forte da tutte e due i lati dell'Egeo.

 

mire turche su kastellorizo

Un'altra nave esplorativa turca, la Yavuz, è impegnata davanti alle coste di Cipro. E gli occhi dei turchi si sarebbero posati anche su un'altra isoletta, Gavdos, a Sud di Creta e a soli 160 chilometri da Tobruk in Libia. L'accordo fra Erdogan e il premier libico Fayez al-Sarraj ha allargato in maniera bilaterale le zone esclusive dei due Paesi, e gli avamposti greci stanno proprio in mezzo alle loro ambizioni. Merkel ha per ora evitato il peggio ma all'orizzonte manca la leadership consueta, quella dell'America. E tutto sembra di nuovo possibile.

la nave turca yavuzkastellorizomire turche su kastellorizo

             

MERKEL ERDOGANERDOGAN MERKEL

 

Ultimi Dagoreport

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...