vincent lambert houellebecq

“LA MORTE DI VINCENT LAMBERT E’ STATA IMPOSTA DALLO STATO FRANCESE PERCHE’ LA DEGENZA COSTAVA TROPPO” - LO SCRITTORE MICHEL HOUELLEBECQ ATTACCA IL GOVERNO: “SPERAVO NELLA SUA NEUTRALITA’. MA LA SANITÀ PUBBLICA È ALLO STREMO, E SE CI SONO TROPPI VINCENT LAMBERT SI RISCHIA DI RIMETTERCI UN MUCCHIO DI SOLDI”

michel houellebecq 4

Articolo di Michel Houellebecq pubblicato dal “Corriere della sera” - Traduzione di Rita Baldassarre

 

E così lo Stato francese è riuscito a imporre ciò che perseguivano con accanimento, e da diversi anni, numerosi familiari: la morte di Vincent Lambert.

 

D evo confessare che quando la ministra «della Solidarietà e della Salute» (apprezzo molto, in questo caso, la solidarietà) ha fatto ricorso in Cassazione, sono rimasto sbalordito. Ero convinto che il governo sarebbe rimasto neutrale in questa vicenda. Dopo tutto, Emmanuel Macron aveva dichiarato, poco tempo prima, di non avere nessuna intenzione di lasciarsi coinvolgere. Ho pensato, scioccamente, che i suoi ministri avrebbero seguito la stessa linea.

 

vincent lambert

Avrei dovuto sospettare di Agnès Buzyn. A dire il vero, non mi fidavo troppo di lei, da quando aveva dichiarato che la conclusione da trarre da simili tristi vicende è che non bisogna mai dimenticare di mettere per iscritto, e per tempo, le proprie volontà (ne ha parlato, in realtà, come quando si ricorda ai bambini di fare i compiti e non si è nemmeno preoccupata di precisare in quale senso potessero andare queste volontà, quasi fosse già dato per scontato).

HOUELLEBECQ

 

Vincent Lambert non aveva lasciato nessuna disposizione scritta. Circostanza aggravante, era infermiere. Avrebbe dovuto sapere, meglio di chiunque altro, che l' ospedale pubblico ha ben altro di cui occuparsi che non mantenere in vita gli handicappati (gentilmente riqualificati come «vegetali»).

 

La sanità pubblica è allo stremo, e se ci sono troppi Vincent Lambert si rischia di rimetterci un mucchio di soldi (a proposito, vorrei sapere perché: un sondino per l' acqua, un altro per l' alimentazione, non mi sembra che ciò richieda un intervento di alta tecnologia, si potrebbe fare a domicilio, e lo si fa nella maggioranza dei casi, ed è quanto hanno sempre reclamato, a gran voce e con grande insistenza, i suoi genitori).

vincent lambert

 

Vincent Lambert viveva in uno stato mentale particolare.

E no, non è stato il Centro universitario ospedaliero ad abbandonarlo al suo destino, resto sorpreso nell' apprenderlo.

 

Vincent Lambert non era affatto tormentato da dolori insopportabili, non soffriva minimamente. Non era nemmeno in fin di vita. Viveva in uno stato mentale particolare, sul quale sarebbe molto più onesto ammettere che non si hanno finora cognizioni precise. Non era in grado di comunicare con coloro che gli stavano intorno, o lo faceva in modo quasi impercettibile (niente di strano nemmeno in questo, il suo era simile allo stato in cui sprofondiamo, ciascuno di noi, quando scende la sera). Le sue condizioni (e questo è più raro) sembravano irreversibili. Scrivo «sembravano» perché ho parlato con molti medici, per me stesso o per altre persone (alcune agonizzanti), e mai, in nessuna circostanza, un dottore è stato in grado di affermare di essere sicuro, sicuro al 100 percento, di quello che stava per accadere. Ma può anche darsi.

HOUELLEBECQ ALLA MILANESIANA

 

 

vincent lambert

Può capitare che tutti i medici consultati, senza eccezione, si siano trovati d' accordo nel formulare una prognosi identica: nella mia esperienza, però, non è mai successo.

In questa circostanza, era necessario uccidere Vincent Lambert? E perché proprio lui, anziché le altre migliaia di pazienti che in questo momento, in Francia, versano nelle medesime condizioni? Trovo difficile scrollarmi di dosso il sospetto sconcertante che

 

Vincent Lambert sia morto per un' eccessiva mediatizzazione, per essere diventato, suo malgrado, un simbolo. Si trattava, per la ministra della Salute, e «della Solidarietà», di dare un esempio. Di «aprire una breccia» nella mentalità, per farla «evolvere». Detto fatto. La breccia è stata aperta, non c' è dubbio. In quanto alla mentalità, non sono così sicuro. Nessuno vuole la morte, nessuno vuole la sofferenza: in questo consiste, a quanto pare, «la mentalità», per lo meno da diversi millenni a oggi.

 

michel houellebecq

Una scoperta straordinaria, che avrebbe fornito una soluzione elegante a un problema che ci assilla sin dalle origini dell' umanità, è stata fatta nel 1804: la morfina. Qualche anno più tardi, si è cominciato a esplorare seriamente le sorprendenti possibilità dell' ipnosi. In breve, la sofferenza non è più un problema, ed è questo che bisogna ripetere, incessantemente, al 95 per cento delle persone che si dichiarano favorevoli all' eutanasia. Anch' io, in alcuni casi (fortunatamente rari) della mia vita, sono stato pronto a tutto, a implorare la morte, le iniezioni, qualunque cosa, per sottrarmi al dolore. E poi mi hanno fatto una puntura (di morfina) e la mia prospettiva è cambiata immediatamente, e radicalmente. È bastato qualche minuto, appena una manciata di secondi. Che tu sia benedetta, sorella morfina. Come si permettono, certi medici, di rifiutare la morfina? Temono forse che gli agonizzanti potrebbero cadere nella tossicodipendenza? È talmente ridicolo che faccio fatica a scriverlo. Tutto sommato è ridicolo, ma anche terribilmente schifoso. Per scrupolo di coscienza ho consultato il dizionario.

houellebecq

 

Nessuno vuole la morte, nessuno vuole la sofferenza, dicevo. Una terza esigenza è emersa da pochi anni a questa parte: la dignità. Il concetto mi è sempre parso un po' fumoso, a dire il vero. Anch' io ho la mia dignità, certo, ci penso ogni tanto, anche se non molto spesso, ma non credo che essa possa assurgere al primo posto tra le preoccupazioni «della società». Per scrupolo di coscienza ho consultato Le Petit Robert (edizione 2017). Questa la sua semplicissima definizione di dignità: «il rispetto dovuto a qualcuno». Gli esempi che seguono, a mio avviso, ingarbugliano la questione, rivelando che Camus e Pascal, pur condividendo il concetto di «dignità umana», non lo poggiano sulle medesime basi (com' era ovvio immaginare).

 

MACRON RENAULT

Ad ogni modo, pare evidente a entrambi i pensatori (e direi anche alla maggioranza degli individui) che la dignità (ovvero il rispetto che ci è dovuto), benché possa essere lesa da azioni moralmente reprensibili, non può essere minimamente scalfita attraverso il declino, per quanto catastrofico, del proprio stato di salute. Se la pensiamo diversamente, vuol dire che c' è stata, effettivamente, un'«evoluzione della mentalità». E non credo sia il caso di rallegrarsene.

houellebecq Michel Houellebecqhouellebecq Michel HouellebecqMichel Houellebecq houellebecq

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?

giorgia meloni volodymyr zelensky viktor orban vladimir putin antonio costa

DAGOREPORT – IL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO INIZIERÀ IL 18 DICEMBRE, MA NON SI SA QUANDO FINIRÀ, NÉ COME: IN BALLO C'E' IL FUTURO DELL'UNIONE - DA TRUMP ALL'UCRAINA, I 27 LEADER DOVRANNO PRENDERE DECISIONI CRUCIALI E NON PIU' PROCASTINABILI, PENA LA TOTALE IRRILEVANZA NELLA GEOGRAFIA MONDIALE - E QUI VIENE IL BELLO: CHI SI METTERA' DI TRAVERSO PONENDO IL DIRITTO DI VETO E MANDANDO ALL'ARIA TUTTO? ORBAN FARÀ IL SOLITO GUASTAFESTE FILO PUTIN? E GIORGIA MELONI, CHE HA FATTO ORMAI LA SUA DEFINITIVA SCELTA TRUMPIANA, PRESSATA DAL SUO VICE PREMIER SALVINI CHE HA GIÀ CONSEGNATO L'UCRAINA ALLA RUSSIA, RIUSCIRÀ A CONTINUARE A TENERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE? AH, SAPERLO....

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…