putin parata

“PUTIN È IN DIFFICOLTÀ: NON HA NESSUNA OPZIONE REALE PER FINIRE QUESTA GUERRA NE' PER VINCERLA” - IL VICEDIRETTORE DELLA NOVAYA GAZETA, KYRILL MARTYNOV: “LA RETORICA È "SIAMO STATI COSTRETTI", "NON AVEVAMO ALTRA SCELTA, DOVETE CAPIRMI". È INTERESSANTE NOTARE COM'È CAMBIATO IN TRE MESI. ERA MOLTO PIÙ CORAGGIOSO A FEBBRAIO. NON HA DICHIARATO LA MOBILITAZIONE GENERALE PERCHE’ SE CHIAMASSE MASSE DI SOLDATI AL FRONTE, NESSUNO VERREBBE. TUTTI TI DIRANNO: "PERCHÉ IO? PRENDETE LUI". PUTIN NON VUOLE SCATENARE PROTESTE E FUGHE A CATENA. LA MAGGIOR PARTE DEI 20-30ENNI E' INDIFFERENTE. IL CREMLINO NON ATTACCHERÀ UN PAESE NATO, NON VUOLE PERDERE"

Letizia Tortello per “la Stampa”

 

KYRILL MARTYNOV

«Putin sta rovinando generazioni di giovani russi, assenteisti della politica e indifferenti alla tragedia della guerra». Non ha la loro sfiducia, «ma se li chiamerà a combattere, non andranno». Kyrill Martynov sta per incontrare una platea di studenti alla Scuola Holden di Torino. Per raccontare, con voce critica, come sta vivendo la società russa questi mesi di conflitto e isolamento internazionale si concentra sul paradosso dei ventenni: prime vittime della propaganda dello Zar. È il vicedirettore della Novaya Gazeta, la testata indipendente, costretta a sospendere le pubblicazioni perché era in pericolo la sicurezza dei suoi giornalisti.

 

Direttore, ha visto la parata di ieri di Putin?

vladimir putin e la cravatta di marinella 6

«Non tutta. Solo alcuni episodi, ma sento che mi è sufficiente. È sempre la solita performance».

 

«Difendiamo la nostra terra dai nazisti», «l'Occidente vuole invaderci»: il leader del Cremlino ha puntato sulle teorie cospirazioniste, falsificando la Storia. Ma chi crede davvero alla sua propaganda?

«Alcune persone in Russia ci credono o per meglio dire ci vogliono credere perché, sapete, se non credi a questa propaganda, ti trovi in una posizione molto difficile».

 

Subisci la repressione del regime?

vladimir putin zoppicante alla parata della vittoria

«Qualcosa di ancora più sottile: non solo è pericoloso esprimere un'opinione contraria sulla guerra in Russia. È soprattutto questione di identità. Se il mio presidente, il mio esercito e il mio Paese uccidono davvero la gente in Ucraina, se hanno commesso davvero questi crimini di guerra e così via, allora c'è qualcosa di sbagliato in loro.

 

Devo metterli in discussione, e metto in discussione il sistema in cui vivo. I russi non vogliono essere filosofi morali tutti i giorni. Milioni di loro fanno solo finta di credere che se Putin sta agendo così, un motivo ci sarà. Poi, lui non fornisce alcuna altra ragione ufficiale per giustificare la guerra, se non questa storia oscena sui nazisti. E allora, passa per buona quella nella società civile. Perché sennò, cosa succederà a tutti noi?».

vladimir putin con la coperta sulle ginocchia alla parata della vittoria

 

La guerra in Ucraina potrebbe far deflagrare la stessa Russia?

«Quest' anno, il prossimo, potrebbero essere cruciali per Mosca. Forse avranno un impatto tragico anche sulla storia europea, perché qualunque cosa accadrà, saranno un test enorme per l'identità russa. Se la Russia mantiene a lungo questo sentimento post-imperialista, ci saranno ancora persone disposte a credere che i vicini vengono uccisi solo perché sono nazisti. Sarebbe un caso molto simile a quello dei tedeschi del XX secolo, una sfida molto difficile fingere di essere un buon popolo con un buon governo, visto quello che succede. Ma a me, al momento, e la parata lo dimostra, Putin sembra che voglia solo trovare buone scuse per giustificare se stesso».

VLADIMIR PUTIN CON I VETERANI ALLA PARATA DELLA VITTORIA

 

Sta dicendo che Putin è in difficoltà?

«Sì, è assolutamente in difficoltà. La retorica è "siamo stati costretti", "non avevamo altra scelta, dovete capirmi". È interessante notare com' è cambiato in tre mesi. Era molto più coraggioso a febbraio. Non ha nessuna opzione reale per finire questa guerra.

E neanche per vincerla sul piano militare».

 

Perché non ha dichiarato la mobilitazione generale?

VLADIMIR PUTIN - DISCORSO ALLA PARATA DELLA VITTORIA

«Se chiamasse masse di soldati al fronte, nessuno verrebbe. Lo Stato russo è totalmente corrotto. Anche col coronavirus lo abbiamo visto: ha dovuto costringere ad osservare le restrizioni, nessuno osservava la legge. Se convochi milioni di persone, le chiami ad alzarsi dal divano e ad andare a morire in Ucraina, tutti ti diranno: "Perché io? Prendete lui". Putin non vuole scatenare proteste e fughe a catena. La Russia ha un'economia al collasso, la società è divisa, milioni di persone non hanno perdonato questo conflitto. In pochi vogliono essere buoni, bravi e coraggiosi soldati contro persone che non hanno fatto loro niente di male. Non capiscono quale sia lo scopo».

vladimir putin

 

Cosa pensano i giovani del conflitto?

«La situazione è abbastanza complicata: alcuni sono sostenitori di questa guerra, anche alcuni giovani politici che vogliono far carriera. Ma se parliamo del pubblico in generale, credo che ci siano due posizioni principali. La maggior parte dei ventenni e trentenni sono probabilmente indifferenti. Dicono: non possiamo cambiare nulla, le decisioni di Putin, dunque facciamo finta di niente e pensiamo alla nostra quotidianità. Facciamo festa, fondamentalmente. Conosco molte di queste persone, da ex insegnante di filosofia».

 

Questo accade anche ai giovani più istruiti?

«No, questa è la seconda posizione. Molti hanno già lasciato il Paese. Alcuni sono stati arrestati, anche in questi giorni, perché hanno espresso dissenso contro la guerra. Sono molto coraggiosi. Sono centinaia e rischiano tantissimo. Ma se posso dire, da ex educatore, il problema è che Putin ha distrutto il futuro dei giovani».

 

discorso di vladimir putin alla parata della vittoria mosca 3

Dunque lei non crede che ci siano chance per una rivoluzione dall'interno?

«L'opposizione è frammentata. Non sono pronti per una vera lotta politica. Non credo in una sorta di scenario come nel 1968, sarebbe una specie di storia hollywoodiana. La realtà è più complessa. Più di dieci anni fa, ci sono state le primavere arabe, iniziate da un ambulante che si è dato fuoco per strada. Poi è nato un enorme movimento di massa. Anche da noi, una giornalista si è uccisa per protesta, nello stesso modo. E credo che la situazione sia fragile in Russia. Il richiamo ai valori, alla dignità delle persone può essere l'innesco. Ma non possiamo prevederlo. Mi limito a fare una previsione sulla guerra. Due giorni fa ho parlato con uno scrittore russo molto importante che vive negli Stati Uniti. Mi ha detto che Putin non vuole perdere la guerra ed è per questo che non attaccherà mai un Paese Nato».

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…