emmanuel macron e i barchini sulla senna - meme by edoardo baraldi parigi 2024 olimpiadi giochi olimpici

“L’ORGANIZZAZIONE DELLE OLIMPIADI DI PARIGI 2024 È UN MEZZO DISASTRO” – ALDO CAZZULLO SI CUCINA PER BENE I FRANCESI: "GRIDERANNO AL SUCCESSO, QUELLO CHE CONTA PER LORO È LA FACCIATA" - "PARIGI HA FALLITO LA PROVA DELLA SENNA. FIGURIAMOCI SE A QUALCHE CONCORRENTE DOVESSE VENIRE IL MAL DI PANCIA" - "HANNO PRESO IL PALAZZO DEI CONGRESSI DELLA PORTE MAILLOT E L’HANNO CHIAMATO CENTRO STAMPA, SENZA NEPPURE GARANTIRE GLI SPAZI PER TUTTI. HANNO PRESO IL PADIGLIONE PIÙ BRUTTO DELLA FIERA DELLA PORTE VERSAILLES, E L’HANNO CHIAMATO ARENA DELLA PALLAVOLO" - "I VOLONTARI, VECCHI E GIOVANI, SONO ACCOMUNATI DA UNA COSA: NON SANNO NIENTE" - ANCHE CECCON SI LAMENTA: "SI MANGIA MALE, C’È CALDO, NON C’È L’ARIA CONDIZIONATA"

ACQUA DELLA SENNA, TRASPORTI, VOLONTARI SPAESATI: 7 MOTIVI PER CUI L'ORGANIZZAZIONE DELLE OLIMPIADI DI PARIGI È UN «MEZZO DISASTRO»

 

Estratto dell’articolo di Aldo Cazzullo per www.corriere.it

 

GARE NELLA SENNA - MEME BY VUKIC

Pur animati da autentico amore per la Francia e da grande entusiasmo olimpico, si può cominciare a dire che l’organizzazione di Parigi 2024 è un mezzo disastro; o come minimo che ci sono parecchie cose che non vanno.

 

Il principale lascito dei Giochi doveva essere la restituzione del fiume alla città: tutti dovevano poter nuotare liberamente nella Senna, tornata limpida come all’alba dell’era industriale. L’obiettivo è fallito. Lo prova il balletto attorno alla prova di nuoto del triathlon, che alla fine si è fatta – bellissime le immagini, per carità - nonostante le rilevazioni dei giorni precedenti, che segnalavano acque troppo inquinate e quindi pericolose per gli atleti.

 

Se anche dovesse finire tutto bene, già il fatto di dover stare lì con la provetta in mano alla ricerca di batteri dai complessi nomi latini è imbarazzante; figuriamoci se a qualche concorrente dovesse venire il mal di pancia. E comunque Parigi ha fallito la prova della Senna anche nella cerimonia inaugurale: al di là del giudizio estetico, gli atleti e i capi di Stato stranieri sono stati esposti a eccessivi disagi, che le competizioni imminenti e l’età avrebbero sconsigliato.

EMMANUEL MACRON E I BARCHINI SULLA SENNA - MEME BY EDOARDO BARALDI

 

I trasporti Inesistenti. In tutte le Olimpiadi vengono predisposte navette per consentire a chi le segue per lavoro di spostarsi da un’arena all’altra. In tutte, tranne che a Parigi. Le navette non si vedono. Ufficialmente ci sono, anche se poche; ma non si trovano quasi mai. Motivazione ufficiale: inquinano. E farle elettriche? Risposta: ingombrano. Certo, c’è il metrò; a volte però chiude presto, a volte qualche stazione in centro non apre proprio. [...]

 

Infrastrutture di facciata. Va bene riciclare; però bisognerebbe almeno adattare. Qui invece hanno preso il palazzo dei congressi della Porte Maillot e l’hanno chiamato centro stampa, senza neppure garantire gli spazi per tutti. Hanno preso il padiglione più brutto della fiera della Porte Versailles, e l’hanno chiamato Arena della pallavolo, fatta con i tubi delle tribune provvisorie. Si tira di scherma (tra ignobili torti arbitrali) al Grand Palais: meravigliose le vetrate, sia pure schermate; ma il Grande Palazzo è un cantiere, si scavalcano cataste di legno e di cavi, si respira polvere di calce e si infastidiscono gli operai al lavoro. [...[

 

Le batterie dei 100 stile libero alle Olimpiadi di Parigi 2024

I volontari Carinissimi; ma quasi tutti vecchi, tra cui molti non parlano inglese. I pochi giovani sono perlopiù stranieri, che non parlano francese. I ragazzi parigini sono tutti al mare; e i loro coetanei francesi non potevano o non volevano mantenersi a Parigi, condizione indispensabile per fare i volontari. Tutti, vecchi e giovani, sono accomunati da una cosa: non sanno niente. Assolutamente niente. Non sanno dove devono entrare i fotografi, dove i cameramen, dove i membri del Cio, dove gli spettatori, dove i tiratori d’arco, dove i judoka. Non sanno dove sia la toilette e dove sia la buvette, in cui trovare almeno un po’ d’acqua.

 

thomas ceccon oro alle olimpiadi di parigi 2024

Con i 36 gradi dell’altro ieri, giustamente venivano diffusi inviti a idratarsi. Ma come? Le bottigliette di plastica sono abolite. Giusto: ma proprio dall’Olimpiade bisognava cominciare? Le code ai vari baretti sono lunghissime. Con i prezzi qualcuno ne approfitta: in un caffè scalcagnato due bottigliette da 25 centilitri d’acqua possono costare 11 euro (voi direte: ordina una bottiglia da un litro. Ma quella non te la danno; «solo ai clienti che mangiano»). Quindi si deve andare in giro con un bicchierone, con cui attingere acqua dove capita, magari al rubinetti della toilette, se la si è trovata. Ma qui torniamo al problema della Senna e dei batteri dal nome latino. [...]

 

Musica Insistente. I francesi amano Paolo Conte, ma all’evidenza hanno dimenticato la canzone in cui aspetta Bartali: «Sono seduto in cima a un paracarro/ e sto pensando agli affari miei/ tra una moto e l’altra c’è un silenzio/ che descriverti non saprei». Il silenzio nello sport è meraviglioso: la tensione tra un colpo e l’altro, quell’attimo sospeso tra la grazia e l’inferno. Però c’è sempre un dj a rovinarlo con le musichette.

JASMINE PAOLINI - PARIGI 2024

 

È così da tempo; ma ora l’inquinamento acustico sta degenerando. La pallavolo ha adottato i tormentoni musicali del beach volley; a Italia-Brasile il dj metteva Eros Ramazzotti e i Ricchi e Poveri a palla, anche quando dovevano servire i brasiliani, che giustamente si sono lamentati. Se poi c’è una fase di studio nella scherma, gli spettatori partono con la Marsigliese: mai visto, neppure a Pechino 2008, un tifo nazionalista così intenso. Pazienza; in fondo la Marsigliese è un canto universale; però sbagliare l’inno di un Paese martire come il Sud Sudan è stato imperdonabile.

 

Detto tutto questo, Parigi è meravigliosa, le Olimpiadi sono sempre bellissime, e a Roma lo sarebbero state ancora di più. Alla fine si griderà al successo; perché, come sempre in Francia, quello che conta è appunto la facciata.

 

CECCON: «QUA ALLE OLIMPIADI SI MANGIA MALE, C’È CALDO, NON C’È L’ARIA CONDIZIONATA»

Da www.ilnapolista.it

cerimonia di apertura delle olimpiadi di parigi 2

 

Alla Rai la medaglia d’oro nei 100 metri dorso dopo essere stato eliminato nei 200 (nono tempo, fuori dalla finale, primo degli esclusi, per sette centesimi).

 

Ceccon alla Rai.

 

«Mi dispiace, non ho mai fatto tre volte i 200 a livello internazionale, mi sarebbe piaciuto.

 

«Potevo avvicinarmi o almeno fare il record italiano, mi spiace perché non sono entrato in finale. Una gara in più non faceva mai male. Purtroppo non sono entrato con la stessa convinzione che avevo nei 100, è un errore che ho imparato oggi. Peccato. È stata una gara abbastanza lineare. Sono un po’ calato alla fine ma sono stanco anch’io, si dorme poco, c’è caldo, c’è questo c’è quello Sette centesimi si poteva certamente fare meno però dai. È andata così quindi.

aya nakamura cerimonia di apertura delle olimpiadi di parigi

 

Ceccon e le critiche al villaggio olimpico

Adesso ci sarà la mista mista che non so se farò per preservarmi per la mista di sabato (4×100 misti), ho un paio di giorni di recupero.

 

Bella Olimpiade, purtroppo ripeto al villaggio molti si spostano, perché si mangia male, c’è caldo non c’è l’aria condizionata, sotto quest’aspetto così così.

 

Non mi sto lamentando perché tutti hanno questi problemi qua, li abbiamo risolto bene o male. Con calma mi riposo.

delegazione italiana cerimonia di apertura delle olimpiadi di parigi emmanuel macron alla cerimonia di apertura delle olimpiadi di parigi 3emmanuel macron alla cerimonia di apertura delle olimpiadi di parigi drag queen mimano l'ultima cenagtcacg8wyaapn10sergio mattarella alla cerimonia di apertura delle olimpiadi di parigi emmanuel macron alla cerimonia di apertura delle olimpiadi di parigi axelle saint cirel cerimonia di apertura delle olimpiadi di parigi

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni economia recessione

DAGOREPORT – ASPETTANDO L'OPPOSIZIONE DE' NOANTRI (CIAO CORE!), VUOI VEDERE CHE LA PRIMA BOTTA DURISSIMA AL GOVERNO MELONI ARRIVERA' DOMANI, QUANDO L'ECONOMIA ITALIANA SARÀ FATTA A PEZZI DAI DAZI DI TRUMP? - QUALCUNO HA NOTIZIE DEL FAMOSO VIAGGIO DELLA DUCETTA A WASHINGTON PER FAR CAMBIARE IDEA AL TRUMPONE? SAPETE DOVE E' FINITA LA “MERAVIGLIOSA GIORGIA” (COPY TRUMP), "PONTE" TRA USA E UE? SI E' DOVUTA ACCONTENTARE DI ANDARE DA CALENDA! E GLI ELETTORI INIZIANO AD ACCORGERSI DEL BLUFF DA “CAMALEONTE” DELLA PREMIER: FRATELLI D’ITALIA È SCESO AL 26,6%, E IL GRADIMENTO PER LA STATISTA FROM GARBATELLA È CROLLATO AI MINIMI DAL 2022 – IL PNRR A RISCHIO E LA PREOCCUPAZIONE DEL MONDO ECONOMICO-FINANZIARIO ITALIANO...

ing banca popolare di sondrio carlo cimbri steven van rijswijk andrea orcel - carlo messina

DAGOREPORT: OPA SU OPA, ARRIVEREMO A ROMA! - AVVISO AI NAVIGATI! LE ACQUISIZIONI CHE STANNO INVESTENDO IL MERCATO FINANZIARIO HANNO UN NUOVO PLAYER IN CAMPO: IL COLOSSO OLANDESE ING GROUP È A CACCIA DI BANCHE PER CRESCERE IN GERMANIA, ITALIA E SPAGNA - ED ECCO CHE SULLE SCRIVANIE DEI GRANDI STUDI LEGALI COMINCIANO A FARSI LARGO I DOSSIER SULLE EVENTUALI ‘’PREDE’’. E NEL MIRINO OLANDESE SAREBBE FINITA LA POP DI SONDRIO. SÌ, LA BANCA CHE È OGGETTO DEL DESIDERIO DI BPER DI UNIPOL, CHE HA LANCIATO UN MESE FA UN’OPS DA 4 MILIARDI SULL’ISTITUTO VALTELLINESE - GLI OLANDESI, STORICAMENTE NOTI PER LA LORO AGGRESSIVITÀ COMMERCIALE, APPROFITTERANNO DEI POTERI ECONOMICI DE’ NOANTRI, L’UNO CONTRO L’ALTRO ARMATI? DIFATTI, IL 24 APRILE, CON IL RINNOVO DEI VERTICI DI GENERALI, LA BATTAGLIA SI TRASFORMERÀ IN GUERRA TOTALE CON L’OPA SU MEDIOBANCA DI MPS-MILLERI-CALTAGIRONE, COL SUPPORTO ATTIVO DEL GOVERNO - ALTRA INCOGNITA: COME REAGIRÀ, UNA VOLTA CONFERMATO CARLO MESSINA AL VERTICE DI BANCA INTESA, VEDENDO IL SUO ISTITUTO SORPASSATO NELLA CAPITALIZZAZIONE DAI PIANI DI CONQUISTA DI UNICREDIT GUIDATA DAL DIABOLICO ANDREA ORCEL? LA ‘’BANCA DI SISTEMA’’ IDEATA DA BAZOLI CORRERÀ IL RISCHIO DI METTERSI CONTRO I PIANI DI CALTA-MILLERI CHE STANNO TANTO A CUORE A PALAZZO CHIGI? AH, SAPERLO…

andrea orcel giuseppe castagna anima

DAGOREPORT LA CASTAGNA BOLLENTE! LA BOCCIATURA DELL’EBA E DI BCE DELLO “SCONTO DANESE” PER L’ACQUISIZIONE DI ANIMA NON HA SCALFITO LE INTENZIONI DEL NUMERO UNO DI BANCO BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, CHE HA DECISO DI "TIRARE DRITTO", MA COME? PAGANDO UN MILIARDO IN PIÙ PER L'OPERAZIONE E DANDO RAGIONE A ORCEL, CHE SI FREGA LE MANI. COSÌ UNICREDIT FA UN PASSO AVANTI CON LA SUA OPS SU BPM, CHE POTREBBE OTTENERE UN BELLO SCONTO – IL BOTTA E RISPOSTA TRA CASTAGNA E ORCEL: “ANIMA TASSELLO FONDAMENTALE DEL PIANO DEL GRUPPO, ANCHE SENZA SCONTO”; “LA BCE DICE CHE IL NOSTRO PREZZO È GIUSTO...”

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT – IL GOVERNO RECAPITA UN BEL MESSAGGIO A UNICREDIT: LA VALUTAZIONE DELL’INSOSTENIBILE GOLDEN POWER SULL’OPA SU BPM ARRIVERÀ IL 30 APRILE. COME DIRE: CARO ORCEL, VEDIAMO COME TI COMPORTERAI IL 24 APRILE ALL’ASSEMBLEA PER IL RINNOVO DI GENERALI - E DOPO IL NO DELLA BCE UN’ALTRA SBERLA È ARRIVATA AL DUO FILO-GOVERNATIVO CASTAGNA-CALTAGIRONE: ANCHE L’EBA HA RESPINTO LO “SCONTO DANESE” RICHIESTO DA BPM PER L’OPA SU ANIMA SGR, DESTINATO AD APPESANTIRE DI UN MILIARDO LA CASSA DI CASTAGNA CON LA CONSEGUENZA CHE L’OPA DI UNICREDIT SU BPM VERRÀ CESTINATA O RIBASSATA - ACQUE AGITATE, TANTO PER CAMBIARE, ANCHE TRA GLI 7 EREDI DEL COMPIANTO DEL VECCHIO…

gesmundo meloni lollobrigida prandini

DAGOREPORT - GIORGIA È ARRIVATA ALLA FRUTTA? È SCESO IL GELO TRA LA FIAMMA E COLDIRETTI (GRAN SOSTENITORE COL SUO BACINO DI VOTI DELLA PRESA DI PALAZZO CHIGI) - LA PIU' GRANDE ORGANIZZAZIONE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI (1,6 MILIONI DI ASSOCIATI), GUIDATA DAL TANDEM PRANDINI-GESMUNDO, SE È TERRORIZZATA PER GLI EFFETTI DEVASTANTI DEI DAZI USA SULLE AZIENDE TRICOLORI, E' PIU' CHE IRRITATA PER L'AMBIVALENZA DI MELONI PER LE MATTANE TRUMPIANE - PRANDINI SU "LA STAMPA" SPARA UN PIZZINO ALLA DUCETTA: “IPOTIZZARE TRATTATIVE BILATERALI È UN GRAVE ERRORE” - A SOSTENERLO, ARRIVA IL MINISTRO AGRICOLO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, UN REIETTO DOPO LA FINE CON ARIANNA: “I DAZI METTONO A RISCHIO L'ALLEANZA CON GLI USA. PUÒ TRATTARE SOLO L'EUROPA” – A BASTONARE COLDIRETTI, PER UN “CONFLITTO D’INTERESSI”, CI HA PENSATO “IL FOGLIO”. UNA STILETTATA CHE ARRIVA ALL'INDOMANI DI RUMORS DI RISERVATI INCONTRI MILANESI DI COLDIRETTI CON RAPPRESENTANTI APICALI DI FORZA ITALIA... - VIDEO

autostrade matteo salvini giorgia meloni giancarlo giorgetti roberto tomasi antonino turicchi

TOMASI SÌ, TOMASI NO – L’AD DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA) ATTENDE COME UN’ANIMA IN PENA IL PROSSIMO 17 APRILE, QUANDO DECADRÀ TUTTO IL CDA. SE SALVINI LO VUOL FAR FUORI, PERCHÉ REO DI NON AVER PORTARE AVANTI NUOVE OPERE, I SOCI DI ASPI (BLACKSTONE, MACQUARIE E CDP) SONO DIVISI - DA PARTE SUA, GIORGIA MELONI, DAVANTI ALLA FAME DI POTERE DEL SUO VICE PREMIER, PUNTA I PIEDINI, DISPETTOSA: NON INTENDE ACCETTARE L’EVENTUALE NOME PROPOSTO DAL LEADER LEGHISTA. DAJE E RIDAJE, DAL CAPPELLO A CILINDRO DI GIORGETTI SAREBBE SPUNTATO FUORI UN NOME, A LUI CARO, QUELLO DI ANTONINO TURICCHI….