alex saab camilla fabri

“SI RISOLVE TUTTO VIVENDO A DUBAI” – MANDATO D’ARRESTO PER CAMILLA FABRI, EX COMMESSA E MOGLIE DEL MILIARDARIO ALEX NAIM SAAB MORAN. AVREBBE COINVOLTO LA SUA FAMIGLIA NELL’OPERAZIONE DI RICICLAGGIO DEI SOLDI DEL MARITO, AMICO DEL PRESIDENTE VENEZUELANO NICOLÁS MADURO, SOTTO PROCESSO NEGLI USA. PARTE DEI SUOI SOLDI SONO TRANSITATI DALL'ITALIA PER ESSERE RIPULITI, CONVERTITI IN EURO E POI NASCOSTI IN RUSSIA. CAMILLA HA CONDOTTO UNA CAMPAGNA IN VENEZUELA PER LA LIBERAZIONE DEL MARITO. ORA E’ LATITANTE - QUELL'APPARTAMENTO IN VIA CONDOTTI...

Fulvio Fiano per il “Corriere della Sera”

 

Alex Nain Saab Moran e Camilla Fabri

Appare difficile che la sua citazione del «faccio cose, vedo gente» di Nanni Moretti fosse voluta quando Camilla Fabri illustrava alla madre Sabrina il ruolo pensato per le due zie (sorelle della donna) che con il suo aiuto puntava a coinvolgere nell'affare: «Firmano cose, aprono conti».

 

Ma di sicuro la 28enne ex commessa della periferia romana e aspirante soubrette e miss, sapeva cosa stava facendo quando, sempre attraverso sua madre, trasmetteva loro le istruzioni per andare in scena a Dubai, Singapore, Parigi, Caracas, Istanbul: «Prima di tutto dovranno entrare da Louis Vuitton, Dior. Questi sono i completi, almeno quattro per uno, Alex vuole così».

 

È una maxi operazione di riciclaggio internazionale convogliata in una gestione strettamente familiare di prestanome quella naufragata ieri nelle cinque ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Roma.

 

Alex Nain Saab Moran marito di Camilla Fabri

Lei, Camilla, factotum nella gestione occulta di una fetta dei miliardi di patrimonio del marito, è all'estero, irreperibile, ed eviterà i domiciliari. Lui, il facoltoso 51enne, il colombiano-libanese Alex Naim Saab Moran è detenuto negli Stati Uniti e sarebbe altrimenti finito in carcere come chiesto dal pm Francesco Cascini, che ha coordinato le complesse indagini del Nucleo Valutario della Guardia di finanza. In carcere sarebbe finito anche Lorenzo Antonelli (oggi forse a Dubai) marito della sorella di Camilla, Beatrice, anche lei indagata. Ai domiciliari vanno invece le suddette zie della Fabri, Arianna e Patrizia Fiore, 47 e 45 anni rispettivamente, le uniche presenti nella Capitale. A tutti viene contestata l'associazione a delinquere.

 

Saab Moran, amico del presidente venezuelano Nicolás Maduro, è sotto processo negli Stati Uniti e indagato dalle procure di mezza Europa come presunto «facilitatore» nel suo arricchimento illecito anche tramite la corruzione sugli appalti per gli aiuti alimentari alla popolazione. In questi mesi Camilla conduce una campagna in Venezuela per la liberazione del marito.

 

camilla fabri

Parte dei suoi soldi sono transitati dall'Italia per essere ripuliti, convertiti in euro e poi nascosti in Russia (dove Moran e Fabri hanno vissuto per un periodo e dove è nato il loro secondo figlio) e in alcuni paradisi fiscali. Nell'ottobre 2019 la Finanza ha sequestrato un appartamento da 4,8 milioni di euro in via Condotti a Roma, acquistato tramite una società londinese ma di fatto di proprietà della 28enne.

Nella perquisizione, si apprende ora, sono emersi certificati per 120 chili di oro depositati a suo nome in una banca Svizzera.

Altri 1,8 milioni di euro sono stati sequestrati dal conto corrente di una banca italiana. Secondo gli inquirenti, l'equivalente di quanto avrebbero intascato le due zie di Fabri per aver fatto da prestanome in una trentina di società.

 

Camilla Fabri, riassume il gip, «aveva un ruolo centrale nel reclutare amici e parenti, nel distribuire compiti e stipendi e nell'organizzare viaggi».

 

camilla fabri

«Alex sta cercando disperatamente uno come Lorenzo - scriveva la 28enne in chat alla madre - sui trent' anni, anche una donna». E alle preoccupazioni della donna per la vita a cui andava incontro l'altra figlia Beatrice, Camilla ribatteva: «Stai tranquilla, mami, la situazione si risolve vivendo a Dubai».

 

Quanto alle zie Arianna e Patrizia che «non avevano nessuna esperienza e, come per magia, diventano manager di società internazionali», il loro corrispettivo è di 5 mila euro al mese più «premi» da 15 mila euro all'occasione (25 mila per Lorenzo e Beatrice). Abbastanza per convincere anche Sabrina, la mamma di Camilla: «Wow, sono tantissimi». Anche lei si presta, ricordando a sua sorella Patrizia di «stampare e studiare in aereo il nickel e il carbone in inglese» per darsi una parvenza di credibilità: «Pure Lorenzo si sta studiando l'oro».

 

camilla fabri

2 - CAMILLA FABRI, L'INCHIESTA RICICLAGGIO INTERNAZIONALE

Raffaella Troili per “il Messaggero”

 

Riciclaggio internazionale, ricercata come latitante l'ex modella romana Camilla Fabri, 28 anni, accusata di aver sottratto e reinvestito fondi umanitari destinati ai bambini del Venezuela. Continua la saga che vede coinvolto Alex Nain Saab Moran imprenditore colombiano arrestato nel 2020 vicino al presidente Maduro, la moglie, Camilla Fabri, ex commessa di Milano, avvenente modella di Fidene, ex del calciatore laziale Felipe Anderson, qualche comparsata in tv, poi la svolta, in costa Azzurra, l'amore e il matrimonio. E un appartamento intestato a via Condotti, la bella vita ai Parioli, ora desaparecida in Venezuela dove continua a combattere per la liberazione del marito.

 

camilla fabri

Il Nucleo speciale di Polizia valutaria della Guardia di finanza, su richiesta della Procura di Roma, ha dato esecuzione a una ordinanza emessa dal gip del Tribunale capitolino di misure cautelari personali nei confronti di cinque soggetti. L'indagine, coordinata dalla Procura, riguarda un'ipotesi di riciclaggio internazionale di somme che sarebbero provente dei reati ipotizzati di corruzione e di appropriazione indebita di fondi pubblici venezuelani, destinati all'attuazione di un programma di sussidi alimentari, per i quali l'imprenditore colombiano risulta imputato di fronte all'Autorità giudiziaria statunitense.

 

Alex Saab, di recente arrestato all'aeroporto dell'isola di Capo Verde ed estradato in esecuzione del mandato emesso dagli Stati Uniti, avrebbe inoltre costituito numerose società attraverso le quali riciclare i proventi illeciti. In tale contesto investigativo, su delega della Procura capitolina, nell'ottobre 2019 lo stesso Nucleo speciale aveva già sottoposto a sequestro un appartamento di pregio nel centro storico, un attico al quarto piano, in via Condotti del valore di circa euro 4,8 milioni intestato alla moglie, nonché 1,8 milioni di euro giacenti su un conto corrente acceso presso una banca italiana.

camilla fabri

 

In base agli elementi finora raccolti dalle Fiamme Gialle, sono emersi indizi secondo i quali l'imprenditore colombiano avrebbe fittiziamente intestato le società di diritto estero a quattro cittadini italiani (familiari della moglie) che avrebbero quindi agito quali prestanomi.

 

Sulla base del quadro accusatorio delineatosi nel corso delle investigazioni, il gip del Tribunale di Roma ha ora disposto: la custodia in carcere nei confronti di 2 indagati, le zie di Camilla, Arianna e Patrizia Fiore, 45 e 47 anni, gli arresti domiciliari nei confronti di 3; il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per un importo di 1,6 mln di euro.

 

LE MISURE Ai domiciliari il cognato Lorenzo Antonelli e la moglie Beatrice Fabri, sorella di Camilla, il fratello di Alex, Luis Alberto Saab Moran. Il denaro di Fabri sembra che arrivasse dal Regno Unito con versamenti dalla Kinlock Investment, una compagnia controllata da Antonelli, con azioni di un trust britannico e una compagnia di Dubai. «Secondo le indagini si legge su PanAm Post -, Antonelli è uno degli altri prestanome di Alex Saab e fa parte della direzione di Adon Trading FZE e altre compagnie controllate da lui. Camilla Fabri e Lorenzo Antonelli hanno casi aperti in Italia per riciclaggio, e le indagini seguono la pista di soldi arrivati da una rete di almeno 10 imprese».

 

camilla fabri

Camilla attualmente si trova fuori dall'Italia ed è irreperibile, mentre il marito cinquantunenne Alex Naim Saab Moran è detenuto negli Stati Uniti. La modella, proprio nei giorni scorsi in Venezuela ha organizzato una manifestazione per chiedere la liberazione del marito. Sul palco una donna convinta dell'innocenza del marito, intorno a lei migliaia di persone. Il paradosso è che Alex Saab, era ricercato in tutto il mondo per via di una maxi tangente partita proprio dal Venezuela. Un patrimonio di 350 milioni di dollari riversati in vari paradisi fiscali, frutto di un giro di riciclaggio complicatissimo, di fatto rubati dai contratti sui sussidi alimentari che il Governo del Venezuela aveva stanziato per i più indigenti.

Ultimi Dagoreport

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

luigi lovaglio giuseppe castagna giorgia meloni giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone milleri monte dei paschi di siena

DAGOREPORT - È VERO, COME SOSTENGONO "CORRIERE" E “LA REPUBBLICA”, CHE L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA È “PERFEZIONATA E IRREVERSIBILE”? PIU' SAGGIO ATTENDERE, CON L'EVENTUALE AVANZAMENTO DELL'INCHIESTA GIUDIZIARIA MAGARI (IERI ED OGGI SONO STATI PERQUISITI GLI UFFICI DEGLI INDAGATI), QUALE SARÀ LA RISPOSTA DEGLI INVESTITORI DI PIAZZA AFFARI (GIA' MPS E' STATA MAZZOLATA IN BORSA) - POTREBBERO ANCHE ESSERCI RIPERCUSSIONI SUL COMPAGNO DI AVVENTURE DI CALTARICCONE, FRANCESCO MILLERI, CHE GUIDA L'HOLDING DELFIN LA CUI PROPRIETÀ È IN MANO AI LITIGIOSISSIMI 8 EREDI DEL DEFUNTO DEL VECCHIO - MA IL FATTO PIÙ IMPORTANTE SARA' IL RINNOVO AD APRILE 2026 DELLA GOVERNANCE DI GENERALI (PER CUI È STATA ESPUGNATA MEDIOBANCA) E DI MPS DEL LOQUACE CEO LUIGI LOVAGLIO (VEDI INTERCETTAZIONI) - INFINE, PIÙ DI TUTTO, CONTANO I PASSI SUCCESSIVI DELLA PROCURA DI MILANO, CHE PUÒ SOSPENDERE L’OPERAZIONE DELLA COMBRICCOLA ROMANA FAVORITA DA PALAZZO CHIGI SE INDIVIDUA IL RISCHIO DI REITERAZIONE DEI REATI (DA PIAZZA AFFARI SI MOLTIPLICANO LE VOCI DI NUOVI AVVISI DI GARANZIA IN ARRIVO PER I "FURBETTI DEL CONCERTINO''...)