soldati russi esercito russo donbass

“I SOLDATI RUSSI SONO CONFUSI, APATICI, VANNO AVANTI PER INERZIA” – RIAPPARE SU TELEGRAM L’ULTRANAZIONALISTA RUSSO IGOR GIRKIN, L’UOMO CONDANNATO PER L’ABBATTIMENTO DELL’AEREO MALESE MH17 NEL 2014. E DENUNCIA LA SITUAZIONE DISASTROSA DELLE TRUPPE SPEDITE DA PUTIN SUL FRONTE DEL DONBASS: “LA MAGGIOR PARTE DELLE FORZE ARMATE NON CAPISCE PER COSA E PER QUALI SCOPI STA COMBATTENDO”

Jacopo Iacoboni per www.lastampa.it

 

Soldati russi

Da quando la Corte olandese lo aveva dichiarato colpevole dell’abbattimento dell’aereo malese MH17 in Donbass il 17 luglio 2014 – condannando all’ergastolo in absentia lui e i complici Sergei Dubinsky e Leonid Kharchenko – Igor Girkin era praticamente scomparso. Anche dai suoi social. Ieri invece è riapparso, sul suo canale telegram, ha spiegato di essere tornato a Mosca – il che ovviamente conferma, se ce ne fosse bisogno, le protezioni statuali di cui gode – e per raccontare in che modo è fallito il suo tentativo di arruolamento in un battaglione combattente in Donbass.

 

Ma, cosa più importante, nel far questo Girkin ci offre uno spaccato incredibile del reale stato, morale e materiale, dell’esercito russo in Donbass. La situazione è riassumibile così: apatia, totale incomprensione degli obiettivi strategici e dei fini della battaglia, incomprensione delle linee di Surovikin, un senso generale di che ci sto a fare qui? Questa è la foto che Girkin fa del morale dei russi.

 

IGOR GIRKIN

Un quadro da cui sembrerebbe impossibile al momento una loro vittoria sul campo di battaglia contro gli ucraini. Girkin, già uomo dell'oligarca Malofeev, e legato ai servizi russi, che fu il comandante dei paramilitari in Donbass nel 2014, premette: «Naturalmente intendo tenere per me la stragrande maggioranza delle mie impressioni e conclusioni. Per, per così dire, “non screditare” [si riferisce alle leggi russe che puniscono duramente chi “scredita le forze armate]. Impressioni positive: le condividerò nelle prossime (si spera) videoconferenze. Ma non ce ne sono troppi, in relazione a quelle negative».

IGOR GIRKIN

 

Poi prosegue: «E ora noterò solo che la base di tutte le nostre "vittorie crescenti" sui fronti [del Donbass settentrionale] è la crisi più profonda della pianificazione strategica. In poche parole, le truppe stanno combattendo solo "per inerzia", non avendo la minima idea degli ultimi obiettivi strategici dell'attuale campagna militare e solo indovinando i vaghi piani del comando per gesti così grandiosi e insensati come la costruzione di un sistema completamente folle nell'inutilità (ma incredibilmente costoso in termini di costi di esecuzione), le linee Surovikin».

 

soldati russi protestano 1

Girkin è durissimo: i soldati non sanno neanche cosa stanno facendo: «Nella maggior parte delle forze armate, soldati e ufficiali non capiscono: per cosa e per quali scopi stanno combattendo in generale. Per loro, un mistero: qual è la condizione per la vittoria o solo una condizione per porre fine alla guerra? E le autorità della Federazione Russa non sono in grado di spiegarglielo, poiché fissare un obiettivo chiaro, per loro, significa "limitare lo spazio di manovra", ovvero perdere l'opportunità di dichiarare raggiunti gli obiettivi, in qualsiasi momento che i vertici del Cremlino considerano conveniente».

 

Girkin – la cui posizione ultranazionalista vorrebbe più decisione e più organizzazione e più guerra, non meno – aggiunge tra parentesi: «Per la milleeunesima volta, vi ricordo che la "riconciliazione con i partner" appassionatamente desiderata, per la quale fino ad oggi vengono compiuti molti passi che demoralizzano la società e l'esercito, è irraggiungibile in linea di principio, ma il Cremlino ancora la tiene». Il che ci fa vedere le cose da un altro punto di vista: il fatto che, secondo molte posizioni di blogger militari e secondo la comunità ultranazionalista, il Cremlino è troppo debole e trattativista.

soldati russi protestano 3

 

«Tali sentimenti specificamente nelle truppe portano all'apatia. L'apatia, invece, porta a un calo del morale e all'adempimento dei compiti fissati "per spettacolo" e "sfilamento delle maniche", senza un reale interesse per il loro esito positivo. Quindi - nell'esercito delle Forze armate della Federazione Russa (e parti delle Forze armate dell'LDNR, sebbene lì i combattenti abbiano molte più motivazioni) prevale l'apatia».

 

Ci sono problemi gravissimi anche dal punto di vista tecnico: «L'assenza di una chiara strategia politico-militare non consente ai militari di sviluppare tattiche che contribuiscano alla sua attuazione. Nel frattempo - "per capriccio" - le Forze armate si stanno preparando per una lunga guerra di posizione, costruendo strutture a lungo termine lungo tutto il fronte nello stile di "alla linea Mannerheim" [Girkin si riferisce alle linea difensiva dei finlandesi sull'Istmo careliano in Finlandia, lunga 132 km per difendersi dall'Unione Sovietica nella Guerra d’inverno e resa celebre dal generale Carl Mannerheim, nda.]».

 

soldati russi protestano 7

E ancora: «Il fatto che seguire la strategia di una guerra di lunga durata sia un suicidio per la Federazione Russa (e anche per le sue autorità e élite, tra l'altro) - ho scritto nel 2014, ma ho detto (più di una o due volte) - fin dall'inizio inizio della campagna in corso».

 

Le conclusioni sono estremamente pessimistiche: «Osservando come il nemico lentamente (e senza incontrare alcuna opposizione) attua i propri compiti strategici con la completa passività delle autorità militari e politiche della Federazione Russa, non mi aspetto nulla di buono al fronte nelle prossime settimane».

 

Grikin smonta anche il luogo comune secondo cui l’inverno congelerebbe anche le operazioni di controffensiva ucraine: «E, sì, - il cosiddetto “l’Ucraina si congelerà in inverno, NON si ribellerà e NON combatterà”, avverrà il contrario: i suoi soldati, che hanno già creduto nella loro forza a seguito delle vittorie autunnali delle Forze armate ucraine e sono pienamente sostenuti dalla NATO, combatteranno sempre più duramente contro i "moscoviti", vendicando le difficoltà che i loro parenti e amici nelle retrovie sono costretti a sopportare.

 

Soldati russi morti

E saranno accolti solo da un apatico adempimento del dovere, dietro il quale su molti combattenti e comandanti russi incombe da tempo la domanda irrisolta: “Cosa ci facciamo qui, se Mosca è più preoccupata per l'attuazione degli ‘accordi sul grano’, il pompaggio senza ostacoli di ammoniaca attraverso Odessa e il ‘tetto massimo’ su gas e petrolio forniti a numerosi partner occidentali?». Il Cremlino, secondo Girkin, perde tempo dietro a queste cose, mentre l’armata russa affonda nell’apatia e non capisce più nemmeno per cosa sta combattendo.

IGOR GIRKINIGOR GIRKIN

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...