lavori restauro notre dame

“STANNO FACENDO A NOTRE-DAME QUALCOSA CHE A WESTMINSTER ABBEY O SAN PIETRO SAREBBE STATO IMPROPONIBILE” – MOLTE PERSONALITÀ DELLA CULTURA FRANCESE FIRMANO UNA PETIZIONE CONTRO IL PROGETTO PER IL RESTAURO "STILE DISNEY" DELLA CATTEDRALE DI NOTRE-DAME - FRA LE NOVITÀ VOLUTE DALL'ARCIDIOCESI DI PARIGI, L'INSTALLAZIONE DI OPERE D'ARTE CONTEMPORANEA E ILLUMINAZIONE CHE CAMBIA A SECONDA DELLE STAGIONI CON VIDEOPROIEZIONI ALLE PARETI...

Emanuela Minucci per "la Stampa"

 

lavori restuaro notre dame

Primo tweet di un professore della Sorbonne: «Stanno facendo a Notre-Dame qualcosa che su Westminster Abbey o San Pietro sarebbe stato improponibile». Secondo cinguettio di una storica dell'arte con studio vista cattedrale: «Vogliono trasformare l'abbazia in un gonfiabile attira-turisti ma sappiano che Parigi non lo permetterà». 

 

notre dame

All'intellighenzia parigina proprio non è andato giù il progetto di restauro interno della loro amata cattedrale devastata dall'incendio del 15 aprile di due anni fa. Anzi, qualcuno lo considera una iattura peggio dell'incendio stesso: «Perché quel progetto autolesionistico è voluto». Non ci stanno, quindi, gli intellettuali parigini a vedere trasformare Notre-Dame in una specie di Disneyland acchiappa turisti fatta di quinte a scomparsa, led teatrali e installazioni concettuali. 

 

lavori restuaro notre dame

E ieri lo hanno urlato forte e chiaro a quella Commission nationale du patrimoine et de l'architecture (Cnpa) che doveva approvare un turbinio di effetti speciali racchiusi in uno dei simboli più intoccabili di Francia. Era normale si scatenasse il dissenso. Meno che diventasse una petizione firmata da un centinaio di personalità della cultura transalpina. Ma nonostante l'elenco di «resistenti per Notre-Dame» sia stato consegnato ieri a Le Figaro e a La Tribune de l'Art la commissione non si è lasciata intimorire e ha dato un primo via libera ai lavori. 

 

lavori restuaro notre dame 2

Fra le novità volute dall'Arcidiocesi di Parigi sotto la direzione di Gilles Drouin - numero uno dell'Institut supérieur de liturgie de l'Institut catholique de Paris - pure l'installazione di un nuovo fonte battesimale al centro della navata e parecchie opere d'arte contemporanea a costellare le navate laterali. Quanto alle panchine rimovibili pare che ieri siano state stoppate. La commissione non si è invece scandalizzata per l'illuminazione che cambia a seconda delle stagioni e le videoproiezioni alle pareti. 

 

lavori restuaro notre dame

I lavori sotto accusa interesseranno diverse parti della cattedrale: cappelle, vetrate, organo e naturalmente la guglia ottocentesca. E proprio da quest' ultima è partito il sogno di una modernizzazione di Notre-Dame. Peccato che l'architetto Maurice Culot, molto noto a Parigi, sostenga che ci si stia facendo prendere a dir poco la mano: «Quello che stanno proponendo è una specie di parco a tema infantile e banale che cozza totalmente con la solennità del luogo». 

 

lavori restuaro notre dame

Eppure secondo un rapporto del Daily Telegraph il progetto di restauro degli interni prevede pure cappelle a tema (c'è l'angolo dedicato all'Asia e all'Africa e quello a tema ecologista), proiezioni in varie lingue, murales e effetti luminosi e sonori che varieranno a seconda della forma liturgica al fine di creare «diversi spazi emotivi». Una Notre-Dame più inclusiva, accessibile e politicamente corretta, sostengono i progettisti. 

notre dame 3

 

«Disneyficazione vergognosa» ribattono gli intellettuali. E accusano: «Dicono di voler evangelizzare i turisti di fede non cattolica, ma il risultato è che il monumento viene privato della sua forza spirituale in favore di un turismo effimero e spettacolarizzato». Secondo un filosofo dell'arte che ieri ha scritto una lettera a Le Monde «siamo alla follia del politicamente corretto. Vogliono fare di Notre-Dame una sala di esposizione liturgica sperimentale che non esiste da nessun altra parte, mentre dovrebbe essere un punto di riferimento, dove ogni modifica va trattata con la massima prudenza». 

NOTRE DAME

 

Una cosa è certa. Le novità più importanti contenute nel progetto non riguardano le parti danneggiate. Si è colta insomma l'occasione di utilizzare i fondi raccolti per la rinascita della cattedrale per renderne più «stimolante» la visita. Il bilancio di giornata è affidato a uno striscione apparso ieri davanti alla cattedrale. Un Quasimodo in lacrime che allarga le braccia: Ce n'est plus ma maison.

la cattedrale di notre dame dopo l incendio 8la cattedrale di notre dame dopo l incendio 6INCENDIO A NOTRE DAMEnotre damenotre dameINCENDIO A NOTRE DAME INCENDIO A NOTRE DAMEla cattedrale di notre dame dopo l incendio 3la cattedrale di notre dame dopo l incendio 7la cattedrale di notre dame dopo l incendio 10la cattedrale di notre dame dopo l incendio 5la cattedrale di notre dame dopo l incendio la cattedrale di notre dame dopo l incendiola cattedrale di notre dame dopo l incendio 9

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)