freddie friggers

DAL LETAME NASCONO I FIORI – LA STORIA DI FREDDIE FIGGERS, L’IMPRENDITORE AMERICANO TROVATO DA NEONATO DENTRO UN CASSONETTO DELL’IMMONDIZIA CHE ORA GESTISCE UNA SOCIETA’ DA MILIONI DI DOLLARI – DOPO AVER LASCIATO LA SCUOLA A 15 ANNI, FRIGGERS E’ DIVENTATO IL PIÙ GIOVANE IMPRENDITORE NEL SETTORE DELLE TELECOMUNICAZIONI IN TUTTI GLI USA E L'UNICO PROPRIETARIO AFROAMERICANO DI UNA SOCIETÀ TLC – E ORA CON LA SUA FONDAZIONE AIUTA LE COMUNITA’ PIU’ POVERE DELLA FLORIDA…

freddie figgers 2

 

Flavio Pompetti per "il Messaggero"

 

 

Dal cassonetto dell' immondizia nel quale lo aveva abbandonato la madre dopo la nascita alla ricchezza e al successo, passando per una famiglia adottiva povera ma felice. La parabola della vita di Freddie Figgers è un salto indietro nella letteratura di Charles Dickens, un trionfo dell' umanità e della generosità umana. La notizia del miracoloso ritrovamento del neonato trentuno anni fa aveva commosso Nathan, un artigiano tuttofare, e sua moglie Betty Mae, che lavorava da giornaliera nei campi di una comunità agricola nel nord della Florida. I due erano già avanti negli anni e avevano adottato e cresciuto diversi bambini in affidamento.

 

Decisero di farlo ancora una volta con Freddie, che entrò a casa loro ad appena due giorni dalla nascita.

 

freddie figgers famiglia

 

I MODELLI

L' orfanello non avrebbe potuto incontrare una sorte migliore: «I miei genitori adottivi sono stati i miei eroi e i miei modelli di vita», racconta oggi l' uomo Freddie, a sua volta sposato con una avvocatessa e padre di una bambina. Il padre gli ha insegnato che avrebbe potuto conquistare la dignità che la sorte gli aveva negato con la forza dell' intelletto e con la tenacia dell' applicazione, a dispetto degli spietati bulli della scuola che lo chiamavano immondizia, e lo ficcavano a forza alla prima occasione nei bidoni fuori dall' edificio.

 

freddie figgers e il padre

 

Di intelletto Freddie ne aveva tanto, e presto se ne accorse anche la preside della scuola media che frequentava, quando lo vide riparare in cambio di pochi spiccioli i laptop dei compagni.

 

Qualche tempo prima suo padre era riuscito a mettere insieme i 27 dollari necessari per comperare un MacIntosh antidiluviano non funzionante, e Freddie con l' aiuto dei condensatori che aveva smontato da radio e allarmi casalinghi era riuscito a farlo ripartire.

 

L' esperienza lo aveva segnato. Freddie passò presto dai computer della sua scuola a riparare quelli del municipio della cittadina di 8.000 abitanti nella quale viveva, in cambio di una vera paga. Quando il comune ricevette un preventivo di 600.000 dollari per un sistema digitale di controllo della pressione dei tubi dell' acquedotto, Freddie riuscì a produrne uno per conto suo, al costo per la città dei 12 dollari l' ora del suo stipendio.

 

 

freddie figgers 1

All' età di quindici anni lasciò la scuola; era già pronto a iniziare la carriera professionale che lo ha portato a disegnare software, poi a gestire a 21 anni una rete di banda larga, il più giovane imprenditore di settore in tutti gli Usa, e ancora oggi l' unico proprietario afroamericano di una società di telecomunicazioni: la Figgers Communication. Quando il padre Nathan cominciò a perdere colpi con l' Alzheimer e a perdersi fuori di casa, Freddie gli inserì nella scarpa un circuito, un microfono da 90 MHz e una scheda di rete. Il Navigatore non era ancora stato inventato, ma il figlio poteva rintracciare suo padre nel quartiere, parlargli e andare a prenderlo senza doversi preoccupare di costringerlo alla prigionia casalinga.

 

 

IL SUCCESSO

freddie figgers 3

 La vendita dei diritti per la riproduzione del congegno fruttò 2,2 milioni di dollari. Freddie sognava di spenderne una parte per comperare a Nathan la vettura dei suoi sogni: un pickup della Ford nuovo di zecca, e una barca da pesca. Non fece in tempo: mentre l' assegno giaceva in banca per la verifica il papà si spegneva in un ospedale di Orlando. «L' esperienza mi ha insegnato che i soldi non sono altro che un mezzo racconta oggi Freddie, che di milioni ne ha fatti parecchi - quel giorno ho deciso che avrei cercato di fare del mio meglio per rendere il mondo migliore prima di quando dovrò lasciarlo». Aiutare gli altri è uno degli insegnamenti che il padre ha passato al figlio.

 

 

freddie figgers foundation

A dispetto della limitazione dei mezzi, Nathan nella memoria di Freddie ha sempre aiutato chi aveva bisogno, e dopo la morte si è lasciato alle spalle una lunga fila di beneficiari della sua generosità. Il figlio lo segue sulla stessa strada. Ha aperto una fondazione che raccoglie fondi per assicurare la copertura delle spese sanitarie per le comunità meno abbienti del nord della Florida, e paga la retta universitaria a giovani talenti che provengono da famiglie disagiate.

freddie figgers e obamafreddie figgers e famigliafreddie figgers e padrefreddie figgers 6freddie figgers 5freddie figgers 4

 

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."