referendum cannabis 2

LIBERA CANNA IN LIBERO STATO - DOPO IL VOTO IN COMMISSIONE GIUSTIZIA, I RADICALI RACCOLGONO LE FIRME PER UN REFERENDUM FINALIZZATO A DEPENALIZZARE L'USO DELLA CANNABIS - I PROMOTORI HANNO TEMPO FINO AL 30 SETTEMBRE PER RACCOGLIERE 500 MILA FIRME (E' POSSIBILE ANCHE FIRMARE ONLINE) - IL FORZISTA GASPARRI SULLE BARRICATE: "LI FERMEREMO, SARANNO SCONFITTI..."

Stefano Re per Libero Quotidiano

 

Referendum Cannabis

Il fumo della cannabis è entrato nella politica italiana. L'altro giorno c'è stato il voto in commissione Giustizia alla Camera, dove Pd, Cinque Stelle, Leu e i Radicali hanno approvato il testo base di una nuova legge che, se approvata, consentirebbe la coltivazione per uso personale «di non oltre quattro femmine di cannabis, idonee e finalizzate alla produzione di sostanza stupefacente».

 

Ieri, l'ennesima novità: è stato annunciato il deposito, in Cassazione, della richiesta di raccogliere le firme per un referendum finalizzato, come spiegano i promotori, a «depenalizzare la condotta di coltivazione di qualsiasi sostanza» ed «eliminare la pena detentiva per qualsiasi condotta illecita relativa alla Cannabis, con eccezione dell'associazione finalizzata al traffico illecito».

 

Referendum Cannabis 3

Sotto l'aspetto amministrativo si chiede invece di «eliminare la sanzione della sospensione della patente di guida e del certificato di idoneità alla guida di ciclomotori», che attualmente colpisce chi fa uso personale di qualsiasi sostanza stupefacente o psicotropa.

 

A proporre tutto questo è un gruppo di esperti, giuristi e militanti antiproibizionisti, coordinati da alcune associazioni, tra cui quella intestata a Luca Coscioni (la stessa cui si deve il referendum per la legalizzazione dell'eutanasia), assieme a rappresentanti dei partiti +Europa, Possibile e Radicali italiani. La raccolta delle firme dovrà essere completata in soli venti giorni, in quanto il tempo previsto dalla legge va dal primo gennaio di ogni anno al 30 settembre dello stesso anno.

 

Referendum Cannabis 4

Sino a poco tempo fa sarebbe stata un'impresa impossibile, ma è stata appena introdotta la possibilità di firmare online, ricorrendo alla certificazione digitale, e questo cambia profondamente le regole del gioco. Se al punto da rendere possibile una "vendemmia" di mezzo milione di firme in meno di tre settimane, lo capiremo presto.

 

Facile, comunque, prevedere una pioggia di referendum nei prossimi anni, proprio grazie alla facilità con cui le adesioni potranno essere raccolte da adesso in poi. Già ieri pomeriggio, in appena cinque ore, Marco Perduca, presidente del comitato promotore del referendum, ha fatto sapere di aver ricevuto sul sito www.referendumcannabis.it oltre 50mila firme, «un inizio davvero inaspettato».

 

Referendum Cannabis 2

Se il traguardo delle 500mila sottoscrizioni sarà raggiunto, e se la Corte Costituzionale non ravviserà problemi nel contenuto del quesito, gli italiani saranno chiamati a votare il referendum sulla cannabis la prossima primavera, assieme a quelli sulla giustizia promossi da Lega e radicali e a quello per la «eutanasia legale».

 

Inutile dire che il referendum piace soprattutto a sinistra. Tra chi ha firmato o annunciato la propria firma c'è il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova, il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, e il deputato di Forza Italia Elio Vito. «È stata proprio la reazione isterica, anche nel mio partito, per il testo base in commissione», dice quest'ultimo, «che mi ha convinto ad aderire e sostenere il referendum per la cannabis legale».

 

coltivare cannabis 5

La grande parte del centrodestra, ovviamente, la pensa come il senatore forzista Maurizio Gasparri: «Altro che autoproduzione a scopo terapeutico. Le proposte a favore della cannabis legale vengono allo scoperto con il referendum, l'ennesimo, proposto dai radicali ed ex radicali per legalizzare le droghe. È grave che in Italia alcuni politici si mobilitino in favore della droga, della morte, invece di sostenere la vita, la prevenzione, il recupero, la tutela della salute».

 

In ogni caso, anche se dovessero essere raccolte le firme e il referendum si dovesse svolgere, Gasparri è sicuro che «sarà sconfitto. Abbiamo già costituito una fitta rete di presenze e di organizzazioni per difendere le ragioni della vita contro ogni tentativo di legalizzazione della cannabis».

 

coltivare cannabis 3

Secondo il senatore azzurro «gli argomenti a sostegno di questa proposta sono tutti falsi e facilmente smontabili», e soprattutto il tentativo di legalizzare la cannabis a fini terapeutici è solo un espediente per puntare, in seguito, al vero obiettivo: «Legalizzare altre droghe ancora più dannose. Li fermeremo. Saranno sconfitti». 

 

Per firmare: www.referendumcannabis.it

maurizio gasparri foto di bacco (2)

Ultimi Dagoreport

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…