infibulazione

LUPUS INFIBULA – L’INFIBULAZIONE NON È SOLO UNA PRATICA TRIBALE DEI PAESI AFRICANI: IN ITALIA ALMENO 80MILA DONNE HANNO DOVUTO SUBIRE QUESTA TORTURA, AL RITMO DI 5MILA BAMBINE L’ANNO - PER LA LEGGE È UN REATO DA 14 ANNI, MA FINORA È STATA INUTILE – LA MUTILAZIONE GENITALE FEMMINILE È UNA PERVERSIONE DELLA TRADIZIONE, COME IL CANNIBALISMO O IL SACRIFICIO UMANO, MA È DIFFICILE DA DEBELLARE PERCHÉ… 

Costanza Cavalli per “Libero quotidiano”

 

infibulazione kenya 9

Gli occhi e le orecchie di una persona normale non reggono oltre venti secondi un video che riprende una mutilazione genitale: una bambina di colore, avrà sei o sette anni, nuda. Immobilizzata a terra da sei mani, su un terreno che è sabbia e sabbia, la sua ribellione imbrigliata da tre persone adulte, vestite con i kanga, i fazzoletti colorati, all' africana. Sono tutti uomini. Ne arriva un quarto, si inginocchia, si avvicina con un grosso ago da cucito ai genitali. La bimba è così spaventata che non riesce nemmeno a piangere, emette letteralmente latrati. Clic, basta così. Non si può continuare, ci vuole un pervertito per arrivare fino in fondo (il video dura un minuto e quaranta, si trova online, su Vimeo.com, titolo "Infibulation d' une fillette").

infibulazione kenya 1

 

Sono 200 milioni nel mondo le vittime di mutilazioni genitali femminili, 3 milioni le bambine sotto i quindici anni a rischio infibulazione ogni anno. La pratica è comune in 30 nazioni africane (in Egitto, Somalia e Sudan viene effettuata su oltre l' ottanta per cento delle donne), in alcune aree dell' Asia e dell' America latina. Il 90% delle donne vittime di questa disumana violenza vive nell' Africa subsahariana, ma il restante 10% risiede in Europa. In Gran Bretagna il febbraio scorso è stata condannata la prima donna colpevole di aver commesso infibulazione sulla figlia di tre anni.

 

infibulazione kenya 11

Per difendersi, la madre aveva dichiarato che la bambina era caduta «su un taglierino da una scala e si era recisa le parti intime». In Italia si stima che 80mila donne abbiano subito l' operazione, al ritmo di 5mila nuove bambine l' anno. La legge che l' ha dichiarata reato compirà quattordici anni il prossimo 9 gennaio: è la numero 7 del 2006, prescrive l' aggiunta nel codice penale dell' articolo 583-bis, che punisce con la reclusione da 4 a 12 anni chi cagiona una mutilazione degli organi genitali femminili. Ma, come era spiegato ieri sul quotidiano La Stampa, fin ora è stata inutile: erano previste campagne informative e iniziative per l' integrazione. Non sono mai partite.

infibulazione kenya 8

 

pratica tribale

Le «forme di rimozione parziale o totale dei genitali femminili esterni o altre modificazioni indotte agli organi genitali femminili, effettuate per ragioni culturali o altre ragioni non terapeutiche», come da definizione dell' Oms, racchiudono tre varianti, diverse per gravità: il primo tipo è la rimozione del prepuzio del clitoride; nel secondo si aggiunge il taglio delle piccole labbra; l' ultimo consiste nell' eliminazione completa delle piccole labbra e nella cucitura delle grandi labbra, con chiusura quasi completa della vulva, tranne che per un piccolo foro, lasciato per far passare l' urina e il sangue mestruale. «Era in gravidanza avanzata, aspettava due gemelli», aveva raccontato di sua sorella Bogaletch Gebre, la più grande attivista etiope contro le mutilazioni genitali femminili, morta a 66 anni un mese fa. «Ha cominciato a perdere sangue e non hanno potuto farle partorire i bambini, perché a causa delle cicatrici l' apertura era troppo stretta».

infibulazione kenya 12

 

La donna morì. È una pratica primitiva e tribale, precedente alle tre religioni semitiche, che intende esporre l' illibatezza e la serietà della donna, e ridurre drasticamente le "tempeste ormonali" femminili: i rapporti sessuali sono infatti impossibili fino alla defibulazione, ovvero la scucitura della vulva, che viene effettuata dallo sposo prima della consumazione del matrimonio.

 

inafferrabile

infibulazione kenya 13

Nonostante l' esistenza questa pratica sia di dominio pubblico ormai dagli anni Novanta, non riusciamo a debellarla, e allo stesso tempo ci risulta sempre ugualmente insopportabile.

 

infibulazione kenya 6

È inafferrabile perché si diffonde sottotraccia: oltre a non rispondere a una questione religiosa, non è neanche legata a un concetto qualsiasi di civiltà e non è sanabile con l' integrazione, parola che finora non ha potuto nulla sui costumi nei Paesi d' origine (in Italia è accaduto a 80mila donne, ripetiamo). L' infibulazione è uno dei veri confini insormontabili dell' integrazione come la si sbandiera, è un fossato profondissimo tra le popolazioni che lo praticano e l' Occidente.

 

infibulazione kenya 15

Non è un indice culturale, è piuttosto una perversione della tradizione, proprio perché da chi la pratica è giudicata positiva e lodevole. Per noi, equivale al sacrificio umano, o al cannibalismo: noi non sacrifichiamo l' uomo a Dio e i cannibali ci fanno invariabilmente orrore. È una follia che risiede al di là anche del concetto "genetico" di umanità, è una negazione estrema della razionalità e al corso naturale della vita.

infibulazione kenya 10

 

La mutilazione genitale femminile è meno propria dell' essere umano perfino dell' omicidio, che perlomeno tutti temono e nessuno considera una bella cosa, ma che possiamo individuare, analizzare, punire e combattere. Ed è peggio che animalesca: gli animali come gesto di resa offrono all' avversario vincente le proprie parti intime, e in quel momento lo scontro si arresta. Questi "umani", invece, fanno una carneficina con le parti intime dei congiunti, provocando un disastro di sofferenze, dalle conseguenze inenarrabili e senza una fine. Tanto che anche a noi, guardando dalla scrivania quel video, si è svegliato un istinto di protezione, di stringere le gambe e incurvarci, difenderci il ventre. È meglio essere cani.

infibulazione kenya 16infibulazione kenya 7infibulazione kenya 5infibulazione kenya 3infibulazione kenya 4infibulazione kenya 28infibulazione kenya 26infibulazione kenya 23infibulazione kenya 21infibulazione kenya 27infibulazione kenya 25infibulazione kenya 24infibulazione kenya 20infibulazione kenya 22infibulazione kenya 2infibulazione kenya 17infibulazione kenya 18infibulazione kenya 19infibulazione kenya 14

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO