- MA CHE MODI SONO QUESTI – L’INDIA DEL PREMIER NERANDRA MODI CI FA NOTARE CHE GIRONE È NELLE LORO MANI. QUINDI NIENTE SCHERZI SUL RIENTRO IN INDIA DELL’ALTRO MARÒ LATORRE, IN ITALIA PER CURARSI -

- Il giornale “The Economic Times” scrive che è stato il ministero dell’Interno a fare di tutto perché fosse negata la licenzia natalizia a Salvatore Girone. Questo perché “la sua presenza in India era l’unica garanzia per il ritorno di Latorre”. E in effetti la Corte gli bocciò il permesso di rientrare in Italia per le feste di fine anno… -

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Paolo G. Brera per “la Repubblica

 

salvatore girone Massimiliano Latorre salvatore girone Massimiliano Latorre

Tra nove giorni — entro la mezzanotte del 12 gennaio — il fuciliere di Marina Massimiliano Latorre dovrà atterrare a New Delhi per riconsegnarsi alla magistratura indiana, ma da venerdì sera è ricoverato al Policlinico di San Donato Milanese per accertamenti nella riabilitazione dall’ischemia. Nel frattempo, dal Subcontinente arriva un avvertimento forte e chiaro: una fonte dell’esecutivo indiano ha rivelato all’autorevole quotidiano The Economic Times che il ministero dell’Interno indiano ha fatto il possibile per mettere i bastoni tra le ruote alla richiesta italiana di far rientrare a Roma in licenza natalizia anche l’altro marò, Salvatore Girone, perché «la sua presenza in India era l’unica garanzia per il ritorno di Latorre». Il ministero «aveva messo nero su bianco che l’istanza presentata da Girone dovesse essere fortemente criticata » dal governo in udienza, e la Corte in effetti la bocciò.

 

Salvatore Girone Massimiliano Latorre Salvatore Girone Massimiliano Latorre

Il ticchettio del conto alla rovescia è drammatico: in pochi giorni occorre una soluzione definitiva, ma il quadro è confuso e delicato. Dopo il “no” della Corte, il ministro della Difesa Pinotti lasciò intendere che Latorre non sarebbe rientrato a Delhi: «Si deve curare in Italia, non vedo come possa tornare in India». In seguito, il ministro degli Esteri indiano aveva ammesso che il governo stava «valutando con spirito positivo una proposta italiana» di soluzione. Ma il cauto ottimismo per il nuovo «canale di confronto » sottolineato dal premier Renzi era stato subito gelato dal governo Modi: il caso «non è solo una discussione fra esecutivi, ma un tema all’esame della magistratura indiana ». Quando l’Italia minacciò di non far rientrare Girone e Latorre, all’epoca del governo Monti, l’India fermò l’ambasciatore Mancini, che richiamato per consultazioni rientra oggi a Delhi: tra pochi giorni, con Latorre ricoverato in una stanza presidiata dai carabinieri, la storia minaccia di ripetersi.

alda d eusanio con i due maro girone e latorre jpeg alda d eusanio con i due maro girone e latorre jpeg Massimiliano Latorre e Salvatore Girone Massimiliano Latorre e Salvatore Girone

 

 

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