luigi di maio pratica di mare mascherine mascherina

MA TUTTI STI AIUTI SONO GRATIS? NON PROPRIO – DI MAIO CONTINUA A PARLARE DI GENERICI “AIUTI” E A RINGRAZIARE I GENEROSI STATI AMICI. MA NON SAPPIAMO QUALI SIANO DONAZIONI, QUALI MISSIONI SOLIDALI E QUALI ACQUISTI. LE MASCHERINE CINESI LE PAGHIAMO, IL CARICO RUSSO CON I MEDICI MILITARI OVVIAMENTE NO (FORSE IN FUTURO) – E LE MASCHERINE CHE RACIMOLIAMO DA EGITTO & CO?  MISTERO

 

 

 

Monica Ricci Sargentini e Irene Soave per il “Corriere della Sera”

 

luigi di maio pratica di mare

Due ospedali da campo da 5.200 metri quadri donati dal Qatar, per mille posti letto totali. Cinque milioni di dollari dal Kuwait; 30 medici dalla Norvegia, 11 e 7 infermieri dalla Romania, 10 tonnellate di dispositivi dagli Emirati Arabi. È l' elenco (nemmeno completo) del personale e delle attrezzature arrivate in Italia solo nelle ultime 48 ore. Nel nostro Paese circolano 93 milioni di dispositivi medici giunti da altri Paesi: guanti, respiratori, calzari e soprattutto le preziose mascherine.

 

di maio e le mascherine

L' etichetta per il governo è quella di «aiuti» ma in questa definizione, spiegano fonti del ministero degli Esteri, rientrano sia donazioni e missioni solidali che forniture acquistate. La differenza non è irrilevante, eppure non c' è un censimento per distinguere la merce comprata da quella regalata: fonti del Ministero, comunque, suggeriscono di considerare «acquistato, e non donato» la gran parte del materiale.

 

LUIGI DI MAIO E I MEDICI CINESI

Così finiscono nel conto degli «aiuti», ad esempio, anche i contratti firmati con aziende cinesi per l' acquisto di 100 milioni e 150 milioni di mascherine, che arriveranno al ritmo di 20 milioni a settimana. Tra i primi Paesi a intervenire, con molto clamore mediatico, c' è stata la Cina. La Croce Rossa cinese ha donato 31 tonnellate di materiali fra cui 40 ventilatori e 200 mila mascherine. Al 1° aprile erano arrivate, elenca il ministero degli Esteri: 22 milioni di mascherine, 289 ventilatori, decine di migliaia di dispositivi sanitari, quasi tutti acquistati. Tramite la Commissione Europea, poi, Cina e Taiwan hanno donato per ora 2.000 kit per tampone e 2.200.000 mascherine. Presenti sul nostro territorio anche 39 medici esperti su come gestire la pandemia.

 

aiuti egiziani all'italia 1

Il 28 gennaio è entrato in azione il «Meccanismo europeo di Protezione Civile», un accordo comune di mutuo soccorso in emergenze naturali. Ma è servito quasi solo a che i 27 cooperassero nei voli di rimpatrio di cittadini Ue dal resto del mondo. Nella Ue, forse il Paese più munifico è stato la Germania: un team medico di 4 sanitari in Campania, 300 respiratori, e forniture per 830 mila mascherine, cento ventilatori polmonari, e 7 tonnellate di altri dispositivi.

aiuti egiziani all'italia

 

Ma soprattutto 85 posti in terapia intensiva messi a disposizione da dieci Länder, compreso il trasporto su voli militari; altri 11 li ha offerti l' Austria, che ha inviato anche 1,5 milioni di mascherine. Dalla Francia arrivano un milione di mascherine, 20 mila camici, 2.400 tute. Dalla Repubblica Ceca 110 mila mascherine e 10 mila tute: la donazione equivaleva al quantitativo di materiali già destinati all' Italia e sequestrati per errore dalle autorità ceche il 17 marzo. La Norvegia ha inviato 30 medici; la Romania 11 medici e 4 infermieri a Lecco; l' Ucraina 13 medici e 17 infermieri nelle Marche; la Polonia un team di 15 sanitari a Brescia.

militari russi

 

militari russi

Dopo le polemiche di marzo, quando un milione e 200 mila mascherine già pagate dall' Italia erano state bloccate ad Ankara, la Turchia ha inviato a Roma un cargo di aiuti: 150 mila mascherine, 500 litri di antibatterico, mille tute, altre 120 mila mascherine per la Croce Rossa. Sugli scatoloni, una frase del mistico Rumi: «Dietro ai momenti privi di speranza ci sono tante speranze, dietro al buio ci sono mille soli». La Farnesina elenca poi forniture sbloccate da Egitto, Romania, Brasile (2 milioni di mascherine), Tunisia. Dal Pakistan 500 mila pastiglie di clorochina; dall' India 40 mila mascherine.

 

ospedale da campo realizzato dalla ong americana samaritans purse all’ospedale di cremona 10

Dalla base militare americana di Ramstein è arrivato ad Aviano un sistema ospedaliero da 10 posti letto e 40 pazienti. La Defense Security Cooperation Agency ha donato alla Lombardia 140 letti ospedalieri e 8 camion di attrezzature.

 

ospedale da campo realizzato dalla ong americana samaritans purse all’ospedale di cremona 12

La Ong Samaritan' s Purse , che ha costruito l' ospedale da campo a Central Park, ne ha attivato uno a Cremona per 60 persone, più 8 in terapia intensiva. Il 31 marzo Donald Trump ha annunciato che invierà all' Italia «altro materiale sanitario» per 100 milioni di dollari. Il gesto ha attirato polemiche in patria, dove c' è penuria di materiale.

mezzi militari russi nelle strade italiane 2

 

il generale kikot insieme a militari russi e italiani

Putin ha inviato ingenti aiuti all' Italia. La Protezione Civile conta a Bergamo «32 sanitari, 100 esperti di sanificazione con mezzi dedicati, 250 mila mascherine e 45 ventilatori». In un' inchiesta su La Stampa Jacopo Jacoboni ha sottolineato la presenza di 120 medici militari nella missione e la natura «interessata» degli aiuti. Una tesi che non è piaciuta al portavoce della Difesa russa che ha rivolto al giornalista una sinistra massima latina «chi si scava la fossa, in essa precipita». Ieri il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si è schierato con Mosca: «Il sospetto che gli aiuti forniti dalla Russia siano interessati è un' offesa per me, per il governo italiano e per Vladimir Putin».

MEDICI MILITARI RUSSI IN ITALIA

Ultimi Dagoreport

luigi lovaglio giuseppe castagna giorgia meloni giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone milleri monte dei paschi di siena

DAGOREPORT - È VERO, COME SOSTENGONO "CORRIERE" E “REPUBBLICA”, CHE L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA È “PERFEZIONATA E IRREVERSIBILE”? INNANZITUTTO L’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MILANO BLOCCA DI FATTO OGNI POSSIBILE ASSALTO DELL’ARMATA “CALTA-MELONI” AL "FORZIERE D'ITALIA", ASSICURAZIONI GENERALI – CERTO, I MANAGER DECADONO SOLO DOPO UNA SENTENZA DEFINITIVA, MA GIÀ DA ADESSO LOVAGLIO E E COMPAGNIA POTREBBERO ESSERE SOSPESI DAL CDA O DALLA VIGILANZA DI BANKITALIA - INFINE, PIÙ DI TUTTO, CONTANO I PASSI SUCCESSIVI DEI PM DELLA PROCURA DI MILANO, CHE PUÒ SOSPENDERE L’OPERAZIONE FAVORITA DA PALAZZO CHIGI DELLA COMBRICCOLA ROMANA, SE INDIVIDUA IL RISCHIO DI REITERAZIONE DEI REATI (DA PIAZZA AFFARI SI MOLTIPLICANO LE VOCI DI NUOVI AVVISI DI GARANZIA IN ARRIVO PER I "FURBETTI DEL CONCERTINO'') - OGGI IN BORSA MONTE PASCHI SIENA HA CHIUSO PERDENDO IL 2,12%, MEDIOBANCA -0,15% MENTRE, ALLONTANANDOSI CALTARICCONE, GENERALI GUADAGNA LO +0,47%...

putin witkoff marco rubio donald trump zelensky

DAGOREPORT – SI ACCENDE LA RIVOLTA DEL PARTITO REPUBBLICANO CONTRO TRUMP - I DANNI FATTI DA STEVE WITKOFF (SOTTO DETTATURA DI PUTIN), HANNO COSTRETTO L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A METTERE IN CAMPO IL SEGRETARIO DI STATO MARCO RUBIO CHE HA RISCRITTO IL PIANO DI PACE RUSSIA-UCRAINA - CON IL PASSARE DELLE ORE, CON UN EUROPA DISUNITA (ITALIA COMPRESA) SUL SOSTEGNO A KIEV, APPARE CHIARO CHE PUTIN E ZELENSKY, TRA TANTE DISTANZE, SONO IN SINTONIA SU UN PUNTO: PRIMA CHIUDIAMO LA GUERRA E MEGLIO È…

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?