mario draghi volodymyr zelensky

MARIUPOL? MARIO-POL! - ZELENSKY CHIAMA DRAGHI E GLI CHIEDE DI FARE DA GARANTE DELLA SICUREZZA DELL’UCRAINA: NELLA TELEFONATA IL PRESIDENTE UCRAINO HA FATTO UN DRAMMATICO BOLLETTINO DELLA DEVASTAZIONE DI MARIUPOL. I MORTI SONO ALMENO CINQUEMILA, PUTIN ATTACCA DA SETTIMANE EDIFICI PUBBLICI E SCUOLE - KIEV VUOLE CHE ROMA FACCIA PARTE DELL’INIZIATIVA U24, IL GRUPPO DI PAESI CHE DOVRANNO GARANTIRE LA SICUREZZA DEL PAESE

MEME ZELENSKY PUTIN

1 - AMB.UCRAINA, ZELENSKY VUOLE L'ITALIA TRA GARANTI SICUREZZA

(ANSA) - "Il nostro presidente ha lanciato l'iniziativa U24, United for peace, per creare un gruppo di Paesi capace di dare una risposta entro 24 ore in caso di aggressione.

 

Secondo il nostro presidente, di questo gruppo dovrebbero far parte i membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell'Onu, più la Germania, il Canada, la Turchia e anche l'Italia. Sono contento di vedere l'Italia in questo elenco". Lo ha detto l'ambasciatore ucraino a Roma, Yaroslav Melnyk, nel corso del convegno 'L'aggressione militare russa in Ucraina: quale futuro per la nostra libertà', organizzato dalla Fondazione Einaudi.

 

roman abramovich con erdogan ai negoziati tra russia e ucraina in turchia

2 - LA DIPLOMAZIA ZELENSKY CHIAMA DRAGHI "CI AIUTI A SALVARE MARIUPOL"

Alessandro Barbera per “la Stampa”

 

Blocchi dei corridoi umanitari. Attacchi ripetuti a scuole ed edifici pubblici. Almeno cinquemila morti fra i civili solo a Mariupol. Nelle intenzioni la telefonata di ieri pomeriggio fra Mario Draghi e Volodymyr Zelensky avrebbe dovuto essere il primo viatico per un contatto successivo di Palazzo Chigi con lo Zar di Russia.

 

Il bollettino riferito al premier dal presidente ucraino e lo stallo diplomatico l'ha semmai allontanata. Nonostante i segnali di dialogo dei vertici militari russi dello scorso week-end, nonostante la disponibilità del presidente ucraino a discutere di neutralità e della cessione alla Russia del controllo delle regioni separatiste del Donbass, le parti sono lontanissime.

 

Secondo quanto riferiscono fonti diplomatiche, Mosca chiede il pieno riconoscimento della Crimea occupata e tutta la costa orientale del Paese. Putin sarebbe disposto a lasciare a Kiev l'accesso al mare solo attraverso Odessa, che nelle sue intenzioni si dovrebbe trasformare in una specie di enclave ucraina.

vladimir putin volodymyr zelensky

 

Una richiesta inaccettabile per Zelensky, e che al momento non tiene nemmeno conto della situazione sul campo, e della capacità di Kiev di respingere gli assedi.

 

Non solo alle porte di Kiev, ma anche in una delle città oggetto delle mire russe nelle coste a sudest dell'Ucraina come è Mariupol. Zelensky in queste ore le sta provando tutte: «Dobbiamo raggiungere un accordo e per farlo deve venire a incontrarmi», dice a Draghi e in una intervista per i media russi censurata dalle televisioni di Stato.

mariupol distrutta 7

 

Capire cosa sta accadendo a Mosca è sempre più complicato. Lo Zar ha ancora il pieno controllo dei suoi generali? E' effettivamente disposto ad una soluzione diplomatica che permetta di farlo uscire a testa alta dal pantano?

 

La vaghezza del comunicato di Palazzo Chigi conferma la difficoltà a ristabilire un contatto con Mosca: «Draghi ha ribadito il pieno sostegno alle autorità e al popolo ucraino e la disponibilità di contribuire all'azione internazionale per porre fine alla crisi e promuovere una soluzione durevole».

voldymyr zelensky emmanuel macron vladimir putin 1

 

Nessun cedimento alle ragioni russe, nessun accenno a contatti. Le parole di fuoco dello scorso week-end da parte di Joe Biden non aiutano, di qui la pressione su Washigton di tutte le cancellerie europee per gettare acqua sul fuoco. Né sembrano fare passi avanti gli sforzi della Turchia, che anche oggi tenterà di far parlare le parti a Istanbul.

 

zelensky putin

«Purtroppo segnali positivi non ne vediamo», ammette una fonte diplomatica italiana. Zelensky, ben informato dagli apparati americani, è altrettanto scettico sulla volontà di Putin di trovare una soluzione in tempi brevi. Per questo insiste nel chiedere armi e fa uscite provocatorie verso alcuni alleati Nato. «Parigi ha paura della Russia, Londra no», l'ultima di ieri. Per ora a Draghi solo parole di elogio: «Grazie per il fermo sostegno e la disponibilità».

 

Insomma, in attesa di novità non resta che mostrare il massimo sostegno agli aggrediti. Nella dichiarazione Zelensky fa riferimento ad un'iniziativa diplomatica che dovrebbe garantire la neutralità di Kiev, ma solo dopo la fine del conflitto. Una coalizione di 24 Stati che, in caso di attacco, dovrebbe essere pronta a intervenire militarmente.

 

GUERRA IN UCRAINA - SOLDATO CON IL LANCIARAZZI

Oggi ci sarà una riunione di maggioranza per discutere del decreto Ucraina, così come procede l'invio di aiuti attraverso l'hub della Protezione civile di Udine: in tutto ci sono 110 milioni di euro. A margine di una visita a Napoli, il premier incontrerà una delegazione di profughi accolti dalla comunità San Gennaro.

 

Al rientro a Roma dovrà fare i conti con il leader dei Cinque Stelle Giuseppe Conte e i mal di pancia nella maggioranza sull'aumento delle spese militari. Per Draghi una soluzione va trovata, e non dovrà apparire un cedimento all'unità della Nato nel sostegno a Kiev. La soluzione sarà nel Documento di economia e finanza, il luogo in cui si anticipano le scelte di politica economica dell'autunno.

meeting normandia voldymyr zelensky angela merkel emmanuel macron vladimir putin

 

Per il premier ciò che conta è ribadire che la spesa militare dovrà avvicinarsi al due per cento del Pil, come la Nato chiede da vent' anni. Il Def è il luogo perfetto in cui sottolineare l'impegno a parole senza entrare troppo nei dettagli dei numeri. Basterà trovare un accordo su una formula che tenga conto dei distinguo della pattuglia grillina in Parlamento.

volodymyr zelensky e vladimir putin 2mariupol distrutta 3mariupol distrutta 8mariupol distrutta 2volodymyr zelensky e vladimir putin 3

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…