carabinieri uomo ai domiciliari lite con moglie

MEGLIO LA GALERA DI MIA MOGLIE – UN 49ENNE AI DOMICILIARI DOPO L’ENNESIMA LITE CONIUGALE SI CONSEGNA AI CARABINIERI: “SONO SORVEGLIATO SPECIALE E HO VIOLATO GLI OBBLIGHI: ARRESTATEMI PER PIACERE” - L’UOMO, PREGIUDICATO PER DETENZIONE E SPACCIO DI DROGA, È FINITO IN MANETTE PER...

Dario Sautto per il Mattino

 

uomo ai domiciliari litiga con la moglie e si consegna ai carbinieri

 «Ho litigato con mia moglie, sono sorvegliato speciale e ho violato gli obblighi: arrestatemi per piacere». All' insolita richiesta, i carabinieri della stazione di Torre Annunziata non hanno potuto far altro che «accontentare» l' interlocutore, che hanno accertato aveva effettivamente commesso un reato presentandosi in caserma senza alcun motivo. Pasquale Nazionale, 49 anni, pregiudicato per detenzione e spaccio di droga, è stato arrestato dai carabinieri per violazione degli obblighi previsti dalla sorveglianza speciale.

 

LA CONSEGNA Un lungo elenco di precedenti alle spalle e libero con l' obbligo di permanenza fuori dal territorio di Torre Annunziata, il 49enne da mesi stava seguendo un ligio iter post detenzione, vivendo in un' abitazione a Trecase. Aveva quasi completamente estinto il suo ultimo debito con la giustizia, ma nel weekend qualcosa non andava.

 

carabiniere

Tra il caldo insopportabile e l' ennesima lite coniugale, Nazionale ha deciso di lasciare la sua abitazione e di consegnarsi ai carabinieri. «Meglio qui in caserma o in carcere, che a casa» ha detto una volta entrato nelle celle di sicurezza, dove ha trascorso la notte tra domenica e lunedì in attesa della direttissima. Ieri mattina, poi, è comparso dinanzi al giudice del tribunale di Torre Annunziata che ha convalidato l' arresto e disposto il ritorno in libertà per il 49enne, sempre con il rispetto degli obblighi della sorveglianza speciale.

 

In autunno affronterà il processo per questa violazione, come deciso dal giudice monocratico al termine dell' udienza.

 

Una richiesta insolita, quella di Pasquale Nazionale. Ancora agitato, evidentemente a causa del litigio con la moglie e ben consapevole di dover rimanere nel territorio di Trecase, il 49enne ha deciso di consegnarsi ai carabinieri spontaneamente, chiedendo il «piacere» di arrestarlo visto che comunque aveva commesso un reato, seppure non grave.

 

Al di là degli screzi di natura coniugale, il suo «progetto» di trascorrere il Ferragosto in cella non è andato a buon fine. Un po' come era accaduto proprio a suo figlio Amedeo un paio d' anni fa, pochi giorni dopo la sua scarcerazione e il ritorno agli arresti nella sua abitazione. Nel suo caso, addirittura le evasioni dai domiciliari furono ripetute, con gli atti redatti dai carabinieri che sembravano un «copia-incolla» del giorno precedente. Era il periodo di Natale del 2017, quando il giovane di Torre Annunziata aveva deciso di evadere dagli arresti domiciliari in maniera sistematica per tre giorni consecutivi.

 

uomo ai domiciliari litiga con la moglie e si consegna ai carbinieri

«Voglio andare in carcere, lì ho più amici» disse ai carabinieri. Anche nel suo caso, i giudici non hanno mai «accontentato» la richiesta, dunque non è mai stato disposto il trasferimento in carcere. Al termine di quelle sue evasioni seriali, il 25enne decise di desistere dal suo proposito.

 

 

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)