cinese coronavirus italia

MENTRE I CANTORI DEL POLITICAMENTE CORRETTO SI PREOCCUPANO DEL RAZZISMO VERSO I CINESI A CAUSA DEL CORONAVIRUS, I CINESI CHE TORNANO IN ITALIA SI IMPONGONO L’AUTOQUARANTENA: “A PECHINO VOGLIONO COSÌ E NOI CI ADEGUIAMO, ANCHE PER RISPETTO DEGLI ITALIANI” - PAURA DEL VIRUS, TROVATO L'INGANNO: A ROMA, NEGLI EMPORI CINESI, SONO SPUNTATI COMMESSI DEL BANGLADESH…

Virginia Piccolillo per il “Corriere della Sera”

 

controlli per il coronavirus

La parola d' ordine nelle comunità cinesi ormai è auto-isolamento. A Torino, Roma, Prato, Firenze, Padova, Napoli, Milano, Reggio Emilia, l' autoquarantena è accettata di buon grado da chi è arrivato dalla Cina. Fortemente consigliata dal governo di Pechino per stroncare l' epidemia. «I medici cinesi hanno consigliato l' isolamento di due settimane perché per i primi 14 giorni il virus non si manifesta. A volte sono necessari 4 test prima di intercettarlo», conferma Yanyang Dixi, consulente legale delle associazioni cinesi a Roma.

emergenza coronavirus

 

«Per questo alcuni medici sconsigliano di andare in ospedale - dice Dixi - perché dopo il primo test negativo la persona si tranquillizza e magari non prende precauzioni. Quando 10 giorni dopo arrivano i sintomi è troppo tardi per evitare il contagio». Ma non c' è panico tra i cinesi della Capitale. «La coppia dello Spallanzani si è contagiata a Wuhan. Erano partiti il giorno prima che la chiudessero. Erano sfuggiti al controllo. Una jella terribile», si rammarica Dixi. Si teme di più perdere tutti i clienti. Forse per questo, a Roma, negli empori cinesi sono spuntati commessi del Bangladesh.

 

emergenza coronavirus

A Prato, dove sono almeno 20mila i cinesi residenti, sono decine quelli tappati in casa.

Ormai, con autoironia, postano sul web parodie di se stessi. C' è chi si mostra mentre finge di giocare a biliardo sul tavolo della cucina con i pomodorini al posto delle palline. Chi, a Capodanno Cinese appena concluso, si fa vedere mascherato mentre improvvisa una danza del dragone casalinga. E chi si mostra nei panni dei protagonisti della soap opera più popolare, svago per molti nei lunghi pomeriggi di autoquarantena. E ancora, c' è chi ne approfitta per allenarsi nelle arti marziali.

 

Chi si dedica a mail e lavoro arretrato. Chi raccoglie fondi per i cinesi malati. Anche se il supporto è totale. Un' associazione di tutela degli imprenditori cinesi veneti offre anche l' alloggio in hotel a chi non può permettersi la quarantena in isolamento.

CORONAVIRUS - TURISTE CINESI

Marco Wong, consigliere comunale di Prato, assicura: «C' è grande rispetto per il proprio Paese, la propria famiglia e per gli italiani. Quindi si è scelta la cautela. Anche perché adesso un po' di preoccupazione si è diffusa».

 

A Torino sono una quindicina, ma se ne aspettano altrettanti, gli auto-isolati. Il numero lo ha dato Paolo Hu Shaogang, presidente della Federazione nazionale Italia-Cina. «Stanno adottando tutte le precauzioni che ci sono state consigliate», spiega. A tutti la Asl di Torino ha consegnato un vademecum. Roberto Testi, del servizio Prevenzione della Asl, è ammirato: «Noi fatichiamo a rincorrere gli italiani tornati dalla Cina, loro dimostrano più organizzazione e senso civico».

 

turisti cinesi insultati a firenze 3

Francesco Wu, dell' Unione imprenditori Italia-Cina conferma: «I cinesi si autoisolano da tempo. Non lo abbiamo mai detto per non generare panico. Ma dalla Cina saranno arrivati in questo periodo almeno diecimila italiani. Ma non mi risulta abbiano fatto niente». Dalla reclusione forzosa molti chattano con i parenti e gli amici rimasti in Cina, nelle città del contagio ormai off limits. «Lì l' isolamento è più pesante. Ma si cerca di farsi compagnia anche da una casa all' altra. Ci sono video di persone che si parlano dalla finestra. E c' è chi intona una canzone cui si aggiungono anche altri da palazzi vicini», racconta Marco Wong. Cosa cantano? «Forza Wuhan, Forza Cina».

coronavirus

Ultimi Dagoreport

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…