liguria code autostrada autostrade

IL MODELLO GENOVA È FATTO DI INGORGHI – MA I LAVORI NON SI POTEVANO FARE NEI TRE MESI DI LOCKDOWN? – TRA L’ARRIVO DEI TURISTI E I CANTIERI APERTI, GLI AUTOMOBILISTI SONO COSTRETTI A VIAGGIARE A UNA MEDIA DI 17 KM/H NELLE AUTOSTRADE LIGURI – E DA STASERA ANDRÀ ANCORA PEGGIO, CON STOP NOTTURNI DALLE 22 ALLE 6 DEL MATTINO PER LE ISPEZIONI NELLE GALLERIE A RISCHIO

1 – STOP SU A26, A10 E A12 PER VERIFICARE GALLERIE A RISCHIO LA VIABILITÀ ARRESTATA IN CASO DI PROBLEMI STRUTTURALI

Marco Menduni per “la Stampa”

 

liguria code in autostrada6

Quando manca un quarto d'ora alla mezzanotte di sabato Anna Zucchi guarda l'orologio e pensa: «L'orario critico è passato, mi metto in viaggio». Inizia da quel momento un viaggio-cajenna in autostrada che da Pietra Ligure la porterà ad arrivare a Recco dopo le sei del mattino. Centodue chilometri, che si percorrono in condizioni normali in 70 minuti, alla poco entusiasmante media di 17 chilometri all'ora tra code, tappi, ingorghi, stop.

 

liguria code in autostrada 2

Ci sono anche improvvisate (e inutili) manifestazioni di protesta che servono solo a sfogare la rabbia. Come quando, «all'altezza di Arenzano, centinaia di automobilisti hanno iniziato tutti insieme a suonare il clacson». Un gran fragore nella notte, poco costrutto. Il ritorno a casa è un pianto, ripagato solo dallo spettacolo dell'alba sul Golfo Paradiso. La disavventura che è capitata ad Anna è solo il prodromo di un'altra giornata di caos e passione sulle autostrade della Liguria.

 

toti sopralluogo ponte morandi

Così arriva il giorno dopo (ieri) e andare in tilt è la A26. Sono appena passate le dieci e un motociclista che viaggia con il figlio di 15 anni capitombola e cade nel tratto in cui tutti i veicoli viaggiano su una sola corsia e da quel momento tra Ovada e Masone è di nuovo paralisi. Giulio Mascheroni si è messo in moto da Saronno: «Viabilità difficile? È un disastro! Sono partito questa mattina per evitare il traffico: 4 ore al posto delle 2 e mezza... questa sera cosa succederà?».

 

È un interrogativo retorico: la sera arriva e ci sono di nuovo super code su tutte le autostrade. Nel frattempo il sole picchia e la colonnina sale oltre i 30. Le telecamere di sorveglianza riprendono l'immagine-emblema di chi la prende con filosofia. Il viaggiatore che scende dalla sua auto, recupera una sdraio, raggiunge un'area in sicurezza e si sistema a prendere il sole.

 

liguria code in autostrada

Letizia Ferrando percorre il tratto in direzione opposta e pubblica il suo filmato sulla pagina Facebook del Mugugno Genovese: capannelli, gente che chiacchiera, chi fa sgambare il cane. I più ardimentosi (anzi, sconsiderati) si lanciano in pericolosissime manovre di inversione a U. C'è chi ha timore. Come Simona Marulli: «Quasi un'ora in coda dentro là nella galleria (1850 metri credo) a doppio senso e con la paura di morirci in caso di qualunque, anche piccolo incidente».

 

Tant' è la voglia di arrivare incoraggia anche i liguri di ritorno, quelli che si sono trasferiti. Erika Manfredi vive in Lombardia: «Oggi Pavia-Albenga, tre ore e mezza dalle 10 di mattina... pensavo di aver fatto una partenza intelligente». Però riconquista il suo mare: «La voglia di ritornare nei luoghi dove si è nati e cresciuti non ha prezzo». Dopo mezzogiorno la situazione si sblocca.

 

mappa delle limitazioni autostrade in liguria

Ma continuano le polemiche sulla precedente notte d'inferno. Alle 2,23 Anna Maria Rocca invia una mail al Secolo XIX: «In primissima pagina vorrei poter leggere poche parole ma chiare: i liguri si sono rotti. Bastaaaa: 4 ore per la tratta Albisola-Arenzano ed ora in Aurelia il caos». È andata così.

 

Con otto chilometri di coda quasi immobile anche lungomare, i caselli chiusi (Varazze, poi Arenzano, altra uscita obbligatoria a Nervi), il tratto sbarrato tra Genova e Bolzaneto. Le comunicazioni di Isoradio sono tese. S' immagina, il tenore degli sms degli automobilisti.

 

Tanto che le due simpatiche conduttrici sbottano: «Noi siamo qui a far servizio pubblico, vi comunichiamo le notizie che ci vengono riferite, non potete prendervela con noi in questa maniera».

             

liguria code in autostrada 5

2 – Liguria più lontana Autostrade chiuse per tutta la notte

Roberto Sculli per “la Stampa”

 

Le chiusure 24 ore al giorno sono scongiurate, sostituite da un programma di stop notturni. A partire da quello che, salvo correttivi in extremis, scatterà da stasera alle 22 fino alle 6 sulla A26, tra l'allacciamento A10 e il casello di Ovada. Ma i disagi sulle autostrade liguri non sono finiti: perché le chiusure a intermittenza per eseguire le ispezioni in galleria espongono, comunque, al rischio che lo stop si prolunghi senza preavviso oltre le 6 di mattina, in caso si individuino difetti tali da pregiudicare la sicurezza.

 

liguria code in autostrada 3

Allo stesso tempo, non si fermeranno i lavori già in corso, che inizieranno a essere smobilitati a partire dal 3 luglio, fino a garantire su tutta la rete almeno due corsie aperte. Il peggio forse è passato: è la sintesi del confronto tra i tecnici del ministero dei Trasporti e di Autostrade, per affrontare la crisi della viabilità in Liguria.

 

La riunione si è conclusa con una parziale riprogrammazione dei controlli, grazie anche a un lieve ammorbidimento delle posizioni del Mit, che, a parità di efficacia delle verifiche - quindi di sicurezza - ha sdoganato una tecnica che consente controlli più rapidi in tutti i tunnel che erano stati già controllati, ma senza smontare tutte le "onduline", le lastre usate per convogliare le infiltrazioni d'acqua.

 

In dettaglio: sono 16 le gallerie ritenute di massima priorità, perché mai oggetto di indagini approfondite, iniziate sulle 285 gallerie tra Liguria e basso Piemonte a gennaio. Sono ripartite tra la A26 Voltri - Gravellona e la A12 Genova - Rosignano - 7 ciascuna - mentre altre 2 sono sulla A10 Genova - Ventimiglia.

liguria code in autostrada 5

 

Per queste gallerie sarà imposta la chiusura notturna. I blocchi non saranno contemporanei e saranno distribuiti tra oggi e il 3 luglio. Ergo: salvo sorprese, la A26 e la A12 dovrebbero chiudere per due notti ciascuna, mentre per la A10 dovrebbe bastarne una. Il rischio, in questo caso, è che le indagini evidenzino dei problemi: se così fosse, la chiusura proseguirà. Intanto, andrà avanti il calendario sulle altre gallerie. E sulle 74 oggetto di un primo passaggio nei primi mesi del 2020, in cui però non erano state smontate le "onduline".

 

La scadenza data dal Mit per completare il ciclo è il 10 luglio. Anche in questo caso solo chiusure di notte con scambi di carreggiata diurni. Allo stesso tempo, su tutte le "canne" parallele alle 74, sarà impiegata una nuova tecnica di indagine, elaborata con l'Università di Chieti, che permetterà di comprimere i tempi.

liguria code in autostrada 7

 

Lo stato delle gallerie sarà indagando usando la propagazione di onde acustiche, che ha dimostrato di essere efficace anche con le onduline montate: quelle metalliche, in particolare, tendono a riflettere e in parte accecare altri strumenti. Anche in questo, però, non è tutto oro quello che luccica: in caso fili tutti liscio, lo smontaggio dei "pluviali" potrà essere completato entro il 30 settembre.

 

Ma, dovessero emergere problemi, altri stop improvvisi. I dettagli delle chiusure più immediate saranno definiti oggi, dopo la condivisione con le prefetture, la Regione e i Comuni coinvolti. Il reale impatto è tutto da verificare, e al contempo giova ricordare come la Liguria, dove insistono la gran parte delle gallerie italiane gestite da Aspi - 285 su 587 - goda di un trattamento particolare: nel resto d'Italia infatti i metodi ispettivi prevedono di smontare le onduline in una seconda fase, non sono stati messi in discussione e sono stati conclusi senza doverli rifare quasi daccapo: il Mit ha infatti imposto modalità diverse dopo che il 90% delle gallerie era già stato ispezionato. -

 

liguria code in autostradaliguria code in autostrada 1liguria code in autostrada 4

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…