ucraina kherson

MOSCA, ABBIAMO UN PROBLEMA - PUTIN CONTINUA A RIPETERE CHE “L'OPERAZIONE SPECIALE” STA ANDANDO SECONDO I PIANI, MA NON È VERO: I RUSSI HANNO DECISO ADDIRITTURA DI SOSPENDERE IL REFERENDUM SULL'ANNESSIONE DEL SUD DELL'UCRAINA, DOVE CONTINUA LA CONTROFFENSIVA DI KIEV – "MAD VLAD": “I CITTADINI DEL DONBASS COMBATTONO MEGLIO DI UN ESERCITO PROFESSIONALE”. MA ORMAI L'OBIETTIVO DELLA PIENA OCCUPAZIONE DEL DONBASS ENTRO IL 15 SETTEMBRE È IRREALISTICO...

controffensiva ucraina a kherson

1 – FILORUSSI, 'SOSPESO REFERENDUM SU ANNESSIONE SUD UCRAINA'

(ANSA-AFP) - L'occupazione russa sospende i piani per il referendum sull'annessione dell'Ucraina meridionale. Lo riferisce un funzionario filorusso.

 

2 - KIEV, IL 45% DEL DONETSK RIMANE SOTTO CONTROLLO UCRAINO

(ANSA) - Circa il 45% della regione di Donetsk rimane sotto il controllo dell'Ucraina. Lo ha detto su Telegram Pavlo Kyrylenko, capo dell'amministrazione militare regionale durante un'intervista riportata dall'agenzia di stampa Ukrinform.

 

controffensiva ucraina a kherson

"Le operazioni offensive del nemico non hanno successo. Il nemico sta ancora provando a svolgere operazioni offensive nelle principali direzioni chiave, tra cui Bakhmut e Avdiivka. È qui che il nemico avanza da molte settimane rimandando, come si dice, i termini temporali fissati per raggiungere i confini amministrativi della regione di Donetsk. Tuttavia, le sue azioni non hanno successo", ha detto Kyrylenko.

 

3 – LE INCOGNITE: LA CONTROFFENSIVA, IL CECENO, L'ARSENALE RUSSO

Andrea Marinelli e Guido Olimpio per il “Corriere della Sera”

 

soldati russi in donbass

È battaglia sul fronte di Kherson, è scontro di versioni tra i contendenti. Kiev mantiene l'iniziativa e colpisce le retrovie, Mosca afferma che l'operazione speciale procede secondo programma.

 

Molta incertezza però sulla situazione reale: anche gli esperti occidentali si dividono tra chi è pessimista (o cauto) sull'offensiva e chi pensa l'opposto. Chi condivide la seconda visione ritiene che gli invasori nel settore del Dnipro siano in difficoltà, elenca tank e blindati distrutti, sottolinea i presunti raid dei droni di fabbricazione turca TB2 documentati da video: un segnale che l'aviazione è libera d'agire in quanto i missili anti-radar avrebbero debilitato lo scudo.

fabbriche in donbass bombardate

 

Costanti i riferimenti ai danni subiti da ponti e traghetti indispensabili per i russi in Crimea, si ipotizzano ripiegamenti su una seconda linea. Siamo in una guerra d'attrito (e di propaganda) dove l'Ucraina prova a «consumare» l'avversario rendendo insostenibili i rifornimenti. Di conseguenza si guarda a ciò che avviene più lontano, alle contromosse, ai preparativi, ma si ragiona anche su quali siano i veri obiettivi e sulle risorse a disposizione dei due Stati Maggiore.

 

La Russia starebbe mobilitando il nuovo Terzo Corpo ma anche 10 mila elementi necessari a rinforzare l'apparato ferroviario cui si affida gran parte della logistica. I blogger militari russi accompagnano la narrazione pubblicando immagini di mezzi nemici neutralizzati, tra questi blindati turchi e britannici arrivati con i numerosi «pacchetti» occidentali.

 

fabbriche in donbass bombardate

È ancora protagonista Ramzan Kadyrov riapparso in scena con un video. Il dittatore ceceno ha annunciato sabato che si sarebbe preso una pausa indefinita, sortita che ha innescato speculazioni su quali siano le vere intenzioni o se lo aspettino incarichi diversi. Ieri il leader, tornando su questioni contingenti, ha descritto un'offensiva delle sue unità speciali Akhmat insieme alle milizie del Lugansk nelle regioni orientali. I toni sono trionfalistici, gli stessi usati fin dai primi giorni dell'invasione per descrivere l'attività delle sue truppe impiegate nella fallita avanzata su Kiev.

 

A chiudere un report dei ricercatori del centro inglese Conflict Armament Research. Analizzando i rottami delle armi usate dagli aggressori hanno trovato nuove conferme sull'uso di tecnologia occidentale. Componenti arrivate in Russia nonostante le sanzioni imposte nel 2014. Il secondo aspetto riguarda la bassa qualità di alcuni sistemi e ciò in contrasto con la propaganda del Cremlino sulla superiorità del proprio arsenale.

 

4 – PUTIN: 'I CITTADINI DEL DONBASS COMBATTONO MEGLIO DELL'ESERCITO'

Da www.ansa.it

Vladimir Putin con Sergei Shoigu

Il presidente russo Vladimir Putin ha detto di "ammirare il coraggio dei cittadini del Donbass che difendono le loro repubbliche", aggiungendo che essi "combattono meglio di un esercito professionale". Lo riferisce l'agenzia Tass.

 

"La tragedia nel Donbass - ha detto il numero uno del Cremlino citato dall'agenzia Ria Novosti - è il risultato delle attività del regime nazionalista e neonazista che nel 2014 ha preso il potere con la forza" a Kiev e "poi ha dato il via alle ostilità nel Donbass". E secondo Putin, "tutti i tentativi per una soluzione pacifica sono falliti a causa della posizione del regime di Kiev".

 

LA CONTROFFENSIVA DELL ESERCITO UCRAINO CONTRO I FILORUSSI

Inoltre, il presidente russo ha assicurato che la Russia continuerà la cooperazione internazionale per la riduzione degli armamenti e nei settori dell'ambiente e della ricerca spaziale. Nel suo report di aggiornamento sulla guerra citato dal giornale The Kyiv Independent, intanto, l'intelligence britannica, sostiene che la Russia non è riuscita per più volte a occupare l'intero Donbass entro le scadenze fissate.

 

Le autorita' ucraine hanno dichiarato che l'esercito russo ha fissato per l'occupazione dell'intero Donbass la data limite del 15 settembre, ma è altamente improbabile che la possa rispettare, come ha affermato il ministero della Difesa britannico.

 

LA CONTROFFENSIVA DELL ESERCITO UCRAINO CONTRO I FILORUSSI

Finora i soldati russi sono avanzati soltanto di un chilometro a settimana nel Donbass, secondo il ministero. Il mancato rispetto delle scadenze prefissate complicherà ulteriormente gli sforzi del Cremlino di organizzare fittizi 'referendum' nella regione, ha affermato ancora il rapporto.

LA CONTROFFENSIVA DELL ESERCITO UCRAINO CONTRO I FILORUSSI LA CONTROFFENSIVA DELL ESERCITO UCRAINO CONTRO I FILORUSSI LA CONTROFFENSIVA DELL ESERCITO UCRAINO CONTRO I FILORUSSI LA CONTROFFENSIVA DELL ESERCITO UCRAINO CONTRO I FILORUSSI

 

Ultimi Dagoreport

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…