MUTATIS MUTANTE - L’ACCELERAZIONE DEI CONTAGI NELLA SECONDA ONDATA DIPENDE DALLA MUTAZIONE “D614G” DEL CORONAVIRUS, CHE SI TRASMETTE 10 VOLTE PIÙ VELOCEMENTE ED È MOLTO PIÙ EFFICIENTE NELL’INFETTARE LE CELLULE DELLE VIE RESPIRATORIE - ALL’EPOCA DI WUHAN NON ESISTEVA. È COMPARSA IN ITALIA A FEBBRAIO E ORMAI RAPPRESENTA IL 99% DI TUTTO IL SARS-COV-2 IN CIRCOLAZIONE

-

Condividi questo articolo


 

 

 

Elena Dusi per www.repubblica.it

 

il coronavirus il coronavirus

“Più efficiente nell’infettare le cellule delle vie respiratorie umane”, capace “di trasmettersi in modo significativamente più rapido”  e di “proliferare in vitro circa 10 volte più rapidamente”. E’ l’identikit del coronavirus con la mutazione D614G nell’ultimo studio che gli ha dedicato la rivista Science, con la firma di uno dei massimi virologi del mondo, Ralph Baric della North Carolina University, che da trent’anni studia coronavirus.

 

la diffusione della mutazione d614g del coronavirus 2 la diffusione della mutazione d614g del coronavirus 2

“I pazienti contagiati con la variante D614G sono caratterizzati da una carica virale più alta nelle vie respiratorie superiori, rispetto alla variante originale, ma non da una maggiore gravità dei sintomi”. Anzi, il coronavirus mutato secondo Baric è più vulnerabile agli anticorpi. E, prevedibilmente, anche ai futuri vaccini.

 

All’epoca di Wuhan, la versione mutata non esisteva. A febbraio è comparsa in Italia ed è stata protagonista della nostra prima ondata. Uno studio dei laboratori nazionali di Los Alamos in estate su Cell ne ha seguito la progressione: nel Nord Italia già a marzo ha spazzato via le altre varianti, che invece mantengono metà del tavolo al Centro e al Sud. Nel corso del mese di marzo la mutazione diventa prevalente in Europa e inizia a diffondersi anche negli Stati Uniti. Tra marzo e aprile viene registrata in circa metà dei campioni del mondo. Oggi è al 99,9% ovunque.

 

la diffusione della mutazione d614g del coronavirus la diffusione della mutazione d614g del coronavirus

Lo studio di Baric, nei criceti, ha visto come il virus mutato sia capace di diffondersi più rapidamente sia “tramite goccioline che aerosol”. Ed è possibile che l’accelerazione feroce della pandemia in tutto il mondo abbia a che fare con questo.

 

Il solo ottobre, il mese in cui ormai D614G ha spazzato via le altre varianti dal tavolo, ha registrato un quarto delle infezioni dall’arrivo del coronavirus, con 10 milioni in tre settimane. Sul mese di novembre ci siamo affacciati con un aumento giornaliero superiore al mezzo milione di casi. Francia, Italia, perfino l’efficiente Germania, hanno toccato record ripetuti di contagi nonostante le misure di contenimento. Gli Stati Uniti hanno travolto più volte l’asticella dei 100mila positivi quotidiani.

proteina spike del coronavirus proteina spike del coronavirus

 

A una seconda ondata così imponente nessun Paese era davvero preparato. E forse la sostituzione di una delle 30mila basi del genoma del coronavirus che ha portato alla produzione di un aminoacido al posto di un altro sulla spike, la punta della corona del coronavirus, potrebbe essere fra le cause.

 

Nei criceti messi a contatto col virus mutato, l’infezione si è diffusa in due giorni a sei degli otto esemplari, e a tutti e otto dopo quattro giorni. Nel caso del virus originario, quello di Wuhan, nessun animale si era contagiato dopo due giorni, ma tutti erano infetti dopo quattro giorni. “Anche la trasmissione per aerosol è più efficiente nella versione mutata” aggiunge un altro degli autori dello studio, Yoshihiro Kawaoka dell’università del Wisconsin.

 

la diffusione della mutazione d614g del coronavirus 1 la diffusione della mutazione d614g del coronavirus 1

La variazione, spiega Baric con i colleghi dell’università del Wisconsin, fa assumere una forma leggermente diversa alla spike, la punta della corona del coronavirus. Uno dei lembi della spike, con D614G, si apre leggermente rispetto alla versione originaria. Questo, per ragioni legate alla biologia del virus, gli permette da un lato di penetrare più facilmente nelle cellule dell’uomo. Ma dall’altro lo costringe a scoprire il fianco ai nostri anticorpi.

la diffusione della mutazione d614g del coronavirus 12 la diffusione della mutazione d614g del coronavirus 12 macellai cinesi macellai cinesi wuhan il punto da cui e partito il contagio del nuovo coronavirus wuhan il punto da cui e partito il contagio del nuovo coronavirus il mercato del pesce di wuhan il mercato del pesce di wuhan coronavirus microscopio coronavirus microscopio

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO" SI FACEVA SESSO SENZA REMORE, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA I GENERI SESSUALI: ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA IN UNO SPETTACOLO AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLA: “AO' SPEGNETELE!”. E IO: “MA SEI MATTO, C'È PINA BAUSCH...”. E LEI: “MA IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

DAGOFILOSOFIA: ‘’IL PENSIERO DEBOLE” SPIEGATO AL POPOLO - ADDIO SCUDO CROCIATO, IN SOFFITTA FALCE E MARTELLO, BENVENUTI NEGLI ANNI OTTANTA. SI È CHIUSO IL CICLO DELLA POLITICIZZAZIONE. A CHE SERVE, ARMATI DI SACRA IDEOLOGIA, SCAVARE ALLA RICERCA DELLA “VERITÀ” QUANDO POI, UNA VOLTA RISALITI IN SUPERFICIE, QUELLA “VERITÀ” NON CI SERVE A UN CAZZO, VISTO LA VELOCITÀ DEI CAMBIAMENTI NELLA SOCIETÀ? LA REALTÀ VA FRONTEGGIATA CON “DEBOLEZZA”, A MO’ DI UN SURFISTA CHE SA BENE CHE AFFRONTANDO L’ONDA FINIRÀ A GAMBE ALL’ARIA, MEGLIO CAVALCARLA E ARRIVARE ALLA RIVA…

DAGOREPORT! GIORGIA IN AMBASCE: E ADESSO, CHE SI FA CON LA PITONESSA? SCARTATO IL RIMPASTO DI GOVERNO, CON SALVINI E TAJANI CHE NON VEDONO L’ORA DI REGOLARE I CONTI, PER LA DUCETTA LA VIA PIÙ SEMPLICE È SOSTITUIRE L’ESUBERANTE MINISTRA. SE NON RASSEGNA LE DIMISSIONI, GIÀ È PRONTA UNA MOZIONE PARLAMENTARE DI SFIDUCIA DA PARTE DI PD E M5S - CONVINCERE LA “CRUDELIA DE MONA” A FARSI DA PARTE NON SARÀ UN’IMPRESA SEMPLICE: GODE DELLA PROTETTIVA AMICIZIA DELLA SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA E LEI SA BENISSIMO CHE, IN CASO DI DIMISSIONI, LA SUA VITA POLITICA VERRÀ INGHIOTTITA IN UN CONO D’OMBRA PER SCOMPARIRE TRA GLI OMBRELLONI-CHIC DEL TWIGA A FARE LA BAGNINA - L’IRA DELLA DANIELONA CI STA TUTTA. MA NON È IL CASO DI BUTTARLA SUL COMPLOTTISMO: IN POLITICA L’ARROGANZA NON PAGA MAI, PRIMA O POI LA RUOTA GIRA E QUEL FASCICOLO CHE STAVA ABBANDONATO IN UN CASSETTO DELLA PROCURA, MAGARI PERCHÉ NON SI TROVAVA MAI IL TEMPO DI SEGUIRLO, DI COLPO RICOMPARE BELLO E SPOLVERATO SULLA SCRIVANIA DEI PM…