nonni nipoti parco

NATALE AL TEMPO DEL VIRUS: PER FAR STAR INSIEME NONNI E NIPOTI NON CI RESTA CHE UN PIC-NIC, AL FREDDO E AL GELO – SENTITE LA PROPOSTA DEL PRIMARIO DELL’UMBERTO I: “MEGLIO VEDERSI ALL’APERTO, I BAMBINI CAPIRANNO” – IL VIROLOGO PREGLIASCO TRANCHANT: "A NATALE PRANZI E CENE SENZA NONNI NON POSSIAMO RIPETERE GLI ERRORI ESTIVI...”

Carla Massi per il Messaggero

 

nonni nipoti parco

Cappuccetto Rosso, oggi, non potrebbe andare a trovare la nonna malata nella casetta del bosco. Non potrebbe portarle il cestino con focaccia e vino, mangiare con lei e abbracciarla.

Oggi la favola sembra ancora di più una favola. Perché nonni e nipoti, per tutelare i più anziani, devono rimanere lontani. Finché la minaccia del virus non si placa.

 

A poco più di un mese da Natale lo scenario già comincia a delinearsi. Indipendentemente dal colore della Regione, le regole in casa, con ogni probabilità, non potranno essere cambiate.

Non alle tavolate, no ai brindisi, no ai festeggiamenti sotto l' albero della famiglia allargata a zii e nonni, no alla tombola tutti insieme.

 

 Il momento è quello di pensare ad una festa alternativa. «I più piccoli e i più grandi devono imparare ad incontrarsi fuori casa - suggerisce Corrado Moretti, primario emerito del Policlinico Umberto I di Roma e presidente della Union of european neonatal and perinatal societies - in un parco, al mare, in montagna. Lo spazio aperto permette di mantenere bene la distanza indossando sempre la mascherina. Si può giocare insieme con una palla tirandola con il piede per evitare la trasmissione con le mani. Non possiamo abbracciarci ma possiamo far capire che comunichiamo comunque».

nonni nipoti parco

 

Sì, all' incontro in un parco muniti di mascherine e se serve guanti, no a lasciare i bambini con i nonni baby sitter. I nonni, come indicano gli infettivologi, non dovrebbero accudire i più piccoli. Che vuol dire giocare con loro, mangiare e passare molte ore insieme in casa. Andranno sicuramente perfezionati i sistemi di collegamento per far finta di mangiare tutti insieme.

 

IL VIDEO «Il nonno in televisione quando si sta a tavola - aggiunge Moretti - è fondamentale soprattutto per i più piccoli. Si deve festeggiare come si può. A questo punto è la creatività a vincere. Perché non pensare a delle scenette tutti insieme? Ci si può comunque riferire alla presenza di Babbo Natale o indicare un pacco nascosto sotto l' albero. Certo, per tutti è molto faticoso ma, adesso, è meglio ipotizzare un Natale così. Nel caso in cui la situazione andasse meglio torneremo, pur nelle regole, a festeggiare in modo un po' più tradizionale. Spiegate tutto ai bambini, possono capire. La verità aiuta ad allontanare l' ansia e a rendere tutto molto meno faticoso».

nonno e nipote

 

Un' organizzazione delle feste di fine anno assai complessa, la psiche sarà messa a dura prova.

Non solo perché, da mesi l' ansia oscilla tra certezze e incertezze ma anche perché, quelle due settimane finali dell' anno si annunciano con caratteristiche assai differenti.

 

«Ci costringono ancora a tirare il freno. L' emotività è messa di nuovo alla prova perché ci toccano il Natale e tutto quello che vuol dire - commenta Giulia Maffioli presidente dell' Associazione nazionale psicologi e psicoterapeuti - Nostro obiettivo, per non ripiegarci, è quello di recuperare la vecchia intimità della festa uscendo dall' ottica della frenesia e del regalo come fulcro. È difficile trovare un lato positivo oggi, ma una delle risorse che abbiamo è quella di parlare con amici e parenti di questo strano Natale».

nonni e nipoti

 

I bambini faranno fatica a lavorare sulla loro emotività e a costringersi a vivere una festa dimezzata. Ma anche per gli adulti e, soprattutto, per gli anziani sarà davvero un ostacolo duro da superare. Meglio, anche in questo caso, avvertire per tempo i bammbini che la convivialità è sospesa e ci si deve voler bene da lontano.

 

«La limitazione delle relazioni negli anziani ha ripercussioni negative sulla loro salute, anche psichica. Teniamolo bene a mente - ricorda Raffaele Antonelli Incalzi presidente della Società italiana di gerontologia e geriatria - permettere loro di uscire e camminare in posti non affollati è un salvavita per molte patologie. Permettere loro, nelle condizioni ovviamente protette, di vivere le relazioni e festeggiare, soprattutto con i nipoti, il Natale è una grande risorsa» 

 

FABRIZIO PREGLIASCO

 

Francesco Rigatelli per la Stampa

 

cenone natale

«Le chiusure stanno funzionando e le nuove zone rosse e arancioni proseguono nella direzione giusta.

Ora bisogna investire per evitare altri guai a gennaio». Fabrizio Pregliasco, ricercatore di Virologia all' Università Statale e direttore sanitario del Galeazzi di Milano, cerca di «vedere il bicchiere mezzo pieno, perché qualche risultato sta arrivando».

 

Ieri sono stati superati i 40mila contagi. È un dato affidabile, preoccupante?

«Difficile da stabilire perché purtroppo si è persa la capacità di tracciamento. Nella prima ondata i dati erano sottostimati di circa dieci volte, ora potrebbero essere il doppio perché si fanno i tamponi anche agli asintomatici».

 

Mettiamo che siano il doppio, quindi 80mila, a che punto è la seconda ondata?

«Alla fine della crescita esponenziale, cioè all' appiattimento della curva. Le misure stanno funzionando e per questo ha senso continuare in Campania, in Toscana e ovunque necessario».

 

fabrizio pregliasco

Ma la curva piatta dove ci porterà?

«A un Natale tranquillo. Le chiusure non abbatteranno i contagi, ma eviteranno il caos e tra un mese si potrà fare qualche giudiziosa riapertura».

 

A Natale i contagi saranno diminuiti?

«Sì, ma non dovremo ripetere gli errori estivi. Ogni contatto rimarrà a rischio».

 

Si potrà fare il pranzo di Natale?

«So che sarà dura, ma i nonni sarà meglio lasciarli a casa.

Genitori e figli al massimo».

 

Nel frattempo tutte le regioni diventeranno rosse o qualcuna riuscirà a spuntarla?

«Bella domanda. Non bisogna comportarsi da bambini.

Più si è irresponsabili e più persone si ammalano, vengono ricoverate e muoiono: 550 decessi solo ieri suggeriscono anche a chi vive in zone gialle e arancioni di evitare qualsiasi contatto rimandabile».

 

Come ha fatto la Campania a passare da gialla a rossa?

cenone natale

«Difficile dirlo non essendo noto il metodo di valutazione dei 21 criteri. Non mi pare si tratti di un algoritmo assoluto, ma di un albero decisionale con parametri spesso difficili da trovare. In ogni caso, è un bene che la Campania sia zona rossa».

 

Perché la Lombardia resta la regione più colpita?

«È la dinamicità a punirla: molta popolazione, alta densità, tanti contatti lavorativi e personali. Anche in Lombardia però il contagio rallenta e, ora come nella prima fase, gli ospedali hanno retto grazie allo sforzo imponente di mezzi e personale. Non molte regioni ce l' avrebbero fatta».

 

Quanto è grande il rischio di una terza ondata?

«Esiste e bisogna prepararsi, anche se non è detto che si verifichi. La strategia del governo di chiusure lente e graduali potrebbe portare dei risultati di lungo periodo».

 

Andavano fatte prima?

«Certo, un lockdown immediato sarebbe stato meglio, ma i provvedimenti vanno compresi da tutti altrimenti sono controproducenti. Già così il governo è stato molto criticato. Va ricordato che si tratta di una situazione senza precedenti in cui molti Paesi efficienti sono andati in crisi».

 

dieta feste 8

Come prepararsi alla terza ondata?

«Non disperdendo i risultati di queste chiusure. A gennaio ci sarà il picco dell' influenza e saremo avvantaggiati se avremo aumentato la capacità di tracciamento, di tamponi e di test veloci come screening in scuole e aziende. Dovremo migliorare i protocolli per le cure a casa e l' organizzazione degli hotel Covid. Infine, una maggiore tranquillità mediatica potrebbe diminuire l' ansia collettiva».

 

Si può dire che la seconda ondata sia più leggera della prima?

«Siamo più preparati, la curiamo meglio, ci sono meno morti, potrebbe durare meno, ma aspettiamo che sia finita. Purtroppo rispetto alla prima è meno concentrata e se a Bergamo e Brescia stanno bene, anche perché sono stati più attenti dopo aver sofferto molto, nel resto d' Italia il problema si è espanso».

FABRIZIO PREGLIASCO

 

Come mai ci sono ancora tanti contagi in ospedali e Rsa?

«Gli operatori sanitari non si infettano in ospedale, ma in famiglia come tutti.

L' unica sarebbe farli dormire nelle strutture. Purtroppo i protocolli non sono a rischio zero. Mascherine, camici, disinfettanti e percorsi separati sono come tante fettine di formaggio coi buchi, che sovrapposte diventano impermeabili, ma mai del tutto».

I VIROLOGIcenone natale

 

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."