film italiani autunno 2021

NON CI RESTA CHE RIDERE – IL CINEMA ITALIANO RIPARTE DALLA COMMEDIA, SFIDANDO MALINCONIE AUTUNNALI E GREEN PASS, A COLPI DI FAMIGLIE BUFFAMENTE MACABRE, RAGAZZINE TERRIBILI, COPPIE IMPOSSIBILI, BABBI NATALE IN DIFFICOLTÀ E BEFANE MISTERIOSE – SI PARTE A SETTEMBRE CON “COME UN GATTO IN TANGENZIALE – RITORNO A COCCIA DI MORTO” E CON “LA FAMIGLIA MOSTRUOSA” ISPIRATA AGLI ADDAMS – IL FENOMENO SOCIAL DEL MILANESE IMBRUTTITO CI PROVA SUL GRANDE SCHERMO MENTRE SI… - VIDEO

 

Fulvia Caprara per "la Stampa"

 

una famiglia mostruosa

Una risata ci salverà. Dall'ombra del Covid ancora in agguato, dalle malinconie autunnali, dalla nuova vita a base di «Green Pass». Dopo i blockbuster estivi, nella scia dei grandi festival che hanno ripreso il via, il ritorno in massa nelle sale cinematografiche italiane sarà, ancora una volta, affidato alle commedie. Un conto è ridere sul divano di casa, con il rischio che una telefonata, un imprevisto, una qualunque intrusione, possa interrompere la magia, un altro è condividere l'allegria con tanti sconosciuti che sghignazzano nello stesso attimo, aggiungendo divertimento al divertimento.

come un gatto in tangenziale ritorno a coccia di morto 3

 

Il battistrada sarà il Gatto, quello del secondo, attesissimo, capitolo, pronto per il Ritorno a Coccia di Morto a partire dal 26, con due anteprime ferragostane il 14 e il 15, poi verranno tutti gli altri. Famiglie buffamente macabre, ragazzine terribili, coppie impossibili, Babbi Natale in difficoltà, Befane misteriose. La commedia è sempre stata l'asso nella manica del nostro cinema, quella che garantisce gli incassi record, la scommessa, ora, è verificarne il valore terapeutico nel dopo-pandemia.

 

mollo tutto e apro un chiringuito 6

Con Una famiglia mostruosa il regista Volfango De Biasi ripercorre le celebri orme della Famiglia Addams proponendo la storia del giovane Adalberto che, in vista della paternità, deve far conoscere alla fidanzata Luna, in dolce attesa, il gruppo dei suoi strambi parenti, padre vampiro, madre strega, nonna fantasma, zio zombie. Il problema è doppio, vincere lo stupore impaurito della ragazza e far accettare ai consanguinei l'unione con una comune mortale. L'intuizione di alzare il tiro della comicità cercando ispirazione fuori dai confini nazionali potrebbe essere scelta vincente, anche perché il legame con il pubblico è garantito, nel film, dal cast di attori di grande richiamo, Massimo Ghini, Lucia Ocone, Lillo, Ilaria Spada, Paolo Calabresi.

 

come un gatto in tangenziale ritorno a coccia di morto

Partendo dal fenomeno social del Milanese Imbruttito (3 milioni di fan) Pietro Belfiore, Davide Bonacina, Andrea Fadenti, Andrea Mazzarella e Davide Rossi firmano Mollo tutto e apro un chiringuito, protagonisti Germano Lanzoni, Valerio Airò, Paolo Calabresi, Pino e gli anticorpi, con la partecipazione straordinaria di Claudio Bisio. Con l'obiettivo di replicare il fenomeno satirico web (impresa finora riuscita di rado) gli autori mettono in scena le peripezie del Signor Imbruttito, dirigente milanese di una multinazionale caduto in depressione dopo il fallimento, causato dall'imprenditore Brusini, di chiudere un affare importante. Bisognerà vedere se il salto dall'online al grande schermo darà i frutti sperati.

due inquiline di troppo

 

Altro debutto per la coppia di comici radiofonici e televisivi formata da Nunzio Rotondo e Paolo Vita, esordienti dietro la macchina da presa con Due inquiline di troppo, avventura di truffatori allo sbaraglio che, dopo essersi inventati un filo diretto con i defunti, devono fronteggiare due fantasmi al femminile: la Duchessa Gilda e la dama di compagnia Cettina. Sorrisi, illuminati da doppi significati immersi nel sociale, caratterizzano Ancora più bello e Sempre più bello, nuovi capitoli della saga aperta da Sul più bello, protagonista Ginevra Francesconi nei panni della giovanissima Marta, malata e non bella, ma decisa ad assaporare fino in fondo tutte le gioie che la sua (breve) vita può offrirle. In Una notte da dottore il regista Guido Chiesa dirige il duetto Abatantuono-Matano, un medico 65enne dal carattere difficile e un rider impegnato nella ridda delle consegne a domicilio, alle prese con un incidente e uno scambio di ruoli che faranno loro cambiare punti di vista.

 

con tutto il cuore

Aria dei nostri tempi si respira anche in Tutti a bordo di Luca Miniero con Stefano Fresi e Giovanni Storti, in Benvenuti in Casa Esposito, cocktail anti-Gomorra che mescola i sapori dei Cesaroni con quelli dei Soprano e documenta, in diretta dal quartiere napoletano della Sanità, le peripezie tragicomiche di Tonino Esposito, orfano di un boss della camorra. L'obiettivo di decostruire, a colpi di gag, il mito della criminalità partenopea è già di per sè lodevole, alle spalle c'è il libro Benvenuti in Casa Esposito: le avventure tragicomiche di una famiglia camorrista (Giunti, 2013) e sullo schermo danno il meglio due interpreti super-premiati come Antonia Truppo e Francesco Di Leva.

 

chi ha incastrato babbo natale

A Napoli è ambientato anche Con tutto il cuore, scritto, diretto e interpretato da Vincenzo Salemme nel ruolo, molto eduardiano, di un professore mite e gentile, sopraffatto dall'altrui maleducazione, destinato a un riscatto inatteso dopo il trapianto di cuore. L'ipotesi è che l'organo, appartenuto al feroce criminale detto «O' Barbiere», possa aver indotto nell'insegnante anche cambiamenti caratteriali. Come ogni anno l'apoteosi della commedia coinciderà con le festività natalizie dove sono già in programma gare tra Babbi Natale, da una parte Christian De Sica in divisa candida, al fianco di Alessandro Siani, regista e interprete di Chi ha incastrato Babbo Natale?, dall'altra Gigi Proietti che, nel film di Edoardo Falcone Io sono Babbo Natale, cerca di convincere l'ex-detenuto Ettore (Marco Giallini), piombato in casa con l'intenzione di derubarlo, che la sua vera identità è proprio quella dell'amato dispensatore di doni.

io sono babbo natale

 

Per Capodanno arriva La Befana vien di notte 2 - Le origini, regia di Paola Randi, prequel del campione d'incassi con Paola Cortellesi. Si sa che la vicenda affonda le radici nel 18° secolo e che Monica Bellucci è una strega buona che salva i bambini: «Interpreto un emblema della femminilità - ha annunciato la diva -. I personaggi di questo film hanno una psicologia ben spiegata, li capiamo nel profondo, e sentiamo che possono comunicare la poesia e l'umanità di cui oggi tutti abbiamo tanto bisogno».

la befana vien di notte 2 una notte da dottoremollo tutto e apro un chiringuito 2mollo tutto e apro un chiringuito 4ancora piu' bello e sempre piu' bellobenvenuti in casa esposito 3una famiglia mostruosa 3come un gatto in tangenziale ritorno a coccia di morto 1benvenuti in casa esposito 2benvenuti in casa esposito 1mollo tutto e apro un chiringuito due inquiline di troppo 2

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…