stupro capodanno antonia de mita

NON DITE A ANTONIA DE MITA, FIGLIA DELL’EX PREMIER, CHE PER LO STUPRO DI CAPODANNO E’ INDAGATA PER SPACCIO ANCHE LA FIGLIA DELLA SOUBRETTE CHE ANDÒ AL PARTY COL NIPOTE SIMONE MARIA CERESANI- ANCHE LUI È SOTTO INCHIESTA CON ALTRE TRE RAGAZZE DI PARIOLI, TRA CUI UNA 14ENNE CHE PORTÒ IL RIVOTRIL - IN DIFESA DEL NIPOTE, "ANDONIA" AVEVA DICHIARATO CHE "NON È CRESCIUTO AL TUFELLO". FRASE CHE HA SCATENATO GLI ABITANTI DEL QUARTIERE: “PAROLE CLASSISTE E OFFENSIVE''
 

 

Romina Marceca per “la Repubblica - Roma”  

 

 

il party dello stupro di capodanno 2

Per mesi è circolata come una "voce non confermata". Nell'indagine sullo stupro di Capodanno a Primavalle è certo, adesso, che uno dei nomi degli iscritti sul registro degli indagati è quello della figlia di una soubrette.

 

Una ragazza, una "pariolina", che quella sera maledetta aveva 17 anni compiuti da poco e che avrebbe, secondo i magistrati della procura dei minorenni, spacciato droga dentro la villetta di via Podere Fiume. Le amiche la chiamano "La pugile", nella chat "Aimone" dove i carabinieri hanno trovato le conversazioni sulla droga da acquistare.

 

Quella giovane era arrivata alla festa con l'allora fidanzato Simone Ceresani, il nipote dell'ex premier Ciriaco De Mita, e anche lui sotto inchiesta per spaccio ma dalla procura di Roma. Tra gli indagati per droga ci sono anche altri tre minorenni. E spicca il nome di una ragazzina, la più piccola, 14 anni, che quella sera aveva in borsetta il Rivotril. La stessa giovanissima era già stata sfiorata in passato da un'inchiesta sulle ricette false per l'acquisto di psicofarmaci.

il party dello stupro di capodanno 1

 

La notte di San Silvestro 2020 nella villetta di Primavalle si sono incrociati i destini dei giovanissimi che quella notte di orrore se la portano ancora dentro. Ognuno col suo fardello sulle spalle.

 

Bianca, allora sedicenne, è la vittima di stupro che da pochi giorni ha saputo del processo a carico del capobranco che l'avrebbe violentata a turno con altri quattro ragazzi, Patrizio Ranieri. Ma quella festa, in spregio alle restrizioni Covid, era stata organizzata anche per sfondarsi di alcol e droghe. Un tavolo, al centro del salotto della villetta, era stato allestito con cocaina e hashish, droghe sintetiche e pasticche di Rivotril.

 

"Devo risolvé", scriveva nella chat "Aimone" la figlia della soubrette il pomeriggio del 31 dicembre 2020. Cioè doveva cercare la droga per la serata ma a quanto pare non riusciva a reperirla. "Devo tornare a Parioli a prendere i soldi e poi a Tor Bella", scriveva alle amiche spiegando la frenesia della ricerca. Tanto che una le consiglia di andare "sotto la Cassia".

 

i reperti del party dello stupro di capodanno 4

Poi arrivano anche le richieste delle amiche sulle dosi e lei risponde: "Non posso girà con chissà quanto dietro, se mi fermano so cazzi". Questo è quanto è accaduto quel pomeriggio prima della violenza nei confronti di Bianca, iniziata già intorno alle 22 del San Silvestro. Nessuna delle sue amiche l'avrebbe soccorsa, tranne una ragazzina che per entrare nel gruppo delle "parioline" è caduta nel vortice dell'anoressia.

 

La crudezza di quella sera e la vita secondo i parametri dei giovani che hanno partecipato alla festa ritorna in due immagini: la maglietta sporca di sangue mostrata a tutti da Patrizio Ranieri dopo lo stupro e le parole della "pugile" alle sue amiche il giorno dopo la festa. La ragazza spiega perché sta poco bene: "Non mangiavo da una settimana e mi sono fatta 3 grammi di cocaina".

antonia de mita foto di luciano di bacco

stupro di capodanno nella villetta di primavallestupro di capodannoSTUPRO DI CAPODANNO A ROMA - LA FESTA NELLA VILLA DI PRIMAVALLESTUPRO DI CAPODANNO A ROMA - LA FESTA NELLA VILLA DI PRIMAVALLEragazzi alla festa dello stupro di capodanno 2ragazzi alla festa dello stupro di capodanno 1stupro di capodannostupro di capodannoi reperti del party dello stupro di capodanno 2i reperti del party dello stupro di capodanno 1i reperti del party dello stupro di capodanno 3

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