rave mezzano

ORA CONTIAMO I DANNI LASCIATI DAI FATTONI - ALLE FINE DEL RAVE A MEZZANO RESTA UNA DISCARICA: RIFIUTI, AUTO CON IL MOTORE A PEZZI, FRIGORIFERI, TENDE, OMBRELLONI, LATTINE DI BIRRA, BOTTIGLIE - SONO STATE IDENTIFICATE CIRCA TREMILA PERSONE: È STATO BLOCCATO UN FURGONE CON MATERIALE ACUSTICO E GRUPPI ELETTROGENI E SOTTO SEQUESTRO È FINITO ANCHE UN MEZZO PESANTE CON LE CASSE - MA RESTA LA DOMANDA: COME E’ STATO POSSIBILE CHE IN DIECIMILA ABBIANO FATTO IL LORO PORCO COMODO SBATTENDOSENE DELLO STATO?

Flavia Amabile per “la Stampa”

 

RAVE MEZZANO

Roberto Camilli sale in auto. «Va bene, andiamo». E si va, quindi, lungo la strada sterrata che porta all'enorme campo dove si è tenuto il rave party di Ferragosto, un appuntamento che ha richiamato una folla di diecimila persone da tutta Europa alla ricerca di un posto bello, particolare, immerso nella natura dove trascorrere una settimana di musica e sballo. Era una proprietà privata ma i diecimila non hanno badato ai cancelli, alle porte, alle recinzioni.

RIFIUTI DOPO IL RAVE A MEZZANO

 

«Sono entrati ovunque rompendo, rubando distruggendo», racconta Roberto Camilli che con lo zio Piero è uno dei proprietari della tenuta. Roberto guida e si guarda intorno, disorientato. Da sei giorni vive dentro l'azienda agrituristica, allontanandosi solo per scortare verso l'uscita dalla tenuta i clienti che avevano prenotato una vacanza in una riserva naturale rinomata per la pace e il silenzio e si sono ritrovati con bombe di musica techno sparate a tutto volume a ogni ora del giorno e della notte da chi aveva deciso di prendersi gratis e con la forza quello stesso pezzo di paradiso . Roberto Camilli si inoltra tra i sentieri e osserva per la prima volta la tenuta di famiglia devastata.

RAVE A MEZZANO

 

«Queste sono le passerelle, le recinzioni che usiamo per evitare che le pecore siano libere di andare ovunque. Per aprirle basta sganciare la rete, invece hanno preferito romperle e passare. Ce ne sono a decine distrutte». Oltre le recinzioni si apre il campo dove per cinque giorni si sono accampati i partecipanti al rave. A fine giugno c'è stata la falciatura del trifoglio e dell'orzo, il terreno era stato lasciato a riposare in attesa della nuova semina.

 

RAVE PARTY A MEZZANO

«Ora è una discarica a cielo aperto», commenta Camilli osservando con amarezza la distesa di sacchi di plastica neri colmi di rifiuti. Gli occupanti sono andati quasi tutti via nella notte tra mercoledì e giovedì, ieri mattina sul campo restavano alcune decine di persone, alcune auto con le batterie e il motore a pezzi portate via dai carri attrezzi, e distese di rifiuti.

 

Camilli inizia ad avanzare nel campo che aveva lasciato a fine luglio pronto per una nuova semina e non riesce a nascondere la sua tristezza. Scatta foto con rabbia a ogni cumulo di sacchi neri e cerca le parole per descrivere quello che prova. «E' un'apocalisse culturale e sociale. Hanno fatto uno schifo per divertirsi alle nostre spalle, distruggendo il lavoro di decine di persone».

 

rave party al lago di mezzano 9

Mentre parla i rifiuti si susseguono, mai uguali. Bustoni di plastica neri, frigoriferi trasportati per tenere in fresco birre e alcol e lasciati lì, in mezzo al campo. E poi tavoli, fette di cocomero, scheletri di tende per ripararsi dal sole e tende ancora montate dove dormire. E ciotole di plastica, ombrelloni, lattine di birra, bottiglie e altro materiale indistinto. «Adesso andiamo al casale, vediamo che hanno combinato lì», annuncia Roberto. Il casale è una costruzione un tempo abitata dai contadini che vivevano nella tenuta.

 

rave party al lago di mezzano 8

«Era chiusa ma quelli se vedono qualcosa di chiuso devono aprirlo e prenderselo», commenta Roberto. Il casale non è stato solo aperto, la facciata di mattoni è stata colorata con le bombolette spray, l'interno sembra uno di quei rifugi metropolitani abitati da chi è senza un tetto. Una metà è stata usata come bagno collettivo. Roberto entra, scatta due foto e esce subito. «Non ce la faccio», ammette. L'altra metà ha resti di giacigli, scritte sulle pareti, piatti, sporco e puzza ovunque. Non solo il casale, ogni costruzione è stata aperta, occupata e usata. Forzati i cancelli dei magazzini dove sono stati rubati pezzi di macchinari e gasolio.

rave party al lago di mezzano 7

 

Forzato l'ingresso del pozzo per rubare l'acqua. «Hanno bevuto e si sono rinfrescati senza il minimo rispetto per centinaia di animali che sono rimasti senz' acqua per giorni sotto il caldo - commenta ancora - decine di pecore sono state uccise dai cani e le mucche sono rimaste nascoste per giorni, terrorizzate dal rumore. Da oggi per Roberto Camilli si comincia a ricostruire. «Ci vorrà tanto tempo prima di far tornare la nostra azienda il gioiello che era fino a una settimana fa», spiega.

 

rave party al lago di mezzano 5

Per le autorità responsabili della sicurezza, invece, convinti gli organizzatori a una chiusura anticipata del rave, è il momento di capire che cos' è accaduto e che cosa potrà ancora accadere nei prossimi giorni. Sono state identificate circa tremila persone all'uscita, è stato bloccato un furgone con materiale acustico e gruppi elettrogeni e sotto sequestro è finito anche un mezzo pesante con casse e altri materiali, a bordo del quale viaggiavano due cittadini italiani, denunciati per resistenza a pubblico ufficiale, dopo il tentativo di forzare uno dei varchi presidiati dalle forze dell'ordine.

 

rave party al lago di mezzano 6

Oggi la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese avrà un video incontro con i prefetti di Grosseto e Viterbo per capire come sia stato possibile che in diecimila abbiano occupato una proprietà privata e ci siano rimasti quasi una settimana ma anche per esaminare come agire nei prossimi giorni. I partecipanti al rave sono andati via dal lago di Mezzano ma molti di loro hanno deciso di andare verso la Toscana.

 

rave party al lago di mezzano 3

Una parte è andata a Saturnia e all'Argentario a fare il bagno, un'altra ha deciso di stabilirsi nella zona di Magliano dove in queste ore è alto l'allarme. Diego Cinelli, sindaco del paese: «Sono fortemente preoccupato e chiedo la massima attenzione alle autorità competenti. Purtroppo molte di queste persone sono in evidente stato di alterazione». La Regione Lazio nel frattempo ha avviato il tracciamento anti-Covid nei paesi vicini all'area del raduno dove è stato segnalato un focolaio mentre proseguono le polemiche con il centrodestra che non risparmia critiche severe al Viminale.

rave party al lago di mezzano 4

 

 

rave party al lago di mezzano 2

 

rave party lago di mezzano 7rave party lago di mezzano 8rave party al lago di mezzano 1rave party al lago di mezzano 10rave party al lago di mezzano 11rave party al lago di mezzano 12rave party al lago di mezzano 13

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...