usa mimetiche armi stati uniti

PALLOTTOLE E MIMETICHE: GLI STATI UNITI SI PREPARANO AI DISORDINI DEL DOPO ELEZIONI - BOOM DELLE VENDITE ON LINE DI ATTREZZATURE MILITARI CON IN CIMA ALLA LISTA OCCHIALI NOTTURNI, GIUBBETTI ANTI-SCHEGGIA, ANFIBI E LUCI TATTICHE, COLTELLI A SERRAMANICO - EPICENTRO DELLO SHOPPING DELLE ARMI È IL TEXAS, DOVE GLI ACQUISTI ONLINE HANNO PORTATO A UN BALZO DI VENTI VOLTE NELLE VENDITE DI ARTICOLI COME LA MASCHERA ANTIGAS CM-6M DA 220 DOLLARI…

Francesco Semprini per “la Stampa”

 

gli americani si armano

David tira fuori dal sacco verde oliva un gilet tattico anti-lama nuovo di zecca, ne fa lustro con gli amici davanti al Quonset Hut, il negozio di articoli militari che si trova nei pressi di Hancock, ad Austin. Il gruppetto di ventenni è reduce da una mattinata di shopping settoriale. Tra loro c' è Courtney: ha acquistato un elmetto leggero che ricorda quello delle forze speciali.

 

«Non vedo l' ora di usarlo», dice. L' occasione non sono le celebrazioni semilegali per la notte delle streghe in stile «speak easy», come accade ai tempi del Covid. Bensì i servizi d' ordine paralleli nelle manifestazioni pro-Trump che animano i quattro angoli del Paese, come quelle organizzate dalla maggioranza silenziosa in Florida, dove ieri il presidente ha votato anticipatamente. E ancora i presidi davanti ai monumenti confederati del Sud, le mobilitazioni in caso di attacchi degli antagonisti o le sommosse in coincidenza dell' elezione del 3 novembre (già 53 milioni di americani hanno votato).

mascherine antigas resistenti ai proiettili di gomma

 

Il deterioramento del clima politico e le prospettive di potenziale incertezza sull' esito del voto rafforzano l' ipotesi di una degenerazione del confronto dalle urne alle piazze.

Ipotesi alla quale ci si starebbe preparando, a destra ma anche a sinistra. Lo suggerisce il boom dello shopping settoriale, tale da trasformare l' abbigliamento tattico in uno stile politico. Ben inteso, una certa passione per il «camouflage» è datata tanto da diventare fenomeno di massa, ma ora si va oltre la tendenza.

 

abbigliamento militare in una fiera di tampa.

Maschere antigas, occhiali notturni, giubbetti anti-scheggia, anfibi e luci tattiche, coltelli a serramanico: sono questi gli articoli più richiesti online, già dall' inizio delle proteste di Black Lives Matter della scorsa primavera e col risentimento per i lockdown dovuti alla pandemia. Il fenomeno abbraccia tutto l' arco estremo, dai sostenitori Antifa alle formazioni di destra come i III Percenters, il movimento Boogaloo, riconoscibile dalle camicie hawaiane e le milizie antisistema e cospirazioniste. Oltre la metà degli ordini del produttore Gladiator Solutions proviene da civili, un grande cambiamento rispetto agli anni in cui le forze dell' ordine erano il cliente principale, spiega il fondatore Matt Materazo.

hyatt gun shop il negoio di armi piu' grande degli usa 1

 

Uno degli epicentri delle vendite è proprio il Texas, dove gli acquisti online hanno portato a un balzo di venti volte nelle vendite di articoli come la maschera antigas CM-6M da 220 dollari. Al boom su Internet ha fatto seguito anche quello in negozio, come si può notare al 5.11 Tactical, un altro punto vendita di Austin. Il marchio ha registrato un boom di fatturato a 400 milioni di dollari quest' anno.

 

hyatt gun shop il negoio di armi piu' grande degli usa

Lo avevamo visto durante la guerra all' Isis sui cappellini dei contractor in Iraq e sulle mimetiche delle forze curde Ypg in Rojava. Ma quelle erano guerre, questa no, anche se in tutto il Paese, le vendite di armi e munizioni sono aumentate. «È la prova di ciò per cui molte persone hanno espresso preoccupazione negli ultimi sei mesi relativo allo stress associato alla pandemia, alla frustrazione o rabbia per gli sforzi di mitigazione della autorità e la convinzione che tali sforzi stiano violando le libertà individuali», dichiara a Bloomberg Elizabeth Neumann, già funzionaria del dipartimento per la Sicurezza interna. Così l' equipaggiamento tattico parla il linguaggio «di un patriottismo militaristico, un modo per alcuni di ritrovare la propria identità».

fila al negozio di armi hyatt gun shop il negoio di armi piu' grande degli usa4 hyatt gun shop il negoio di armi piu' grande degli usa3

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)