irbm pomezia hacker cinesi

PERCHÉ I CINESI HANNO HACKERATO I SERVER DELLA IRBM DI POMEZIA? – LA RAFFICA DI INCURSIONI TELEMATICHE NEI SISTEMI DI POSTA DELL’AZIENDA FARMACEUTICA CHE PRODUCE IL VACCINO CON ASTRAZENECA ARRIVAVA DA PECHINO. IL CULMINE DEGLI ATTACCHI SI È REGISTRATO AD AGOSTO, QUANDO È STATO FIRMATO IL CONTRATTO CON LA COMMISSIONE EUROPEA. SI SCHERMAVANO DIETRO A INDIRIZZI IP RUSSI E TENTAVANO DI OTTENERE INFORMAZIONI CHIAVE PER IL VACCINO, CHE LORO NON RIESCONO A PRODURRE IN QUANTITÀ SUFFICIENTI…

Floriana Bulfon per “la Repubblica”

 

la cina e gli hacker 1

A fine luglio in Italia la grande corsa al vaccino avvista un primo traguardo. Lo stabilimento Irbm di Pomezia annuncia che entro pochi mesi l'antidoto contro il Covid sarà distribuito: un passo avanti decisivo realizzato in collaborazione con lo Jenner Institute di Oxford e l'azienda AstraZeneca. Ma poche ore dopo scatta l'attacco: i sistemi di posta elettronica dell'azienda farmaceutica laziale vengono presi di mira dagli incursori telematici.

 

irbm pomezia

L'inizio di un assedio durato mesi, che ha portato il nostro Paese nella prima linea della grande guerra cibernetica per i vaccini. L'assalto è stato rivelato a Repubblica il 3 dicembre da Piero Di Lorenzo, il presidente di Irbm. Adesso però l'esame condotto dagli inquirenti permette di ricostruire le tracce dei cyber criminali, con indizi che accreditano l'ipotesi di un'operazione gestita per conto di entità statali: una pista che porta alla Cina.

piero di lorenzo

 

In realtà, il raid iniziale per saggiare le difese dell'azienda è stato condotto attraverso un indirizzo IP russo, che quello stesso giorno tenta di entrare in alcuni server governativi indonesiani. Poi le irruzioni si sono ripetute, ondata dopo ondata, per settimane: il culmine viene registrato ad agosto, proprio quando la Commissione europea firma il contratto con AstraZeneca per acquistare l'antidoto sviluppato in collaborazione con Irbm.

 

Nell'azienda di Pomezia i tentativi di penetrare nei computer sono decine. Arrivano da IP differenti ma il provider è sempre lo stesso e le impronte paiono portare verso la Russia. Ma alcuni elementi sono apparsi anomali. Gli IP infatti erano già stati segnalati in passato per attività di frode: non si trattava del canale migliore per gestire un'incursione sofisticata. E come spiega un investigatore, «soprattutto in un momento di alta tensione diplomatica per la "guerra cibernetica dei vaccini", se fossero stati i russi, non avrebbero utilizzato un IP del loro Paese».

ASTRAZENECA

 

Questa prima ondata di raid ha avuto modalità molto tradizionali ed è stata respinta dalle difese dell'azienda, in collaborazione con la nostra intelligence. Ma gli autori non si sono arresi. «Da quando è stato reso pubblico il prezzo di vendita del vaccino - ha spiegato il presidente di Irbm Piero Di Lorenzo a Repubblica - abbiamo cominciato a subire attacchi hacker professionali violentissimi. Sette, lanciati dall'estero, il cui obiettivo sarebbe stato di entrare nel server e rubare i dati sensibili dell'operazione vaccino».

 

xi jinping

I bastioni informatici hanno resistito, ma in pratica tutti i dipendenti hanno dovuto rinunciare a usare posta elettronica e smartphone: un grave ostacolo alle attività. La seconda fase dell'assalto si è mossa lungo una direttrice differente. I cyber criminali prendono di mira un sito interno che permette da internet l'accesso a tutti i pc e i server dell'azienda.

 

Per entrare questa volta si connettono con IP TOR, lo strumento usato per garantire l'anonimato nel dark net. È un'escalation: proprio nel giorno dell'annuncio della prima dose di vaccino, molti computer nello stabilimento di Pomezia registrano connessioni anomale. Che portano però a un server già schedato in passato. Per gli investigatori è la pistola fumante che permetterebbe di attribuire l'attacco: «In passato questo server è stato utilizzato in una campagna ostile del gruppo cinese Apt10».

 

irbm di pomezia 2

Apt10, alias CVNX o Stone Panda, è stato al centro di un'indagine del Dipartimento di giustizia Usa, che ha accusato i servizi segreti di Pechino come mandanti delle operazioni. Dall'inizio della pandemia, sotto il coordinamento dell'ufficio del ministero per la sicurezza di Tianjin, gli hacker di Apt10 avrebbero bersagliato aziende, atenei e ospedali impegnati nello studio del virus e dei farmaci per contrastarlo.

 

la cina e gli hacker

 Le loro azioni sono state avvistate negli Stati Uniti, in Giappone, in Europa. Poi dall'inizio della scorsa estate si sono focalizzati sui vaccini. Hanno messo nel mirino i consorzi in pole position nella competizione: Pfizer-Biontech, Moderna, AstraZeneca. Poi hanno spostato il tiro seguendo l'evolversi della situazione: la fase di produzione; le autorizzazioni dell'Ema, l'agenzia Ue del farmaco; le catene di distribuzione e conservazione a bassa temperatura dei farmaci.

ASTRAZENECA

 

I signori della guerra telematica sono sapienti e fanno di tutto per mimetizzare le loro mosse: spesso agiscono con i metodi dei criminali, chiedendo riscatti per r

 

estituire i dati trafugati o facendosi pagare per interrompere il bombardamento dei server. Mentre in realtà a loro interessa conquistare le informazioni chiave sui vaccini, sulle tecniche per distillarli e confezionarli. Una questione decisiva per il governo di Pechino: come ha rivelato il Washington Post , le autorità stanno rivedendo i piani per la vaccinazione perché le aziende della Repubblica popolare non riescono a produrre le quantità necessarie.

la cina e gli hacker 2

 

Ultimi Dagoreport

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…