pio albergo trivulzio giulio gallera

PIO TUTTI – VI RICORDATE QUANDO GALLERA IN PIENA EMERGENZA DICHIARAVA CHE NELLE RSA LOMBARDE ERANO STATI ACCOLTI “SOLO” 147 PAZIENTI COVID? I NUMERI POTREBBERO ESSERE MOLTO PIÙ ALTI: SECONDO I DATI SEQUESTRATI AL PIO ALBERGO TRIVULZIO LA REGIONE AVREBBE MOVIMENTATO 7500 PAZIENTI. QUANTI SONO FINITI NELLE CASE DI RIPOSO? PERCHÉ LA REGIONE NON HA MAI COMUNICATO IL DATO AGGIORNATO?

Monica Serra per “la Stampa”

 

pio albergo trivulzio

Il dato per il momento è parziale, e deve essere approfondito. Ma tra la metà di marzo e i primi di giugno la centrale di smistamento dei pazienti che la Regione ha istituito al Pio Albergo Trivulzio avrebbe movimentato dagli ospedali lombardi allo stremo 7.500 pazienti. Di questi almeno 4700 erano covid "a bassa intensità". E i restanti 2800 negativi.

 

Almeno sulla carta, perché non tutti erano stati sottoposti a doppio tampone al momento delle dimissioni. E non si sa ancora quanti di loro si siano poi rivelati positivi. Il dato enorme emerge dai documenti che gli investigatori del Nucleo di polizia economico finanziaria hanno sequestrato nel centro di smistamento dei pazienti, dove sono tornati nell'ambito delle inchieste che la procura ha aperto per fare luce sulle morti sospette nelle Rsa.

giulio gallera

 

Tutti questi 7.500 pazienti di certo non sono stati trasferiti nelle case di riposo, perché negli elenchi recuperati dai finanzieri c'erano tante altre strutture socio sanitarie e soprattutto cure intermedie.

 

Ma il dato mette in dubbio quanto ad aprile ha dichiarato l'assessore al Welfare Giulio Gallera: «Solo 147 pazienti sono stati accolti in 15 Rsa lombarde: un numero ristretto che ci ha consentito di salvare vite umane, perché in quel momento l'obiettivo era di liberare posti letto negli ospedali». In quel momento sicuramente erano solo 147. Il problema è che la Regione, anche nei mesi successivi, ha sempre confermato e mai aggiornato il dato.

attilio fontana e giulio gallera senza mascherina a roma

 

Ma soprattutto non ha mai voluto comunicare quanti pazienti ufficialmente negativi siano stati mandati in Rsa e strutture socio sanitarie. E quanti questi si siano poi rivelati positivi al virus dopo il trasferimento. Un caso emblematico è quello del Ricovero Uboldi di Paderno Dugnano.

commissione inchiesta sul pio albergo trivulzio

 

La Rsa ha dichiarato che dal 18 marzo al 3 aprile «sono stati ricoverati 12 pazienti provenienti dagli ospedali così come disposto dalla centrale unica regionale per le dimissioni ospedaliere. All'atto della dimissione ospedaliera sono stati tutti dichiarati covid negativi. Quattro di loro sono poi risultati positivi al tampone e 5 sono deceduti prima di essere sottoposti al test».

 

pio albergo trivulzio proteste dei parenti

Quindi 9 pazienti su 12 ufficialmente negativi, poi si sono dimostrati positivi o addirittura sono morti. Bisogna precisare però che le Rsa sono solo una parte delle strutture socio sanitarie che hanno accolto i pazienti.

 

La maggior parte - da quanto risulterebbe agli atti che devono essere ancora approfonditi dagli investigatori - sarebbero le cosiddette cure intermedie, cioè le ex strutture di assistenza post-acuta e le ex riabilitazioni socio-sanitarie. Ma diverse delle strutture finite sotto inchiesta per epidemia colposa, nei 25 fascicoli aperti dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, hanno al loro interno sia Rsa che cure intermedie.

coronavirus lombardia

 

Esempi sono il Pat e la Fondazione Don Gnocchi. I documenti che gli investigatori hanno sequestrato saranno analizzati per ricostruire, attraverso le cartelle cliniche, il percorso ospedaliero di ogni singolo paziente. Il dato emerso, però, è significativo. «Certo, non si può demonizzare la Regione se in un momento di emergenza si sia rivolta alle cure intermedie, non alle Rsa», commenta Luca Degani, presidente di Uneba, associazione di categoria delle case di cura.

 

PIO ALBERGO TRIVULZIO

«Ma è necessario sapere con certezza se il paziente dimesso è covid positivo o negativo. La funzione delle commissioni d'inchiesta è proprio quella di evitare che, se la pandemia torna, si ripetano gli errori fatti, come quello di inviare pazienti dalla diagnosi incerta in strutture che già accolgono ospiti fragili e a rischio». Intanto, proprio gli esiti della commissione regionale d'inchiesta sul Pat dimostrano che, in realtà, la mortalità al Trivulzio sia stata inferiore rispetto alle altre Rsa del milanese.

coronavirus lombardia

 

E che, invece, a gravare sulla gestione dell'emergenza, sia stato uno «straordinario livello di assenteismo» del personale con punte del 65 per cento, cui si sono aggiunte le poche mascherine e tamponi effettuati. In questa come in tante altre strutture socio sanitarie lombarde.

pio albergo trivulzio PIO ALBERGO TRIVULZIOAttilio Fontana e Giulio Gallera mejo di Bob Behnken e Doug Hurley di Space x by lughinoGIULIO GALLERA ATTILIO FONTANA BY CARLI

 

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."