latina - arrestata una estremista vicina all isis

DALLA PONTINA CON FURORE - ARRESTATA A LATINA UNA TERRORISTA DELL'ISIS - LA TRENTACINQUENNE TUNISINA, SEGNALATA DALL'FBI, USAVA I SOCIAL PER RECLUTARE JIHADISTI E INSEGNARE LORO TECNICHE DI ADDESTRAMENTO, COME CREARE AUTOBOMBE, ORDIGNI E DOSI LETALI DI RICINA. AL TELEFONO PROCLAMI DELIRANTI: “VOGLIO SEMINARE IL TERRORE NEL MONDO” (MA ‘NDO VAI, SE IMBOCCHI LA PONTINA CE RESTI TUTTA LA VITA)

Fabio Amendolara Giuseppe China per “la Verità”

 

LATINA - ARRESTATA UNA ESTREMISTA VICINA ALL ISIS

Era andata in fissa per la guerra santa dopo aver ascoltato l' invito al martirio e i vantaggi post mortem propagandati dal religioso jihadista siriano Abdul Razzaqal Mahadi. Il sermone del santone era anche molto attuale, visto che invitava a celebrare la diffusione del Coronavirus in Cina poiché era la punizione inflitta da Allah per aver perseguitato i musulmani nel Paese. Da quel momento Janet Zouabi, tunisina trentacinquenne con permesso di soggiorno valido fino a ottobre 2021, si era chiusa nella sua abitazione in un palazzone con grandi vetrate della periferia commerciale di Latina. E si era trasformata nella tutor dei terroristi affermando esplicitamente di «voler seminare terrore intorno al mondo».

 

Dalla postazione informatica che aveva creato in un angolo della casa fabbricava manuali da perfetto jihadista e video tutorial per creare ordigni e autobombe. La smanettona radicalizzata è stata fermata ieri mattina dagli agenti della Digos di Latina, coordinati dalla Procura antiterrorismo di Roma e dall' Ucigos (l' Ufficio centrale per le investigazioni generali e per le operazioni speciali della polizia di Stato), dopo una segnalazione dell' Fbi che aveva monitorato un gruppo Instagram di propaganda dell' autoproclamato Stato islamico nel quale Janet era molto attiva.

LATINA - ARRESTATA UNA ESTREMISTA VICINA ALL ISIS

 

D' altra parte era stato proprio Abdul Razzaqal Mahadi a indicare quel gruppo. E lo aveva fatto con queste parole: «Istituto Bahari, sono aperte le iscrizione per chi vuole raggiungere i nostri fratelli, età dai 16 anni, bisogna sapere almeno cinque versi del Corano». E Janet aveva subito aderito.

 

Partendo da quel numero di cellulare italiano che portava a Latina, gli investigatori sono riusciti a entrare anche nei gruppi chiusi Whatsapp (in uno dei quali c' erano 300 utenti localizzati in Medio Oriente e in Europa) gestiti dalla tunisina.

 

JIHADISTI DELL ISIS

Sono saltati fuori video inneggianti al martirio e alla guerra santa, contenuti multimediali in cui Osama Bin Laden invitava il popolo musulmano alla lotta armata e al martirio. Ma anche tutorial che illustravano tecniche militari di combattimento, stratagemmi camouflage per mimetizzare il vestiario e istruzioni dettagliate su come realizzare ordigni. E oltre alle indicazioni per la preparazione di esplosivi e di documenti falsi, Janet forniva pure la ricetta per preparare pozioni di veleno alla ricina (una proteina presente nei semi della pianta di ricino) fatte in casa. L'accusa: associazione con finalità di terrorismo (anche internazionale), addestramento e istigazione a commettere delitti di terrorismo.

 

«Le intercettazioni di natura telematica hanno documentato, anche grazie al supporto del Comparto d' intelligence nazionale», spiegano gli investigatori della Digos, «come la donna, attraverso il suo account, rivolgesse inviti a utenti di gruppi attivi nel web riconducibili allo Stato islamico a compiere attentati, con dettagliate indicazioni sulle possibili modalità di esecuzione».

addestramento isis 3

 

Insomma, Janet andava a pescare i propri follower nelle torbide acque dei gruppi social frequentati da jihadisti. Ieri mattina, quando gli investigatori hanno bussato alla sua porta impugnando, oltre al decreto di fermo, pure un decreto di sequestro dei diversi dispositivi telefonici e informatici, lei si è opposta. Non è stata collaborativa e si è rifiutata di fornire le password.

 

È stato necessario l' intervento di personale specializzato della Direzione centrale della polizia di Prevenzione per decriptare i codici ed entrare nei supporti informatici dai quali gestiva i suoi cinque profili social: Telegram, Imo, Whatsapp, Youtube e Twitter. Su tutti aveva piazzato come foto del profilo la moschea Al Aqsa di Gerusalemme (conosciuta anche come moschea della roccia) e il suo motto, una citazione del califfo Omar ibn al Khattab: «Non sconfiggi il tuo nemico con un numero o un equipaggiamento, ma lo hai vinto con questa religione».

addestramento isis 1

 

Dalla perquisizione, però, è saltata fuori anche qualche altra conferma sulla sua bravura con gli esplosivi: tra i documenti cartacei che conservava «c' era uno schema elettrico disegnato a mano con scritte in arabo», è scritto nel decreto di fermo firmato dal pm Sergio Colaiocco (e convalidato ieri dal gip), «mentre sul retro era stata disegnata una legenda per individuare i vari componenti». Poi, le frasi agghiaccianti: «Tutto questo è sempre con l' aiuto di Dio e se riesco a raggiungere i miei obiettivi è sempre merito tuo»; «un mio regalo per i miei fratelli combattenti (mujaheddin), dove voi siate».

 

addestramento isis

E probabilmente il regalo voleva consegnarlo di persona, visto che il 9 dicembre gli investigatori hanno intercettato una telefonata del marito di Janet che attualmente si trova in Austria. Parlando con un conoscente aveva raccontato che sua moglie aveva manifestato la volontà di raggiungerlo. Poco dopo Janet ha effettuato una chiamata per locare un altro appartamento sul lungomare di Latina. Non potendo pagare più l' affitto della casa nel palazzo di vetro, probabilmente aveva deciso di lasciare l' Italia. Il pericolo di fuga all' estero ha fatto sì che gli investigatori premessero sull' acceleratore. Ed è scattato il fermo.

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO